

Wu Yibing batte per la prima volta un Top 10 e sarà il nuovo numero 1 di Cina: entrerà per la prima volta in Top 80. A Dallas sfiderà per il titolo John Isner, alla 31ma finale in carriera
di Alessandro Mastroluca | 12 febbraio 2023
Chi fermerà Wu Yibing? Al Dallas Open, ATP 250 sul duro indoor, la sua marcia sta conoscendo solo successi e prime volte da ricordare. In semifinale ha sorpreso il numero 8 del mondo Taylor Fritz 67(3) 75 64. Ha ottenuto così la sua prima vittoria in carriera contro un Top 10 ed è diventato il primo giocatore cinese finalista in un torneo ATP nell'era Open, iniziata nel 1968.
Nella sfida per il titolo, trasmessa alle 20 ora italiana in diretta su SuperTennis e SuperTenniX, incontrerà John Isner. Lo statunitense, che vive a Dallas, ha eliminato J.J.Wolf 36 75 76(4) arrivando così a 501 tie-break vinti in carriera. Il 37enne recordman di ace nella storia dell'ATP (dal 1991), oggi numero 39 del mondo ma salito fino al numero 8, giocherà la sua 31ma finale nel circuito maggiore con l'obiettivo di festeggiare il diciassettesimo titolo.
Wu, comunque vada sicuro di salire dalla posizione numero 97 alla numero 76 (prima volta in carriera in Top 80) nel ranking ATP, sarà il nuovo numero 1 cinese la prossima settimana. "Stasera non ho pensato al punteggio, ma solo a dare il meglio" ha detto dopo la semifinale, conclusa con 34 vincenti all'attivo. Dopo aver mancato due set point sul 5-4 nel primo parziale, Wu ha mostrato freddezza e maturità nei punti che avrebbero potuto far girare il match: ha salvato cinque palle break sul 2-2 nel secondo set e un'altra sul 4-3 nel terzo.
Con il suo tennis senza paura, sfiderà per la prima volta Isner che nei tornei negli USA ha spesso dato il meglio. E' infatti il campione più titolato nell'albo d'oro degli ATP 250 di Atlanta (6), Newport (4) e Winston-Salem (2).
Nella semifinale contro Wolff, ha commentato Isner a fine partita, "ho salvato tante palle break con servizi vincenti. Se non ci fossi riuscito, avrei perso 63 64. E' stata una battaglia, sono molto stanco ma felicissimo di essere in finale qui a Dallas".
I numeri non mentono. Isner ha servito 31 ace (media di 20.8 nelle ultime 52 settimane), portando a 14.133 il totale in carriera. Ha fronteggiato otto palle break nei primi otto turni di battuta, e sfruttato l'unica avuta a disposizione in tutta la partita per prendersi il secondo set. Decisivo, poi, l'allungo iniziale sul 4-0 nel tie-break del terzo.
"Mi sento a pezzi, ad aprile avrò 38 anni" ha ammesso Isner dopo la semifinale contro un avversario di tredici anni più giovane. "All'inizio ero troppo lento, ma nel terzo mi sono sentito meglio che in tutto il resto della partita. C'era tanta adrenalina".
La prospettiva di giocarsi il titolo contro un avversario ancora più giovane, davanti ad amici e familiari, evidentemente lo carica. Ma prima, ha detto, serve un passaggio obbligato. "Adesso - ha concluso - il nome del mio gioco è recupero".
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