Navarro porta in vantagglio gli Stati Uniti vincendo in tre set la battaglia contro Kartal: Jessica completa l'opera superando in rimonta Boulter
di Samuele Diodato | 20 settembre 2025
Emma Navarro vs Sonay Kartal 36 64 63
Jessica Pegula vs Katie Boulter 36 64 62
Hailey Baptiste-Taylor Townsend vs Francesca Jones-Jodie Burrage
Saranno gli USA a sfidare l'Italia nella finale di Billie Jean King Cup 2025. Nella seconda semifinale, la squadra a stelle e strisce capitanata da Lindsay Davenport ha sconfitto per 2-0 la Gran Bretagna. Decisive le vittorie in tre set, nei due singolari, di Emma Navarro e Jessica Pegula, rispettivamente contro Sonay Kartal e Katie Boulter. Per le americane si tratta della 31esima finale nella storia della Billie Jean King Cup (ex Fed Cup).
Dopo un'ora e 55 di gioco, e non senza difficolta, Pegula ha chiuso i conti riportando gli Stati Uniti in finale. La recente semifinalista dello US Open ha piegato col punteggio di 36 64 62 la n. 51 Katie Boutler, ispirata sin dall'inizio ma a cui è mancato forse un pizzico di killer-instict per la zampata all'inizio del secondo parziale (due palle break non sfruttate nel secondo game).
A due anni dall’ultima sfida, vinta dalla britannica nella United Cup 2023, la fase di studio dura in realtà ben poco. Boulter è costretta ai vantaggi nel secondo game, annullando la prima palla break del match. Allo stesso tempo, però, è lei la giocatrice più pimpante in campo, quella che cerca meglio la palla e che dal centro del campo riesce spesso a prendere in mano le redini del punto.
Una “differenza” tra le due, che viene fuori a partire dal quinto game, quando Pegula deve sostanzialmente fare a meno del supporto della prima. Servono ben 16 punti per risolvere il “reubs”, ma alla quinta occasione Boulter va avanti di un break e non si volta più indietro. Al servizio, infatti, procede senza fatica, e 5-3 – col braccio sciolto – rincara la dose con un secondo break.
Se c’è una cosa che accomuna Pegula a Navarro, in ogni caso, è la capacità di controllare le sensazioni negative, senza farle vedere a chi è dall’altra parte della rete. Un approccio che per certi versi mette alle strette chi sa di poter incidere nel match, eppure non riesce ad infliggere il colpo di grazia.
La britannica vede volare via due palle break nel secondo game del secondo set, in un frangente che segna la prima svolta della partita. Tra il terzo ed il quinto gioco, i nervi si fanno tesi, e arrivano tre break di fila. L’ultimo è quello decisivo di Pegula, che sul 3-2 consolida il vantaggio e tira un sospiro di sollievo. La qualità del suo tennis resta non eccelsa, ma quando Boulter manca il contro-break sul 5-4, l’americana gira definitivamente l’inerzia dalla sua. Il set finale è allo specchio con il secondo: Pegula tiene il secondo game ai vantaggi, e dopo un scambio di break vola via nel quinto game, chiudendo un parziale di 4-0 finale nel computo dei giochi.

Dopo la battaglia contro Yulia Putintseva, Emma Navarro ha completato la sua missione anche nel primo singolare della semifinale contro la Gran Bretagna. La n. 18 al mondo ha portato in vantaggio gli Stati Uniti superando col punteggio di 36 64 63 Sonay Kartal (n. 82) dopo 2 ore e 13 minuti di gioco. La statunitense è venuta a capo di una giornata non semplice dal punto di vista della tenuta da fondo campo. Per due volte, ha anche recuperato un break nel secondo set, emergendo però grazie alla sua esperienza nella fase finale dell'incontro.
"È stata dura mentalmente, ha detto in conferenza stampa. Anche quando non ero soddisfatta del mio livello, ho cercato di rimanere lì, e sapevo che avrei avuto la mia chance. È bello giocare in squadra in queste competizioni, l'atmosfera è stata fantastica. Anche quando le cose non stavano andando per il verso giusto, il mio team mi incoraggiava a ogni punto - ha aggiunto -. In più, sapere di aver chiuso il match ad un livello più alto di come l'ho iniziato".
