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Cremona vince ancora: prima semifinale Premier Padel per l’Italia

Il P2 di Gijon si conferma il torneo delle prime volte per il movimento tricolore: Simone Cremona e il compagno Jaume Romera Barcelo battono anche il duo Caiano/Roper dopo una dura lotta, conquistando l’approdo in semifinale. “Grandissima emozione: non so quando mi ricapiterà”. Eliminati (con rimpianti) Di Giovanni e Iacovino

di | 28 febbraio 2025

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Simone Cremona: è il primo azzurro (fra uomini e donne) a conquistare la semifinale in un torneo Premier Padel

Nemmeno il tempo di godersi una prima volta, che per Simone Cremona ce n’è già una seconda, ancora più prestigiosa. Perché dopo essere diventato giovedì – insieme a Lorenzo Di Giovanni e Simone Iacovino – il primo italiano di nascita a raggiungere i quarti di finale di un torneo Premier Padel, nel P2 di Gijon il piacentino classe 1987 ha scalato un gradino in più conquistando una semifinale storica, la prima per il padel tricolore – donne comprese – nel circuito maggiore. Un risultato tanto importante quanto colto, dall’azzurro e dal compagno spagnolo Jaume Romera Barcelo, con la giusta dose di sofferenza per renderlo ancora più dolce.

Perché,  sul Centrale del Palacio de Deportes de la Guia “Presidente Adolfo Suárez”, il duello con il portoghese Joao Maria Caiano e l’olandese Thijs Roper è terminato 6-0 6-7 6-3, con una prima fase a senso unico (6-0 2-1 e servizio in meno di mezz’ora), ma anche una seconda che ha visto il ritorno della coppia rivale. I due giocatori classe 2005 sono stati capaci di approfittare del calo di un Cremona un tantino più falloso dei suoi standard, ma anche di far leva sulla potenza del gigante Roper, determinante in numerose occasioni. Così, la sfida è scivolata al terzo e le sensazioni, nella metà campo di Cremona e Romera Barcelo, non erano delle migliori. Infatti sono stati loro i primi a concedere una palla break, sul 2-2, ma sono riusciti a salvarsi e il pericolo scampato ha rappresentato la svolta del match, aprendo una serie di tre giochi consecutivi che ha deciso la contesa.

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“Diventare il primo italiano a raggiungere la semifinale in un torneo Premier Padel – ha detto Cremona nell’intervista in campo, subito dopo il successo – è per me una grandissima emozione. Ero già contento per il quarto di finale insieme agli altri ragazzi italiani (Di Giovanni e Iacovino, ndr), perché mai nessuno di noi era arrivato fino a lì. Sappiamo bene di aver colto un’occasione data dall’assenza di tutte le coppie che ci stanno davanti, ma la soddisfazione resta, perché non so quante altre volte potrà ricapitarmi un risultato simile. Oggi abbiamo pagato l’ottimo inizio: quando vinci il primo set per 6-0 e poi la partita si complica, diventa tremendo. E poi c’era tanta emozione perché non siamo abituati a certe situazioni: giocare sul Centrale, da testa di serie numero 1, davanti a tanta gente. Siamo felici di aver portato a casa la partita e ora pensiamo a recuperare in vista della sfida di domani. Siamo pronti a lottare e a goderci questo momento meraviglioso”.

Per Cremona e il compagno, nel duello che chiuderà il programma di sabato (quarto dalle 10: tutti in diretta su SuperTennis Plus, tasto verde del telecomando su smart tv al canale 64 del digitale terrestre), in semifinale ci sarà la coppia composta dagli argentini Tolito Aguirre e Gonza Alfonso, duo numero 3 del seeding ma veri favoriti della vigilia per la conquista del titolo a Gijon. Nel frattempo, dopo che si era già assicurato la top-100 con l’approdo ai quarti, grazie ai 180 punti della semifinale l’azzurro è già certo di portarsi lunedì intorno alla posizione numero 85 del ranking mondiale FIP. Un nuovo record per il nostro movimento maschile.

Non sono riusciti a raggiungere la semifinale, invece, Lorenzo Di Giovanni e Simone Iacovino, coppia numero 2 del seeding nel torneo delle Asturie. Nel primo pomeriggio, sul campo secondario, l’abruzzese e il romano si sono arresi ai giovani spagnoli Francisco Cabeza Teres e Diego Garcia Garcia, 35 anni in due, promossi col punteggio di 7-6 6-2. Si è deciso tutto nel primo set: dall’1-2 (con break), gli azzurri parevano aver preso il parziale in mano salendo fino al 5-2, ma non è bastato. Si sono lasciati riacciuffare, poi sono tornati a condurre nel tie-break (4-2), ma nemmeno in quel caso è stato sufficiente, coi rivali che hanno chiuso per 7 punti a 5 e dal 2-2 del secondo parziale sono scappati via, fino a conquistare vittoria e semifinale dopo 76 minuti di gioco.

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