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Abbate conquista la top-100 FIP: tre italiani di nascita nell’èlite

Grazie al successo di domenica a Cipro, Flavio Abbate ha conquistato per la prima volta un posto nella top-100 del ranking FIP. È il terzo italiano a riuscirci dopo Cassetta e Cremona, a loro volta attualmente nei primi 100. Un traguardo di spessore per il nostro movimento, mai così in alto a livello maschile

di | 29 aprile 2025

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Flavio Abbate sul proprio account Instagram l’ha definito un “piccolo obiettivo raggiunto”, e fa bene perché le ambizioni devono essere – e sono – più importanti, grazie a un livello di gioco cresciuto a tal punto da giustificare il sogno di chiudere il 2025 nei primi 70 del mondo. Ma il traguardo tagliato lunedì resta di enorme spessore, sia per il siciliano classe 2004, per la prima volta nella top-100 del ranking mondiale FIP (esattamente al numero 100), sia per il movimento italiano al maschile che può oggi contare su tre giocatori fra i primi 100 della classifica. Un risultato di valore se si considera che fino alla scorsa estate non ne avevamo mai avuto nemmeno uno, mentre oggi sono in tre e tutti determinati a migliorarsi ancora.

In testa c’è Simone Cremona, salito al numero 77 grazie alla finale nel FIP Bronze cileno di Concepcion, poi c’è Marco Cassetta (99) e quindi Abbate, di gran lunga il più giovane dei tre. Il mancino di Siracusa, che vincendo domenica a Cipro ha raggiunto Cassetta anche nel numero di titoli vinti in carriera nel Cupra FIP Tour (sono 10: nessuno al mondo come loro), ha dato un’ulteriore svolta alla sua crescita dall’inizio della partnership con Alvaro Montiel Caruso, nato in Spagna da papà argentino e mamma di origini italiane, che ha deciso a fine 2024 di difendere il tricolore a livello internazionale.

Insieme, i due hanno giocato quattro finali FIP consecutive in quattro settimane: k.o. a Caltanissetta, vittoria a Bristol, sconfitta la prima settimana a Cipro e successo la seconda, sempre ad Agia Napa. Il tutto per un bottino complessivo di 210 punti nel giro di un mese, più di quanti Abbate ne avesse raccolti sommando i dieci tornei internazionali precedenti.

Abbate (destra) e Montiel Caruso premiati per il successo nel FIP Bronze di Agia Napa (Cipro)

Abbate (destra) e Montiel Caruso premiati per il successo nel FIP Bronze di Agia Napa (Cipro)

Grazie all’approdo fra i top-100 di Abbate, gli azzurri di nascita hanno anche completato l’aggancio agli oriundi, che oggi fra i primi 100 del mondo sono tre (Aris Patiniotis, Facundo Dominguez e Denis Perino) proprio come i nati in Italia. Un passaggio importante non solo a livello statistico, ma anche perché rappresenta l’ultima testimonianza dei passi avanti del nostro movimento, spinto dalla costante crescita del numero di tornei del Cupra FIP Tour.

Per chi si trova fuori dalla top-100 sono il principale – per non dire l’unico – veicolo per scalare la classifica e gli azzurri lo stanno utilizzando a dovere, raccogliendo non solo vittorie ma anche esperienze e occasioni di confronto ad alti livelli. Due aspetti, vittorie ed esperienze utili a crescere, che vanno di pari passo verso l’obiettivo Premier Padel: una buona classifica serve per accedere ai tornei, ma non basta per vincere partite. Per quello serve un livello di gioco adeguato e la continuità per esprimerlo partita dopo partita, come Abbate e il compagno hanno presto dimostrato di poter fare.

Nel caso del talento siracusano, al di là del premio top-100, il vero valore dei tanti punti raccolti nelle ultime settimane è l’aiuto che gli darà non solo ad accedere ai tornei del circuito maggiore ma anche, in alcuni casi, a partire fra le teste di serie. Un piccolo vantaggio che può rivelarsi determinante per conquistare un posto nel tabellone principale. Dev’essere quello il prossimo step della sua crescita.

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