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Padel

Coello/Tapia battono Chingotto/Galan: 3 pari e palline al centro. Appuntamento a Roma

Torna in parità il confronto fra Galan/Chingotto e Coello/Tapia, i quali vincono il P1 di Santiago del Cile rispedendo di nuovo al mittente le ambizioni di numero uno degli avversari. Dalla nascita della nuova coppia, le due formazioni hanno vinto 3 titoli a testa. Un equilibrio che mancava. Nel femminile primo titolo per Triay/Fernandez

di | 04 giugno 2024

E se per la prima volta negli ultimi anni fossimo davvero di fronte a un vero dualismo nel padel maschile? È ciò che hanno raccontato gli ultimi tornei del circuito Premier Padel, che dalla separazione della coppia Galan/Lebron ha aperto a una situazione mancata nelle scorse stagioni. Perché prima dominavano i due spagnoli, poi è toccato a Coello/Tapia, mentre gli ultimi sei tornei hanno proposto una curiosa alternanza fra le due coppie più forti, spesso avversarie in finali molto combattute (cinque volte) e quasi sempre con esiti diversi.

Così, dopo il P1 di Santiago del Cile terminato lunedì perché scattato con un giorno di ritardo, la conta dice 3 titoli per Chingotto/Galan (sempre finalisti) e altrettanti per Tapia e Coello, che hanno appena riconquistato la parità nel testa a testa, prendendosi nell’appuntamento cileno il loro quinto titolo stagionale. Un successo che risponde una volta di più ai sogni di gloria di Galan/Chingotto, sconfitti ma non battuti al termine di un bel duello, terminato col punteggio di 6-0 4-6 6-4 per i numeri uno del mondo, superiori quel tanto che è bastato per fare la differenza.

Ma, come detto, è un divario minima che sembra capovolgersi di settimana in settimana, a testimonianza del grande equilibrio presente fra le due coppie di vertice: quella ormai consolidata e quella che in brevissimo tempo sta dimostrando di poter lottare costantemente per vincere tutti i tornei. Non lo faranno la prossima settimana nel P2 di Bordeaux, primo torneo stagionale al quale la gran parte dei big ha deciso di rinunciare, così l’appuntamento per rimettere gli equilibri in discussione passa al Major di Roma, al via il 15 giugno sui campi del Foro Italico. Sarà il primo evento di categoria per Galan/Chingotto, pronti a rinnovare il duello con Coello/Tapia campioni in carica.

Oltre che ai numeri uno, l’appuntamento della Movistar Arena ha regalato una soddisfazione enorme anche a Gemma Triay e Claudia Fernandez, finalmente capaci di conquistare un titolo insieme. Erano già arrivate in finale a Doha, poi a Bruxelles e quindi ad Asuncion, dovendo sempre accontentarsi del secondo posto, ma il quarto tentativo è stato quello buono, con un successo meritatissimo per quanto le due spagnole hanno saputo dimostrare fin dalla nascita della loro collaborazione. E se è vero che le avversarie della finale erano le non (più) irresistibili Patty Llaguno e Lucia Sainz (brave ad approfittare del vuoto in tabellone lasciato da Brea/Gonzalez, subito fuori al primo turno), è vero anche che a legittimare il successo c’è la vittoria in semifinale contro le numero uno del mondo Sanchez/Josemaria, superate per 7-6 6-2.

È un titolo importantissimo per entrambe: Gemma Triay ritrova una vittoria che a una giocatrice del suo calibro mancava davvero da troppo tempo, mentre per la 18enne Claudia Fernandez è la prima corona fra le professioniste. Mai nessuna aveva vinto così giovane, ma il suo successo sorprende il giusto, visto che fin dalla nascita della collaborazione con la Triay la teenager madrilena ha dimostrato di avere le qualità (tecniche, ma anche psicologiche) per stare costantemente in mezzo alle più forti. Ora che si è sbloccata vincendo il primo titolo, c’è da scommettere che possa migliorarsi ancora.

Il torneo cileno ha portato fortuna anche all’Italia, per la prima volta capace di portare una azzurra di nascita ai quarti di finale di un torneo del circuito Premier Padel. Merito, naturalmente, della nostra numero uno Carolina Orsi, che in coppia con l’argentina Aranzazu Osoro ha fatto fuori al secondo round la coppia n.7 del mondo Riera/Araujo, prima di arrendersi alle baby terribili Alonso/Ustero.


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