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L’annuncio del suo nuovo ruolo da direttore del P1 in arrivo a metà marzo a Miami conferma l’intenzione di Fernando Belasteguin di rimanere legato al mondo del padel professionistico. Una buonissima notizia, specialmente in un momento delicato come quello che il circuito sta attraversando
06 marzo 2025
Rimanere nel padel con tanti progetti e nuove idee. Era ciò che si era prefissato Fernando Belasteguin quando ha lasciato il circuito professionistico, dopo l’ultimo torneo disputato lo scorso dicembre all’Allianz Cloud di Milano. E The Boss, numero 1 al mondo per 16 anni, ha impiegato gran poco a confermare le intenzioni coi fatti. L’argentino sarà infatti il direttore del nuovo motorola razr Miami Premier Padel P1, ruolo prestigioso in un torneo che rappresenta un’assoluta novità nel circuito Premier Padel, in calendario dal 18 al 23 marzo al Miami Beach Convention Center.
“Sono molto felice – ha detto la leggenda di Pehuajo – di accettare la sfida di essere il direttore sportivo del Miami P1, il primo torneo Premier Padel nella storia degli Stati Uniti. Una sfida che affronto insieme a Premier Padel in un Paese così importante per lo sviluppo del nostro sport. Farò del mio meglio affinché sia un torneo che coinvolga tutti gli attori del mercato statunitense, dai club ai giocatori. Speriamo di poter contribuire insieme alla crescita del padel come sport negli Stati Uniti”.
A differenza di molti grandi campioni che erano sulla cresta dell’onda ai tempi di Bela, poi diventati apprezzati coach appena hanno appeso la pala al chiodo, Fernando vuole cercare di espandere le sue mansioni e i suoi obiettivi fuori dal campo, seguendo l’esempio di tanti ex campioni del mondo del tennis diventati dirigenti. È successo con Tommy Haas, che è il numero uno del Masters 1000 di Indian Wells, con Feliciano Lopez che invece è alla guida del direttore del Mutua Madrid Open, ma anche al nostro Paolo Lorenzi al timone dal 2024 degli Internazionali BNL d’Italia, così come a tanti altri.
Belasteguin, che proprio a Miami ha vinto uno dei suoi ultimi titoli in carriera (era il 2022, nel vecchio World Padel Tour), da giocatore ha sempre avuto una mente eccellente e da anni sta ragionando anche come imprenditore, ergo potrebbe sfruttare l’onda del torneo di Miami per crescere sempre di più fuori dal campo. Seba Nerone e Juani Mieres hanno deciso di diventare dei coach a fine carriera, Juan Martin Diaz si sta dedicando al suo progetto come ambasciatore del padel negli Stati Uniti, mentre Bela potrebbe aprire una nuova strada sino a qui mai battuta da nessuno dei grandi del passato, anticipando i tempi come ha sempre fatto anche quando in campo c’era lui.
L’annuncio di Belasteguin come direttore dell’evento di Miami, o più in generale la conferma di un suo impegno presente (e futuro) nel circuito, arriva in un momento non semplicissimo per i rapporti fra i giocatori e l’International Padel Federation, soprattutto dopo quanto è accaduto nel P2 di Gijon e accadrà nel P2 di Cancun, con la rinuncia da parte di tutti i primi 100 del ranking mondiale (o quasi, nel caso dell'appuntamento messicano della prossima settimana).
Il coinvolgimento di una figura come quella di Bela, apprezzatissima dalla federazione e in rapporti splendidi con quasi tutti i top player della pala, cresciuti col suo mito, può rasserenare una situazione diventata bollente nelle ultime settimane, utilizzando la sua diplomazia per cercare di risolvere le divergenze. Bela, che in trent’anni di carriera ha attraversato le varie epoche del padel e conosce meglio di chiunque altro l’evoluzione del gioco anche in termini di interessi, credibilità e popolarità, è l’uomo giusto per ricordare agli ex colleghi quanta strada è stata fatta, in poco tempo, per arrivare sin qui, e indirizzare il movimento verso una ulteriore crescita.
Gli Stati Uniti, territorio che sta diventando sempre più “padelizzato”, sono finalmente pronti a vedere in scena i veri fenomeni. Gli americani, si sa, vogliono ammirare le star, dunque come direttore del primo torneo Premier a stelle e strisce non potevano che avere il più grande di tutti.