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Cassetta, subito una finale. Ma arriva un k.o. con rimpianti

Il torinese inaugura il suo 2025 arrivando in finale nel FIP Bronze di Doha, in coppia con lo spagnolo Josè Luis Gonzalez. Nella finale contro Francisco Cabeza Teres e Santiago Josè Pineda Cabello i due mancano un paio di match-point prima di cadere al tie-break del terzo set. Semifinale per Iacovino/Di Giovanni

di | 03 febbraio 2025

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Il sogno di inaugurare la stagione 2025 con un successo internazionale è franato insieme ai due match-point (di fila) mancati nel decimo gioco del terzo set, ma Marco Cassetta può comunque vedere il bicchiere mezzo pieno. Perché il torinese classe 1999 ha comunque raggiunto la prima finale nel Cupra FIP Tour alla prima occasione utile, arrivando a giocarsi il titolo nel FIP Bronze di Doha, sugli stessi campi del Khalifa International Tennis & Squash Complex che ospita anche il Major di aprile.

In coppia con lo spagnolo Josè Luis Gonzalez, suo nuovo partner per la stagione appena scattata, l’azzurro ha vinto quattro incontri di buon livello confermando il ruolo di testa di serie numero uno, ma nel duello più importante ha dovuto cedere il passo ai giovani spagnoli Francisco Cabeza Teres e Santiago Josè Pineda Cabello, rispettivamente 19 e 18 anni. Non compresi fra i favoriti, i due andalusi si sono fatti strada fino alla fine e l’hanno vinta con il punteggio di 6-2 1-6 7-6, spuntandola nel testa a testa del set decisivo. Sembrava nelle loro mani quando sono volati sul 4-1, invece hanno ceduto quattro giochi di fila e – sul 4-5 – si sono trovati costretti a fronteggiare due match-point.

Tuttavia, sul primo hanno fatto buona guardia, sul secondo Cassetta ha commesso un errore al volo e la partita è girata di nuovo, fino al tie-break decisivo risolto per 7-5. Ma non senza il brivido: gli spagnoli hanno mancato da 6-2 le prime tre chance, ma sulla quarta Pineda Cabello ha trovato lo smash vincente che ha chiuso i conti e condannato Cassetta/Gonzalez a una sconfitta amara. Ma il loro resta un ottimo torneo, ideale per gettare le basi di una buona stagione. Prossimo impegno dei due in Brasile: dal 10 febbraio in un FIP Silver a Rio Grande, preferito al P1 di Riyadh.

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Cassetta non è stato l’unico dei nostri a inaugurare la propria stagione cercando – e trovando – fortuna in Qatar. Perché alla sua finale c’è da aggiungere la semifinale di Simone Iacovino e Lorenzo Di Giovanni, così come il quarto di finale dei giovani Matteo Platania e Matteo Sargolini. I primi due hanno ottenuto una gran vittoria nei quarti di finale, superando in rimonta (2-6 6-1 6-2 il punteggio) un’ottima coppia come Marc Sintes e Nacho Moragues, reduci dalla vittoria della settimana precedente nel FIP Rise di Finestrat in Spagna, colta a spese di ottimi avversari. Poi, i due azzurri si sono fermati contro Cassetta/Gonzalez, a segno per 6-4 7-6 in un duello deciso da pochissimi punti chiave.

Ottimo anche il debutto di Platania e Sargolini, i due talenti allenati da coach Lele Fanti che hanno deciso di alzare subito l’asticella e possono dirsi soddisfatti del traguardo raggiunto. Non solo perché hanno vinto due partite in un tabellone competitivo, ma anche perché fra le loro vittime c’è un ottimo giocatore come Cristian Gutierrez, il “Sanyito” nipote del mitico Sanyo, oggi numero 82 al mondo ma già molto più avanti in passato. Era in campo a fianco del russo Alexander Khalanskii, giocatore dalla limitata esperienza internazionale, ma la vittoria (per 6-3 6-7 6-4) rimane di valore. A fermare i due azzurrini i futuri vincitori Cabeza Teres e Pineda Cabello, passati per 6-0 6-3 nei quarti di finale.

Nel tabellone femminile, senza italiane, vittoria per le spagnole Laura Lujan Rodriguez e Claudia Escacena Montero, passate per 3-6 6-3 6-4 in finale contro le britanniche Catherina Rose e Aimee Gibson.

Matteo Sargolini (sinistra) e Matteo Platania

Matteo Sargolini (sinistra) e Matteo Platania

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