

Le emozioni del 22enne romano, alla prima convocazione in azzurro, premio ad una stagione da incorniciare che lo ha visto arrivare a ridosso dei top 30
10 settembre 2024
Ha iniziato la stagione fuori dai top cento, anche se di un soffio: adesso è vicinissimo alla top 30. In mezzo tutta una serie di ottimi risultati per Flavio Cobolli. A cominciare dal terzo turno all’Australian Open (partendo dalle qualificazioni) fino alla finale nel “500” di Washington dove ha battuto Shelton prima di cedere a Korda. Ed anche a New York, stoppato da Medvedev al terzo turno, non ha affatto sfigurato.
Il 22enne romano è la “new-entry” della squadra azzurra, impegnata fino a domenica a Bologna nel Gruppo A delle Davis Cup Finals (insieme a Belgio, Brasile ed Olanda) di scena suò veloce indoor dell’Unipol Arena.
“E’ la mia prima volta e sono davvero molto emozionato - ha detto Cobolli ai microfoni di SuperTennis -. E’ una sensazione unica sentirsi parte di un gruppo. E’ bellissimo avere la possibilità di indossare la maglia azzurra: i ragazzi sono tutti fantastici e mi hanno aiutato ad ambientarmi subito. sento che siamo una grande famiglia. Questa è una competizione che mi appartiene e non vedo l’ora di scendere in campo”.
Una convocazione che rappresenta un riconoscimento per un grande 2024: “Credo che sto lavorando in modo eccellente: so che ho grandi margini di miglioramento, il che è una cosa positiva per me perché vuol dire che posso ancora crescere”.
Non ci sono commenti