

Dopo il trionfo a Indan Wells, Taylor Fritz rivela di aver dubitato di scendere in campo, a causa di un dolore alla caviglia. Ma un trattamento medico l’ha completamente risolto. “Guardavo Rafa in tv – dice –, e ora l’ho battuto in finale in un torneo così. Il livello c’è: la differenza è nella consapevolezza”. Swiatek: “il numero uno è sempre più vicino”
21 marzo 2022
Poteva essere l’ennesimo torneo di Nadal, invece è diventato il più importante nella carriera di Taylor Fritz, che da bambino all’Indian Wells Tennis Garden ci andava da spettatore. Colpa dei problemi di Nadal e del grande match dello statunitense, che a sua volta ha avuto qualche difficoltà fisica. Tanto da aver pensato di dare forfait. Ne ha parlato in conferenza stampa.
TAYLOR FRITZ
“In semifinale ho subito una distorsione alla caviglia, ma non gli ho dato peso. Pensavo che oggi non avrei avuto alcun problema, e l’ho creduto fino a quando non sono sceso in campo per il riscaldamento. Ho avvertito un dolore incredibile, il peggiore immaginabile, e ho iniziato a pensare che non sarei riuscito a giocare. Sono andato dal medico, mi ha trattato e dopo un’oretta sono tornato in campo. Lì mi sono accorto che invece, forse, ce la potevo fare. Il mio team me l’ha sconsigliato, ma sono un tipo testardo. Se non avessi giocato questa partita ci avrei pensato per mesi. Ci ho provato, e sono fiero di averlo fatto. In campo la caviglia non mi ha dato alcun fastidio. Non ho idea di come sia stato possibile passare dal sentire un dolore terribile a non sentire più nulla nell’arco di così poco tempo. So che anche Rafa aveva qualche problema, ma ho cercato di non pensarci, per non lasciarmi influenzare”.
"Battere Nadal in finale è la ciliegina sulla torta al mio torneo. È incredibile. Crescendo non ho guardato molto tennis, ma comunque a sufficienza per vedere lui e Roger dominare il circuito e vincere tutto, con grandissime battaglie. È già incredibile pensare di essere sullo stesso campo insieme a loro, ancora di più battere uno di loro per vincere un torneo importante come questo. Il fatto che sia successo qui a Indian Wells, dove da bambino venivo da spettatore, è una combinazione che mai avrei creduto possibile”.
“Mi auguro che questa vittoria possa mostrare alla nuova generazione di giocatori americani che tutto è possibile. Anche se personalmente già lo credevo. Ero arrivato in semifinale qui, Opelka è arrivato in finale a Toronto lo scorso anno, il livello c’è. Il margine nel tennis è molto sottile: la differenza la fanno la fiducia e la consapevolezza. Oggi sono sceso in campo credendo di poter vincere, e questo mi ha aiutato. Abbiamo un bel gruppo di giocatori, e penso che potranno arrivare tanti altri risultati importanti”.
“Non voglio guardare troppo avanti, e punto a compiere uno step alla volta. Il mio obiettivo degli ultimi mesi è stato arrivare fra i primi 10 del mondo, e quello rimane. Questo successo mi aiuterà tantissimo ad avvicinarmi a quel traguardo. Poi, naturalmente, in futuro mi piacerebbe andare ancora più in alto, ma è meglio pensare passo dopo passo. Non voglio montarmi la testa, ho solo vinto un torneo. Tornerò a lavorare subito: i risultati non mi hanno mai soddisfatto, ma solo stimolato a volere ancora di più”.
