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Sapreste indicare i nomi di tutti i numeri 1 del mondo alla fine del 2024? Sinner e Sabalenka, certo, ma ce ne sono tanti altri. Per esempio, chi sono quelli che svettano nei ranking Itf? E soprattutto, a cosa servono i ranking Itf? Ve lo spieghiamo qui
di Cristian Sonzogni | 11 dicembre 2024
Jannik Sinner, ma non solo. Alla fine di ogni stagione c'è tutta una lista lunga così di numeri 1 del mondo da raccontare. In classifiche varie, dagli Under agli Over, passando per ranking curiosi di cui molti ignorano l'esistenza. Andiamo a dare un'occhiata.
JANNIK SINNER (ITA) – ATP
Poco da aggiungere, ai fiumi di parole che si sono riversati su di noi da quando Jannik è arrivato stabilmente al vertice. Primo numero 1 Atp di nazionalità italiana, poi ancora primo azzurro di sempre (ovviamente) a chiudere la stagione in vetta. Primo con bandiera tricolore a vincere gli Australian Open e gli Us Open in singolare. E via, di primato in primato.
ARYNA SABALENKA (BLR) – WTA
Numero 1 senza bandiera, ma con pieno merito. La bielorussa ha chiuso l'anno in crescendo, approfittando anche dei dubbi della più grande rivale, Iga Swiatek. Dubbi che oggi sono se possibile aumentati, dopo che è stata resa pubblica la sospensione di un mese della polacca, peraltro già scontata.
MARCELO AREVALO (ESA) E MATE PAVIC (CRO) – ATP DOPPIO
Sono gli unici a condividere un primato, perché durante il 2024 hanno sempre giocato insieme. Hanno vinto Hong Kong, Ginevra, Roland Garros (dando un dispiacere a Bolelli e Vavassori) e Cincinnati. Un percorso importante, che li ha trascinati in vetta.
ARTHUR FILS (FRA) – NEXT GEN
Il Next Gen più promettente è francese, si chiama Arthur Fils e anche se non ha raggiunto il massimo del suo potenziale ha già dimostrato di valere tanto. Lo si attende a Jeddah – come lo scorso anno – per puntare al titolo Under 20. E soprattutto lo si attende nel 2025 per spiccare il volo. Il carattere non gli manca.
KATERINA SINIAKOVA (CZE) – WTA DOPPIO
Lo strano caso di Katerina Siniakova: sarebbe solo numero 9, se prendiamo le coppie (insieme a Taylor Townsend, con cui ha vinto Wimbledon), ma diventa numero 1 se guardiamo al ranking individuale del doppio. Che non è un ossimoro, esiste per davvero. Il fatto è che Katerina ha giocato anche con Storm Hunter (coppia numero 12) e ancora con: Sasnovich, Gauff (con cui ha vinto il Roland Garros), Noskova, Krejcikova, Alexandrova, Zhang e Bouzkova. Totale: nove compagne diverse in dodici mesi.
La grinta di Katerina Siniakova
MAYUKA AIKAWA (JPN) – ITF FEMMINILE
ADAN FREIRE DA SILVA (FRA) – ITF MASCHILE
Ebbene sì, esistono anche i ranking Itf. Ma a cosa servono? E soprattutto, come prendono forma? Il ranking Itf fu creato per la prima volta nel 2019, in concomitanza con l'istituzione del famigerato 'Transition tour', nato e defunto nel giro di qualche mese. Ma in seguito è stato completamente rimodellato dopo le proteste sollevate da più parti per la difficoltà di superare la barriera che divideva il circuito minore dai Challenger e dal tour maggiore. Proprio le due associazioni che governano i circuiti – Atp e Wta – all'epoca non assegnavano punti per i tornei del primo gradino della scala dei pro, e questa confusione portò alla fine prematura dell'esperimento.
Dal 2020, la classifica Itf viene formata soltanto dai punti ottenuti nelle qualificazioni dei tornei maschili e femminili con un montepremi di 15 o di 25 mila dollari. Per chi approda al turno decisivo c'è un punto, per chi entra nel main draw ci sono da 2 a 4 punti a seconda dell'importanza dell'evento, stabilita in base a montepremi e ospitalità. La graduatoria serve semplicemente per entrare negli stessi tornei, ma solo per coloro che non hanno ranking Atp o Wta. Esemplificando, l'entry list di ogni tappa è stilata prima in base alle classifiche mondiali più prestigiose e solo poi – per chi ancora non ha collezionato il fatidico primo punto – in base ai numeri della lista Itf.
Nicolai Budkov Kjaer riceve il trofeo per la vittoria a Wimbledon junior (Getty Images)
NICOLAI BUDKOV KJAER (NOR) – ITF UNDER 18 M
EMERSON JONES (AUS) – ITF UNDER 18 F
Giovani rampanti, pronti (o quasi) per fare il salto nel circuito pro. Nel settore maschile, il norvegese Nicolai Budkov Kjaer aveva vinto due tornei Itf Under 18 in Italia nel 2023 (Salsomaggiore e Santa Croce), ma quest'anno si è preso addirittura il titolo di Wimbledon, riuscendo poi a fare da sparring a Sinner durante le Nitto ATP Finals di Torino. Emerson Jones, invece, ha solo 16 anni ma è già 379 Wta. Tra le giovani, invece, ha vinto il Bonfiglio.
TOKITO ODA (JPN) – WHEELCHAIR MASCHILE
DIEDE DE GROOT (NED) – WHEELCHAIR FEMMINILE
SAM SCHRODER (NED) – QUAD
Oda, De Groot e Schroder sono i numeri 1 del wheelchair, in questo 2024. Ma se i nomi a volte possono cambiare, ciò che non cambia quasi mai è la provenienza. Al momento, Giappone e Olanda sono le scuole di riferimento per la disciplina, con la Gran Bretagna a fare da terzo incomodo. Uno sport, il tennis in carrozzina, che a questo livello sa essere spettacolare come pochi.
VALENTINA PADULA (ITA) – LADIES 50 FEMMINILE
HERBERT ALTHAUS (GER) – OVER 90 MASCHILE
PAMELA MCGRATH (GBR) – LADIES 90 FEMMINILE
L'altra italiana capace – oltre a Sinner – di issarsi al numero 1 del mondo si chiama Valentina Padula, ha 51 anni, è tesserata al MatchBall Firenze ed è classificata 2.6 in Italia. Da tempo è fra le Ladies più forti del panorama nazionale, ma oggi è anche – numeri alla mano – la cinquantenne più forte del pianeta. Per completezza di informazione, e per rendere merito a chi invece ha superato brillantemente i 90, proponiamo altri due numeri 1: il tedesco Althaus e l'inglese McGrath. Perché il tennis non ha età, fa bene alla salute e gratifica chi lo pratica: che sia numero 1 o numero 1000.
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