L'italia vince per la prima volta la Coppa Davis in casa dopo la vittoria sulla Spagna. Decisivo il successo di Flavio Cobolli su Jaume Munar
di Alessandro Mastroluca, da Bologna | 23 novembre 2025
L'italia vince per la prima volta la Coppa Davis in casa dopo la vittoria sulla Spagna. Decisivo il successo di Flavio Cobolli 16 76 75 su Jaume Munar.
L'inizio di Cobolli è decisamente in salita. Dopo 17 minuti siamo 0-4. Il dj ci prova a incoraggiare Cobolli con le note e il ritornello di "Flavio" by Gazzelle, "e tutti insieme dai, Flavio dai". Munar però spegne gli entusiasmi di Flavio e dei tifosi italiani con un tennis meno coinvolgente ma diventato col tempo affilato, preciso, di proposta e non solo di reazione, anche sulle superfici veloci.
Ma Cobolli ha cancellato l'espressione "è finita" dal suo dizionario. Entra con maggiore anticipo sulla palla in risposta, libera l'energia con il diritto da sinistra e si porta 0-40. Il demoralizzante Munar cancella tutte le palle break con una serie di prime vincenti. Cobolli con un notevole attacco lungolinea, che costringe lo spagnolo a un lob lungo, se ne guadagna una quarta, ma anche stavolta il servizio aiuta Munar. Lo spagnolo però inizia a essere meno sicuro quando si entra nello scambio, palleggia di più ma non affonda. Alla fine, dopo 10 minuti di tentennanti emozioni, allunga 5-0. Cobolli evita il "bagel" ma può fare poco altro: 6-1 in 34 minuti.
Cobolli prova a scombinare i piani, risponde da più dietro, gioca traiettorie più alte. Va sotto di un break, ma la strada è quella giusta: alla lunga il piano funziona. Sulla prima per il possibile 1-1 il gioco si ferma per il malore di uno spettatore: Munar si fa notare per poca sportività. Alla ripresa Munar salva la prima, Cobolli si auto-annulla la seconda con una risposta lunga. Se ne guadagna una terza, quella giusta: risposta sulla riga, approccio profondo per scendere a rete, volé con più speranza che convinzione smorzata dal nastro. E si solleva un grido, tutta l'Italia esulta.
Flavio Cobolli in azione col rovescio (Foto FITP)
Il clima si fa caldissimo. Cobolli così si esalta, mentre Munar non perde occasione per protestare, anche con l'azzurro. Provoca, Munar, e il pubblico vorrebbe mangiarselo. Anche Ferrer cerca di calmare il suo giocatore.
Rispetto al primo set si gioca un'altra partita. Munar passa dal 78% al 50% di prime in campo, Cobolli varia le altezze, gioca più carico, mette lo spagnolo in condizione di spingere meno e reagire di più. L'azzurro è bravo a tagliare il campo, a togliere tempo, a venire avanti cercando il diritto di Munar, che da destra in difesa è meno costante.
Cobolli arriva a un punto dal set (6-5 30-40), ma Munar lo rimanda indietro: servizio esterno e diritto a campo aperto. L'agonista azzurro va a prendersi altri due set point, lo spagnolo che sfida il pubblico piazza altrettante demoralizzanti prime all'incrocio delle righe. Munar è più prevedibile al servizio da destra, Cobolli attua ottimi schemi offensivi e i set point diventano quattro. Lo spagnolo fa serve and volley, il game si allunga. E anche il set, che si risolve al tie-break.
Il primo strappo è di Cobolli, che vince uno scambio sfiancante. L'azzurro, più brillante, più veloce nelle soluzioni in avanzamento, sale 6-3. Munar cancella i primi due set point del tie-break, il quinto e sesto complessivo, ancora grazie all'aiuto del servizio. Il settimo è anche il primo che Flavio può giocare in battuta. Sfrutta l'occasione, entra col lungolinea vincente e rimanda tutto al terzo set.
Quando si superano le due ore di gioco, in un match di questo significato, la volontà conta più della tecnica. La personalità guida le interpretazioni e le scelte di gioco. Cobolli in queste occasioni tira fuori il meglio. Il cuore rallenta, la testa cammina, le gambe corrono, se in avanti ancora meglio. Perché se Munar lo costringe a rincorrere dietro la riga, vincere il punto si fa più complicato.
L'azzurro trasmette fiducia nei suoi turni di battuta. Lo sente capitan Volandri, lo sente il padre Stefano, lo sentono i tifosi. E alla fine, sul 5-5, Munar si stacca. Risponde aggressivo, Cobolli, Munar commette un paio di errori da dietro e si ritrova a dover annullare due palle break. La prima la salva seguendo a rete il servizio e chiudendo una volée bassa che non appartiene al suo repertorio abituale. Ma sulla seconda serve... la seconda, inizia il punto in difesa e lo conclude lontano dalla palla perché l'azzurro affonda ancora con il diritto da sinistra e va a servire per la coppa. Poi è solo festa, grande festa. Festa senza precedenti.