RAFAEL NADAL
“Ci ho provato, ma non è stata la mia giornata. Succede. Ho già vissuto momenti come questo. Nel secondo set ho anche avuto le mie opportunità, ma non sono riuscito a sfruttarle. Dal mio punto di vista si tratta di un match difficile da analizzare, perché non ho avuto la possibilità di fare molte cose a causa del dolore al petto. Faccio fatica a respirare, sento dolore. È come avere un ago in mezzo al petto. Avendo finito tardi sabato sera, e dovendo giocare di nuovo domenica, non ho avuto tempo per degli accertamenti. Non so se il problema nasce da una costola, ma oltre al dolore mi crea problemi nella respirazione. Tuttavia, anche se non sono stato in grado di affrontare al meglio la finale, non credo sia il momento di parlare dei miei problemi. Ho giocato, ci ho provato e ho perso. Contro un grande giocatore”.
“La sconfitta mi dispiace perché mi sarebbe piaciuto arrivare alla stagione sulla terra senza aver ancora perso un solo incontro. Sarebbe stato bellissimo, ed è un po’ triste non aver avuto la possibilità di giocarmi le mie carte al meglio. Ho avuto difficoltà per tutto il torneo, ma nello sport è inutile guardare al passato. Dobbiamo concentrarci sul presente. Non sono quella persona che si lascia trasportare troppo dalle emozioni, ma devo dire che gli ultimi due mesi sono stati incredibili, indimenticabili. Ho vissuto momenti che solo qualche mese fa non avrei pensato di rivivere un’altra volta, ma ora è il momento di provare a risolvere questo problema prima dell’arrivo della terra. Spero di essere pronto, anche se questo problema mi spaventa. Devo capire cosa fare per recuperare e quanto tempo mi servirà”.
IGA SWIATEK
“Non è stato facile giocare a causa del vento, e accettare che la palla non sempre andava nella direzione desiderata. Giocare in certe condizioni non è semplice, ma ho cercato di concentrarmi ulteriormente per fare il possibile, sapendo di non poter esprimere il mio miglior tennis. Non sono particolarmente abituata a giocare col vento, e sono stata fortunata nei giorni scorsi visto che nei miei match non ce n’era mai stato. In generale, ho solo cercato di non giocare troppi angoli, utilizzando di più il centro del campo. In una situazione così, la giocatrice che prende più rischi è anche colei che sbaglia di più. Devi comunque provare a essere aggressiva, ma senza esagerare. L’ho fatto bene nel secondo set”.
“Durante il match mi è capitato di pensare che in caso di vittoria avrei raggiunto il best ranking di Aga Radwanska (numero 2, ndr), ma per poco. È sempre meglio stare alla larga da certi pensieri, che ti possono distrarre. L’ho sentito prima del match, in tv. Le finali sono sempre il momento più difficile per dimenticare certi pensieri, ma l’ho fatto bene. Ancora fatico a credere di essere arrivata al numero due del mondo, ma voglio migliorare ancora. Il numero uno è sempre più vicino. Ash (Barty, ndr) è una delle giocatrici più complete del circuito, e ha mostrato una grande forma mentale. Competere con lei per la vetta sarà molto divertente”.
“Per la prima volta ho vinto due tornei importanti di fila: è una sensazione nuova. Ora per me è più semplice concentrarmi solo sul tennis, senza pensare alle statistiche. Mi dà fiducia. Oggi posso pensare a festeggiare, ma a breve arriva il torneo di Miami e dovrò essere concentrata al 100% sui miei incontri. Ogni torneo fa storia a sé. Anche se sto mostrando continuità, così come altre ragazze, rimane il fatto che qualsiasi giocatrice può vincere qualsiasi torneo WTA. Devo continuare su questa strada”.
MARIA SAKKARI
“Credo di aver giocato degli ottimi match durante la settimana, e anche se ho perso sento di aver compiuto un ulteriore salto di qualità. So che può sembrare strano, visto che non ho vinto io il torneo, ma sento di essere migliorata come giocatrice. Ho sconfitto delle avversarie forti, superando me stessa, e questo mi servirà per credere ancora di più nel mio tennis, nelle fasi finali dei tornei. Sono molto dispiaciuta per la sconfitta, non lo nascondo. Ma questo torneo mi lascia anche molta fiducia”.
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