

Djokovic si mette in contatto con Stakhovsky via social per sapere come sta e gli chiede come può aiutarlo, economicamente o in qualunque altro modo
di Enzo Anderloni | 06 marzo 2022
“Stako, come stai? Sei sul campo di battaglia?”
“Sto pensando a te. Spero che la situazione possa calmarsi al più presto”
“Per favore, fammi sapere qual è l’indirizzo migliore dove posso mandarti aiuti: aiuto economico, qualunque tipo di aiuto…”
Questo il messaggio che Novak Djokovic ha scritto su Whatsapp a Sergyi Stakhovsky: il tennista ucraino ha pubblicato sui social lo screenshot della sua chat con il campione serbo, che ancora una volta si mostra molto sensibile alle problematiche di amici e colleghi.
La scelta di Stakhovsky di lasciare la famiglia al sicuro e partire per Kiev, via Budapest, per arruolarsi nella riserva dell’esercito ucraino ha colpito il mondo e particolarmente l’ambiente tennistico, già molto sensibilizzato alle vicende del conflitto in atto attraverso le testimonianze e l’impegno di Elina Svitolina e Dayana Yastremska, che questa settimana sono scese in campo a Monterrey e Lione portando con loro la bandiera del loro Paese, impegnandosi a donare i montepremi conquistati per sostenere il popolo ucraino in questo drammatico frangente.
“Non avrei mai pensato che un giorno avrei indossato un giubbotto anti-proiettile” scrive Stakhovsky su Instagram. E posta le immagini della sua protezione e dell’arma che gli è stata consegnata in dotazione “Spero di non doverla mai usare” ha scritto. “Ma se sarà necessario, lo farò”.
Numerosi sono i campioni sportivi ucraini che si sono uniti all’esercito per dare un contributo alla resistenza di fronte all’invasione russa: tra questi Dmytro Pidruchnyi, campione mondiale di biathlon appena rientrato dalle olimpiadi di Pechino, i pugili Vasyl Lomachenko e Oleksandr Usyk.
Figurano purtroppo già nell’elenco dei caduti i giovani calciatori Vitalii Sapylo e Dmytro Martynenko e il bi-atleta Yevhen Malyshev.
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