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Sonego, non basta il cuore Toro contro Medvedev: manca 9 set point, poi il ritiro

Lorenzo Sonego ha iniziato il 2023 contro Daniil Medvedev. Segnali positivi nel primo set, poi un problema al braccio destro l'ha costretto al ritiro.

di | 03 gennaio 2023

Ha un obiettivo ben chiaro per il 2023, Lorenzo Sonego. Oggi numero 45 del mondo, punta alla Top 20 che vorrebbe dire migliorare il best ranking di numero 21. Il primo test ad Adelaide-1 lo vede subito di fronte al numero 7 del mondo Daniil Medvedev per una di quelle sfide che sembrano impossibili ma danno senso agli allenamenti e agli sforzi per inseguire un sogno. Come il Torino, per cui ha giocato dai sei ai tredici anni insieme ad Aramu e Barreca arrivati poi in Serie A. "Non mi piace chi vince sempre, io preferisco lottare e soffrire, anche sul campo da tennis" ha detto a Repubblica un mese fa.

E l'ha fatto anche contro il russo, prima di essere costretto a ritirarsi quando era sotto 76(7) 21. Nel primo set, infatti, l'azzurro non era riuscito a sfruttare ben nove set point. Medvedev proseguirà il suo cammino contro il serbo Miomir Kecmanovic, senza più l'argentino David Nalbandian come coach, che ha battuto 64 64 la wild card australiana Christopher O'Connell.

Premiato ai SuperTennis Awards per le vittorie in Coppa Davis contro lo statunitense Frances Tiafoe e Denis Shapovalov, che gli hanno dato ulteriori certezze dopo il trionfo a Metz raggiunto senza mai perdere il servizio, Sonego sta lavorando per costruire un tennis più aggressivo e intraprendente.

Coach Arbino, sorta di secondo padre per Lorenzo che sente le partite ancora più di lui, insiste tanto sulla risposta. Nel 2022 Sonego ha ottenuto il 30,7% dei punti contro la prima di servizio degli avversari, oltre l'1% in più del 2021, ma ci sono 26 giocatori che hanno fatto meglio di lui, compreso Medvedev, primo avversario del suo 2023.

Nella stagione appena conclusa, ha spiegato Arbino a SuperTennis, Sonego "per la prima volta ha perso classifica, altrimenti era sempre salito, da quando era numero 200 e fino al numero 21. Piccoli passi a volte, ma fino ad arrivare a un ranking molto importante. Per una serie di situazioni, ha perso 500 punti in estate, tra Wimbledon e Eastbourne, dove tra l'altro aveva male al polso e poteva giocare solo il rovescio in slice. Lui ha un carattere forte, in grado di reagire. Inoltre è migliorato nei punti deboli e ha ottimizzato i punti forti. Oggi posso dire che è più forte di prima”.

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Medvedev e quella fiducia da ritrovare

Medvedev invece ha archivuna stagione per i suoi standard meno positiva del previsto in cui ha vinto due titoli (il 250 di Los Cabos e il 500 di Vienna), la metà rispetto al 2021 in cui aveva trionfato anche al Masters 1000 di Montreal e allo US Open, e perso il posto di numero 1 del mondo. Il suo 2022 si è chiuso con quattro sconfitte di fila. E alle Nitto ATP Finals di Torino, dove Sonego sogna di qualificarsi almeno una volta, ha perso tre partite su tre al tiebreak del terzo set.

Quella contro Sonego è stata la sua prima partita in Australia dalla dolorosa finale persa contro Rafa Nadal all'Australian Open 2022, una sconfitta che ha confessato di aver assorbito solo dopo molto tempo. La prospettiva di un'eventuale semifinale contro Djokovic, che all'esordio ha battuto il francese Constant Lestienne 63 62, è uno dei motivi di interesse del torneo. "In tabellone ci sono tanti ottimi giocatori, per cui tutti devono essere subito al meglio - ha detto Medvedev -. Ma se vinci qualche partita nel primo torneo dell'anno con questi avversari fa decisamente bene". 

Arrivare in fondo interessa comunque a Medvedev più dell'eventuale avversario. "Essere almeno in semifinale conta e mi motiva - ha detto -. Poi se c'è Djokovic è grandioso, se no vuol dire che c'è stato qualcuno capace di battere quello che probabilmente oggi è il miglior giocatore del mondo".

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