Prima il “Gold” di Lione, poi il “Platinum” di Marbella: a sorpresa i due spagnoli si sono presi due titoli di grande qualità nell’arco di soli sei giorni, battendo una lunga serie di coppie fortissime. Può essere il loro trampolino di lancio. Nel femminile a Marbella titolo a Tamara Icardo (che prova a rinascere) e Claudia Jensen
di Marco Caldara | 20 ottobre 2024
Anche quando il circuito Premier si ferma il grande padel va avanti. E scopre nuovi protagonisti. Come gli spagnoli Jairo Bautista e Fran Guerrero, rispettivamente classe 2001 e 2003, assoluti dominatori delle ultime due settimane nel Cupra FIP Tour. Due settimane importanti per la qualità degli eventi proposti: prima il FIP Gold di Lione, terzo appuntamento stagionale di categoria, e quindi l’ancora più prestigioso FIP Platinum di Marbella, secondo del 2024 dopo quello di luglio a Cagliari. Come sono finiti? Li hanno vinti entrambi loro, con un filotto di dieci partite consecutive portate a casa e una lunga serie di coppie di qualità mandate al tappeto.
E non è un modo di dire: in Francia hanno fatto fuori Ruiz/Arroyo ai quarti e Chozas/Augsburger in finale, mentre a Marbella si sono migliorati ancora battendo prima Garrido/Bergamini, poi Nieto/Sanz e quindi in finale Momo Gonzalez ed Edu Alonso, che a loro volta avevano raccolto grandi risultati nei tornei di punta del Cupra FIP Tour vincendo uno degli altri due Gold e il Platinum di Cagliari. Per i due “newcomer” spagnoli, quello al Club Nueva Alcántara è addirittura il quarto titolo stagionale nel circuito minore (si erano presi anche due eventi di categoria Rise), che aggiunto agli ottimi risultati raccolti a livello Premier Padel dimostra come siano ormai pronti per un ulteriore salto di qualità.
Per Bautista ci sarà l’ingresso nella top-30, per Guerrero quasi, ma più che la classifica a parlare è il livello mostrato e il valore (assoluto) delle coppie mandate al tappeto in due settimane che profumano di trampolino di lancio per la carriera di entrambi. 6-4 7-6 il punteggio della finale a Marbella, risolta da pochi momenti chiave che invece di dar ragione ai favoriti (come spesso accade) hanno premiato gli outsider, nemmeno compresi fra le teste di serie. “Questa vittoria – ha detto Bautista – è importantissima, per tutto quello che abbiamo fatto questa settimana e anche nella scorsa. Siamo rimasti concentrati anche nei momenti complicati”.
Sorpresa a Marbella anche nel tabellone femminile, perché a giocarsi il titolo sono sì arrivate le due coppie favorite delle vigilia, ma la finale ha dato facilmente ragione alle numero 2 del seeding Claudia Jensen e Tamara Icardo, a segno per 6-3 6-1 contro Jessica Castello e Alejandra Salazar. La curiosità? È una rivincita per entrambe, visto che nei mesi scorsi la Jensen era stata a lungo a fianco della Castello (con la quale ha vinto il P1 di Acapulco), mentre la Icardo aveva iniziato la stagione insieme alla Salazar, prima di fermarsi a lungo per infortunio e smarrire così una partner di altissima qualità.
Proprio in virtù dei problemi che l’hanno obbligata a stare a lungo ai box, la vittoria è preziosa soprattutto per lei, che proverà a rilanciarsi nell’ultimissima parte di stagione con l’obiettivo di ritrovare un posto nelle prime 10 giocatrici del mondo. “Sono davvero felice per questa vittoria – ha detto –: le persone che mi sono state vicine in questo periodo difficile sanno cosa significa per me essere qui oggi con un titolo in tasca, dopo tutto ciò che ho dovuto superare”.
Per l’Italia, al via a Marbella c’era la sola Giorgia Marchetti, in coppia con Lea Godallier. La romana e la francese hanno superato il primo turno e poi sfiorato l’impresa agli ottavi contro le numero 3 del seeding Osoro/Iglesias, prima di cedere per 3-6 7-5 6-2.