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Eventi internazionali

Esther Vergeer, icona del wheelchair tennis nella Hall of Fame: record e curiosità

L'olandese Esther Vergeer si è ritirata nel 2013 avendo vinto tutte le ultime 470 partite giocate. Quest'anno l'icona del wheelchair tennis entrerà nella Hall of Fame

di | 20 febbraio 2023

Esther Vergeer, icona del wheelchair tennis, ha vinto ogni Slam cui abbia partecipato; 21 in singolare e 23 in doppio. Sette volte oro paralimpico, ha vinto 120 dei 169 tornei cui ha preso parte e tutte le ultime 470 partite giocate prima di annunciare il suo ritiro, nel 2013. Sì avete letto bene, 470 vittorie consecutive senza mai una sconfitta. 

"Ha raggiunto uno dei più incredibili traguardi del nostro sport - ha detto Roger Federer -. La ammiro molto per quello che fa. Abbiamo il massimo rispetto per lei, è meraviglioso vedere che si occupa degli altri dopo aver raggiunto l'eccellenza nella sua carriera. Cerco di prenderla come un esempio".

Con questi presupposti non stupisce che la prossima estate Esther Vergeer sarà ammessa alla International Hall of Fame di Newport insieme a Rick Draney, pioniere della categoria0 "quad" riservata ad atleti con disabilità agli arti inferiori e arti superiori, che non ha differenziazioni di genere.

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E' la prima volta che due rappresentanti del wheelchair tennis, ora sono sette in totale, entrano nella Hall of Fame nello stesso anno. E' altrettanto storico che, per il secondo anno di fila, non ci saranno tennisti ammessi nella Hall of Fame. Nessuno dei candidati, compresa Flavia Pennetta, ha infatti raggiunto il 75% dei voti sommando il panel di giornalisti, storici, membri della Hall of Fame ed esperti del mondo del tennis al parere dei tifosi.

"Essere ammessa all'International Tennis Hall of Fame ed essere parte della storia del tennis è un grande onore - ha detto Vergeer -. Il tennis ha avuto un ruolo grandissimo e molto importante nella mia vita, mi ha aiutato a diventare la persona che sono oggi. Ho imparato molte lezioni grazie alla possibilità di praticare sport".

La sua vita è cambiata nel 1989, quando aveva otto anni. I medici le hanno riscontrato una mielopatia vascolare, un'alterazione dell'apporto di sangue ossigenato al midollo spinale. L'operazione successiva non ha dato gli esiti sperati: non è più riuscita a muovere le gambe. 

Il suo primo approccio allo sport arriva con la pallacanestro. Il talento non le manca, arriva addirittura in nazionale e vince gli Europei nel 1997. Un paio di mesi dopo, però, sceglie il tennis come suo primo sport. E ne ha cambiato la storia.

Ha vinto dieci volte l'Australian Open, sei lo US Open e il Roland Garros, tre Wimbledon in doppio. Tredici volte campionessa mondiale, due volte premiata con il Laureus Sports Awards, Vergeer non dimenticherà mai la finale per l'oro paralimpico in singolare di Pechino 2008. 

"Non perdevo da cinque anni, ma sentivo che la mia rivale Korie Homan mi era sempre più vicina - ha ricordato a Tennis.com -. Vinco il primo set, vado 4-2 sopra nel secondo poi lei inizia a giocare meglio. Vince il secondo set, sale 5-3 nel terzo e arriva al match point. Era da tanto tempo che non mi ritrovavo a un punto dalla sconfitta, e non puoi allenarti per una cosa del genere.

"Mi preoccupavo solo di mettere dentro la prima di servizio e giocarla sul suo rovescio. Così ho fatto e sono riuscita a vincere. Non ho vinto grazie alla qualità del gioco, ma perché ho mantenuto il sangue freddo nel tie-break del terzo set. E' stata una delle partite più emozionanti della mia carriera".


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