L’avvio di match è all’insegna della tensione, per entrambe le giocatrici. Kartal inaugura la partita con un turno da 14 punti mettendo in campo solo due prime e cedendo alla terza palla break con un errore di dritto. Navarro, però, risponde con altrettanta rigidità: due gratuiti in uscita dal servizio e un doppio fallo sulla palla break.
Navarro continua ad essere incerta sul lato del dritto, ed in pochi minuti si ritrova sotto sul 4-1. La britannica, dal canto suo, fatica a trovare continuità con la prima (soltanto il 41% in campo nel primo parziale), ma riesce ad imporsi grazie a qualche variazione in più nelle traiettorie e una maggiore tenuta difensiva. Navarro, infatti, accorcia fino al 4-3, ma non completa l’aggancio: perde nuovamente la battuta con un dritto finito largo e dopo 39 minuti si ritrova sotto di un set nonostante il 79% di prime in campo.
Il linguaggio del corpo e l’atteggiamento tattico vedono ancora una Kartal più viva nel match, ma non quando la posta in palio comincia ad alzarsi. Le sue rotazioni, combinate alla superficie non troppo rapida, restituiscono traiettorie difficili da controllare per Navarro. Che per due volte – nel primo e nel quinto game – cede la battuta con degli errori in serie. In entrambi i casi, tuttavia, Kartal manca l’allungo, denotando una gestione non impeccabile del momento.
Navarro non è certo quella dei giorni migliori, ma sul 3-3 trova quantomeno più fiducia in battuta. La chiave è il nono game, sul 4-4, quando l’americana porta a casa il turno di battuta ai vantaggi e aumenta il carico di pressione sulle spalle dell’avversaria. Un peso insostenibile, che dopo un’ora e mezza spedisce la contesa al set decisivo.
L’andamento, nel punteggio, è laborioso come in quelli precedenti, ma gli equilibri sono ben delineati. Navarro annulla due palle break nel game d’apertura, e sale 4-1 con le prime vere fiammate di rovescio lungolinea. Kartal recupera brevemente il break, ma nel subisce un altro nel settimo game, e sul 5-3 le sue speranze si spengono definitivamente.

"Le giocatrici al mio fianco, questa sera, possono uscire a testa alta", ha detto Anne Keothavong, capitana della squadra britannica, in conferenza stampa. "Abbiamo messo in difficoltà le americane, ed in entrambi i match abbiamo avuto occasioni nel secondo set. Penso si sia visto quanto tenevamo alla competizione. Le ragazze hanno dato il massimo, ma non è bastato".
Un pizzico di amarezza traspare dalle parole di Boulter, apparsa estremamente brillante nel primo set contro Pegula: "Credo che i miei numeri al servizio fossero ottimi, poi lei ha iniziato a rispondere e a leggere meglio le traiettorie. Non posso pretendere di vincere sempre contro giocatrici del genere - ha aggiunto -, ma sono in una fase in cui mi aspetto di farcela, quindi perde fa male. Devo comunque trarre la parte positiva, ovvero capire il livello a cui sono arrivata".
La squadra britannica di Billie Jean King Cup, da sinistra verso destra: Anne Keothavong, Katie Boulter, Francesca Jones, Sonay Kartal e Jodie Burrage (Getty Images)
Le ha fatto eco anche Kartal: "Mi dispiace moltisssimo. Da dopo Wimbledon, non ho giocato al meglio, ma oggi mi sentivo molto bene. Spero che questa partita mi ridia un cero slancio: rappresentare il mio paese è un grande onore. Queste sono sia le settimane più belle che le più dure. Come ha detto Katie, fa male, ma mi sono divertita comunque molto".
Infine, Koethavong ha rilanciato in vista del 2026: "La nostra ambizione è sempre quella di alzare quel trofeo un giorno. Per riuscirci bisogna battere le giocatrici più forti del mondo. Credo che abbiamo atlete in grado di farlo. Negli ultimi anni abbiamo mostrato continuità e creato un ambiente positivo. Abbiamo un obiettivo chiaro: non ci fermeremo finché non ci riusciremo".
