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A sette giorni dalla finale persa a Caltanissetta, Flavio Abbate e il compagno Alvaro Montiel Caruso conquistano il FIP Silver di Bristol. Per il siciliano è il nono titolo internazionale. Nel femminile sconfitte in finale Stellato/Vano, così come Pappacena/Sussarello al Villa Pamphili di Roma
di Marco Caldara | 14 aprile 2025
In avvio di 2025 era lui l’italiano con le principali chance di raggiungere – per primo al mondo – la doppia cifra di titoli internazionali nel Cupra FIP Tour. Poi, Marco Cassetta se n’è presi tre di fila, l’ha scavalcato e il primato sarà suo per sempre, ma Flavio Abbate non ha alcuna intenzione di restare a guardare. Il siciliano classe 2004 aveva sfiorato il titolo numero nove in carriera nel FIP Silver di Caltanissetta a inizio aprile, ma ha dovuto attendere soli sette giorni in più per aggiornare la conta, andando a vincere a Bristol, in quel Regno Unito dove il padel sta prendendo sempre più piede.
Compagno, naturalmente, Alvaro Montiel Caruso, l’azzurro nato in Spagna (da papà argentino e mamma italiana) che dallo scorso anno ha scelto di difendere il tricolore nel circuito mondiale e da poco ha inaugurato con Abbate una partnership che promette grandi cose. Dopo le vittorie a livello nazionale, ecco il primo titolo FIP, conquistato al Rocket Club della città inglese in un tabellone dominato dai due azzurri. L’unica vera difficoltà è arrivata all’esordio, quando sono stati costretti al terzo set dagli svedesi Bjorkman/Rutgersson, ma l’hanno vinto senza correre rischi (7-5 6-7 6-0) e poi hanno aggiustato il mirino, lasciando le briciole a tutti gli avversari incontrati successivamente.
Notevole la vittoria per 6-4 6-1 nella semifinale di domenica mattina contro Jensen/Fernandez Lancha, i due che li avevano sconfitti sette giorni prima in finale in Sicilia, seguita dal successo per 6-4 6-2 nella finale contro gli spagnoli Adrian Naranjo e Christian Fuster. Come detto, per Abbate è il nono titolo in carriera e il primo del 2025: gli permetterà di scalare altre posizioni nel ranking FIP, portandosi sempre più vicino all’obiettivo top-100.
In Inghilterra, non hanno avuto altrettanta fortuna le italiane protagoniste della finale femminile, Emily Stellato e Lorena Vano. Nel match per il titolo contro due ottime giocatrici quali Camila Fassio e Monica Gomez, le due giocatrici della nazionale azzurra hanno pagato a caro prezzo le fatiche della precedente semifinale vinta in mattinata, che le aveva viste superare per 7-6 4-6 7-6 la coppia Moringo/Fernandez. Così, le rivali hanno avuto vita facile, imponendosi per 6-2 6-3.
Una situazione simile a quella vissuta da Stellato/Vano a Bristol è costata un titolo internazionale anche alle “sorelle d’Italia” Giulia Sussarello e Chiara Pappacena, che nel FIP Silver Mediolanum Padel Cup del Villa Pamphili di Roma si sono arrese per 6-1 6-4 in finale alle spagnole Lopez/Garcia. Il duello è stato condizionato dalle tante energie spese dalle azzurre in precedenza, per vincere in rimonta la semifinale contro le francesi Ginier/Pothier, domate per 6-7 6-3 6-4. Ottimo anche il piazzamento in semifinale di Martina Parmigiani e della giovane Giulia Dal Pozzo.
Nel maschile trionfo annunciato per i favoriti Javi Garcia e Javi Barahona, arrivati nella Capitale col solo obiettivo di prendersi il titolo e capaci di vincere il torneo senza cedere un set. Superati in finale il baby fenomeno spagnolo Juan “Coquito” Zamora, 16 anni appena, e il compagno Josè Sanchez. Daniele Cattaneo il migliore degli azzurri: è arrivato in semifinale a fianco di Hector Vazquez Lopez, eliminando Cremona/Romera prima di cedere per 7-5 6-2 a Zamora/Sanchez.