Grazie alla scoperta del padel, il rapper romano Junior Cally si è lasciato alle spalle un periodo personale molto complesso, trovando una nuova vita. Oggi è un ottimo giocatore di seconda fascia FITP, gestisce un suo impianto, organizza tornei ed è pronto per tornare alla musica, con nuove prospettive: “Il padel mi ha salvato”
di Marco Caldara | 02 agosto 2025
Il padel come via di fuga, di liberazione e rinascita. Umana e sportiva, ma anche artistica. Il grazie alla pala arriva in musica – rigorosamente rap – da Junior Cally, al secolo Antonio Signore, il cantante romano classe ‘91 che nel padel ha trovato un prezioso alleato per superare un periodo delicato a livello personale, sfociato anche – dopo la discussa partecipazione del 2020 al Festival di Sanremo – in un abuso di alcool che ha richiesto un periodo di riabilitazione. Tempi duri, nei quali la scoperta del gioco l’ha salvato e gli ha offerto una nuova strada, imboccata al volo.
Quattro anni dopo è un assiduo e ottimo giocatore (di seconda fascia nelle graduatorie FITP, al numero 221 in Italia) nonché un imprenditore con il suo Padel Palace, il club aperto a Milano con altri volti noti come Diletta Leotta, Alessandro Borghese, Max Giusti e Gabriele Corsi. Loro sono soci, lui ci lavora quasi a tempo pieno, in campo e dietro la scrivania. “Lo sport – ha raccontato – mi ha sempre salvato e il padel è arrivato nel momento giusto della mia vita, con una maturità che mi ha permesso di fare un salto di qualità a livello personale e lavorativo. Fare l’imprenditore è sempre stato il mio obiettivo, ancora prima che quello di fare il cantante. La musica è stata il veicolo per arrivare fino a qui e sono molto contento che sia andata così”.
“Non avevo mai impugnato una racchetta da tennis – ha aggiunto –, ma spinto dalla curiosità ho provato il padel. Mi sono subito divertito: entravo in campo e riuscivo a non pensare a nient’altro che a quello che stessi facendo. Così mi sono appassionato: ho studiato la storia del gioco, i protagonisti, la tecnica. Ho capito che potevo imparare in fretta e mi sono messo in gioco”.
La liberazione offerta dal padel l’ha anche aiutato a ritrovare il suo primo amore, proprio quello per la musica. Prima col brano Isla Padel scritto col telecronista Gianluigi Bagnulo, diventato nel 2023 la colonna sonora della tappa milanese del circuito Premier Padel, perfetta per accompagnare le vittorie di Mozart e Arturito, di Paulita Dinamita, Gemma, Delfi o di chi suona la pala come Paquito, tutti (e non solo) citati nel testo-tormentone. Ma più di recente anche con un ritorno in studio vero e proprio, con la possibilità di rilanciare una carriera musicale messa in standby.
Signore l’ha raccontato in settimana durante la sua presenza come ospite al Giffoni Film Festival. “Pensavo di poter fare solo musica, così era diventata come un obbligo, una coltellata. Ma sbagliavo: si può fare altro nella vita e poi tornare sui propri passi, cambiando la prospettiva e il modo di interpretare le cose. Grazie al padel sono riuscito a mettere da parte la musica in un periodo nel quale andavo in studio scarico, attendendo solo il momento di andarmene via. Se oggi torno alla musica, lo devo allo sport, che mi ha aiutato a lasciarmi alle spalle tutto ciò che era accaduto in precedenza”.
Parlare di vera e propria rinascita, dunque, non è esagerato. Ma anche qualora il futuro dovesse essere (di nuovo) di Junior Cally, ora lo spazio per le “barre” rap va condiviso con quello di Antonio Signore: giocatore di padel, insegnante, gestore del suo Padel Palace e non solo. Di recente, infatti, si è lanciato anche nell’organizzazione di ripetuti tornei Open FITP in Lombardia, griffati JC: sono stati già sette nel 2025, sparsi fra le province di Milano, Varese e Bergamo, e altri ne arriveranno. Perché dopo aver ricevuto tanto dalla sua isola felice, ora Antonio sente il dovere di restituire quanto possibile.