USA e Gran Bretagna si incontrano per l'undicesima volta nella manifestazione, la prima dopo 33 anni. Sarà il settimo scontro diretto in semifinale: gli Stati Uniti sono in vantaggio per 5-1 in questi scontri, e 9-1 in totale. L’ultima sfida risale al primo turno del luglio 1992 – 19 mesi prima della nascita della giocatrice più anziana in campo in questa sfida, Jessica Pegula. In quel match del World Group nel luglio 1992, il team statunitense composto da Gigi Fernandez, Lori McNeil, Debbie Graham e Pam Shriver vinse 3-0.
L’unica vittoria della Gran Bretagna risale al dicembre 1970, quando la leggendaria Virginia Wade guidò la squadra a un successo per 3-0 sull’erba nella semifinale della Federation Cup 1971. Da allora, però, gli Stati Uniti hanno perso soltanto un set negli scontri diretti.
Gli Stati Uniti puntano a raggiungere la finale della Billie Jean King Cup per la 31ª volta – e per la prima volta dal 2018, quando persero contro la Repubblica Ceca. Detengono il record assoluto di partecipazioni alla finale. Gli USA sono tornati in semifinale per la prima volta dal 2021, quando furono sconfitti dalla Russia per 2-1.
La Gran Bretagna ha raggiunto le semifinali della Billie Jean King Cup in 3 delle ultime 4 stagioni – oltre a quest’anno, ci era arrivata nel 2022 (sconfitta dall’Australia) e nel 2024 (sconfitta dalla Slovacchia). Se dovessero completare l'impresa e battere gli Stati Uniti raggiungerebbero la quinta finale nella Billie Jean King Cup. La nazionale britannica detiene il record di finali disputate senza aver mai vinto il titolo.
Gli USA, la nazione più titolata e con più confronti fra nazioni (i ties) vinti in Billie Jean King Cup, hanno battuto 2-1 ai quarti il Kazakistan. Emma Navarro ha annullato due match point prima di superare Yulia Putintseva 75 26 76(6). Tuttavia, Elena Rybakina ha battuto Jessica Pegula 64 61, portando la sfida al doppio decisivo. Entrambi i capitani hanno schierato i loro migliori elementi: le statunitensi Taylor Townsend e Pegula hanno avuto la meglio sulla coppia Rybakina-Putintseva per 62 76(1)
A caccia del loro primo titolo di Billie Jean King Cup, la Gran Bretagna ha iniziato in modo impeccabile a Shenzhen, battendo il Giappone per 2-0 nei quarti di finale. Sonay Kartal, al debutto nella competizione quest’anno, ha sconfitto Ena Shibahara 63 76(4), mentre Katie Boulter ha dominato 62 61 Moyuka Uchijima, chiudendo la sfida.
HANNO DETTO
Lindsay Davenport (capitano USA): "Siamo eccitati di tornare in campo, non siamo venuti qui per arrivare solo in semifinale
Katie Boulter (GBR): "So cosa aspettarmi, sappiamo che gli Stati Uniti hanno giocatrici del livello più alto, ma avremo tutta la possibilità di sorprenderle, non abbiamo nulla da perdere".
USA - LA SCHEDA
Classifica Billie Jean King Cup Nations: 3
Miglior risultato: Campioni 18 volte
Prima partecipazione: 1963
Sfide giocate: 205
Bilancio vittorie/sconfitte: 162-43
LA SQUADRA: Jessica Pegula, Emma Navarro, Hailey Baptiste, Taylor Townsend, McCartney Kessler (Capitano: Lindsay Davenport)
GRAN BRETAGNA - LA SCHEDA
Classifica Billie Jean King Cup: 2
Miglior risultato nella competizione: Finalista in 4 occasioni (1967, 1971, 1972, 1981)
Anno di esordio: 1963
Tie disputati: 225
Bilancio vittorie/sconfitte: 146-79
LA SQUADRA: Katie Boulter, Sonay Kartal, Francesca Jones, Jodie Burrage (Capitano: Anne Keothavong)
Italia-USA 5-9
1963 Londra (Gbr), Queen’s Club, 17-20 giugno, Erba - 1° turno
Stati Uniti b. Italia 3-0: Darlene Hard b. Lea Pericoli 64 36 62, Billie Jean Moffitt King b. Silvana Lazzarino 68 61 62, Darlene Hard-Carole Caldwell Graebner b. Silvana Lazzarino-Lea Pericoli 64 61
1965 Melbourne (Aus), Kooyong Tennis Club, 15-18 gennaio, Erba - Quarti
Stati Uniti b. Italia 3-0: Billie Jean Moffitt King b. Lea Pericoli 63 61, Carole Graebner b. Francesca Gordigiani 61 60, Carole Graebner-Billie Jean Moffitt King b. Francesca Gordigiani-Lea Pericoli 60 62
1969 Atene (Gre), Atene Tennis Club, 19-25 maggio, Terra – Quarti
Stati Uniti b. Italia 3-0: Nancy Richey Gunter b. Maria Teresa Riedl 60 60, Julie Heldman b. Lea Pericoli 61 62, Peaches Bartkowicz-Nancy Richey Gunter b. Lucia Bassi-Lea Pericoli 46 75 64
1971 Perth (Aus), Royal King’s Park Tennis Club, 26-29 dicembre 1970, Erba – 1° turno
Stati Uniti (3) b. Italia 3-0: Sharon Walsh Pete b. Daniela Porzio 36 62 62, Patricia Hogan b. Maria Teresa Nasuelli 62 60, Patricia Hogan-Sharon Walsh Pete b. Maria Teresa Nasuelli-Daniela Porzio 62 63
1973 Bad Homburg (Ger), Bad Homburg Tennis Club, 30 aprile-6 maggio, Terra – 1° turno
Stati Uniti (5) b. Italia 3-0: Patricia Hogan b. Lucia Bassi 64 60, Linda Tuero b. Maria Teresa Nasuelli 62 61, Patricia Hogan-Sharon Walsh Pete b. Lucia Bassi-Daniela Porzio 63 36 62
1984 San Paolo (Bra), Esporte Clube Pinheiros, Terra – Quarti
Stati Uniti (1) b. Italia 2-1: Kathy Horvath (Usa) b. Sandra Cecchini 63 75, Raffaella Reggi (Ita) b. Zina Garrison 62 75, Kathy Jordan-Anne Smith (Usa) b. Sandra Cecchini-Raffaella Reggi 63 61
1986 Praga (Cze), Stavnice Stadium, 20-27 luglio, Terra – Quarti
Stati Uniti (1) b. Italia 2-1: Sandra Cecchini (Ita) b. Chris Evert 36 64 63, Martina Navratilova (Usa) b. Raffaella Reggi 62 64, Martina Navratilova-Pam Shriver (Usa) b. Laura Garrone-Raffaella Reggi 63 61
1999 Ancona, Associazione Tennis, 24-25 luglio, Terra - Semifinali
Stati Uniti (4) b. Italia 4-1: Venus Williams (Usa) b. Rita Grande 62 63, Silvia Farina (Ita) b. Monica Seles 64 46 64, Venus Williams (Usa) b. Silvia Farina 61 61, Serena Williams (Usa) b. Rita Grande 61 61, Serena Williams-Venus Williams (Usa) b. Tathiana Garbin-Adriana Serra Zanetti 62 62
2003 Washington (Usa), William Fitzgerald Tennis Centre, 19-20 luglio, Cemento - Quarti
Stati Uniti (1) b. Italia (7) 5-0: Meghann Shaughnessy b. Francesca Schiavone 63 64, Chanda Rubin b. Rita Grande 63 63, Chanda Rubin b. Francesca Schiavone 57 64 60, Megann Shaughnessy b. Rita Grande 63 75, Lisa Raymond-Alexandra Stevenson b. Tathiana Garbin-Antonella Serra Zanetti 61 62
2009 Reggio Calabria, Circolo Tennis Rocco Polimeni, 7-8 novembre, Terra - Finale
Italia b. Stati Uniti (2) 4-0: Flavia Pennetta b. Alexa Glatch 63 61, Francesca Schiavone b. Melanie Oudin 76(2) 62, Flavia Pennetta b. Melanie Oudin 75 62, Sara Errani-Roberta Vinci b. Liezel Huber-Vania King 46 63 119
2010 San Diego (Usa), San Diego Sports Arena, 6-7 novembre, Cemento (I) - Finale
Italia b. Stati Uniti 3-1: Francesca Schiavone (Ita) b. Coco Vandeweghe (Usa) 62 64, Flavia Pennetta (Ita) b. Bethanie Mattew Sands (Usa) 76(4) 62, Melanie Oudin (Usa) b. Francesca Schiavone (Ita) 63 61, Flavia Pennetta (Ita) b. Coco Vandeweghe (Usa) 61 62, doppio non disputato
2013 Rimini, 105 Stadium, 9-10 febbraio, Terra (I), World Group I - 1° turno
Italia b. Stati Uniti 3-2: Sara Errani b. Julie Hampton 62 61, Varvara Lepchenko b. Roberta Vinci 26 64 75, Varvara Lepchenko b. Sara Errani 75 62, Roberta Vinci b. Julie Hampton 62 46 61, Sara Errani-Roberta Vinci b. Liezel Huber-Varvara Lepchenko 62 62
2014 Cleveland (Usa), Public Auditorium, 8-9 febbraio, Cemento (I), World Group I - 1° turno
Italia b. Stati Uniti 3-1: Karin Knapp b. Christina McHale 63 36 61, Camila Giorgi b. Madison Keys 62 61, Karin Knapp b. Alison Riske 63 75, Lauren Davis-Madison Keys b. Natassja Burnett-Alice Matteucci 62 63
2015 Brindisi, Circolo Tennis, 18-19 aprile, Terra, World Group I - Play-off
Italia b. Stati Uniti 3-2: Serena Williams b. Camila Giorgi76(5) 62, Sara Errani b. Lauren Davis 61 62, Serena Williams b. Sara Errani 46 76(3) 63, Flavia Pennetta b. Christina McHale 61 62, Sara Errani-Flavia Pennetta b. Alison Riske-Serena Williams 60 63
ITALIA vs GRAN BRETAGNA 1-4
1967 Berlino (Ger), Blau Weiss Club, 6-11 giugno, Terra – Quarti
Gran Bretagna b. Italia 2-1: Virginia Wade (Gbr) b. Maria Teresa Riedl 61 86, Ann Jones (Gbr) b. Lea Pericoli 61 60, Silvana Lazzarino-Lea Pericoli (Ita) b. Ann Jones-Virginia Wade 75 62
1982 Santa Clara (Usa), Decathlon Club, 19-25 luglio, Cemento – 1° turno
Gran Bretagna (5) b. Italia 2-1: Virgina Wade (Gbr) b. Barbara Rossi 63 61, Sabina Simmonds (Ita) b. Jo Durie 46 76 61, Jo Durie-Anne Hobbs (Gbr) b. Patrizia Murgo-Sabina Simmonds 64 63
1987 Vancouver (Can), Hollyburn Country Club, 26 luglio-2 agosto, Cemento – 2° turno
Gran Bretagna b. Italia 2-1: Sara Gomer (Gbr) b. Sandra Cecchini 67 61 63, Raffaella Reggi (Ita) b. Jo Durie 75 64, Jo Durie-Anne Hobbs (Gbr) b. Sandra Cecchini-Raffaella Reggi 67 75 64
1990 Atlanta (Usa), Peachtree World of Tennis, 21-29 luglio, Cemento – 2° turno
Gran Bretagna b. Italia 2-1: Laura Golarsa (Ita) b. Monique Javer 62 62, Sarah Loosemore (Gbr) b. Raffaella Reggi 26 75 75, Jo Durie-Claire Wood (Gbr) b. Laura Golarsa-Raffaella Reggi 64 61
1991
Nottingham (Gbr), City of Nottingham Tennis Centre, 18-28 luglio, Cemento – 2° turno
Italia b. Gran Bretagna 2-0: Raffaella Reggi b. Monique Javer 26 76(4) 97, Sandra Cecchini b. Jo Durie 75 64