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Davis Cup Finals: la sfida Djokovic-Alcaraz infiamma i gironi

A Malaga si è tenuto il sorteggio dei raggruppamenti per la fase a gironi delle Davis Cup Finals, che si terrà dal 12 al 17 settembre a Bologna, Manchester, Valencia e in una città della Croazia

di | 29 marzo 2023

Quattro squadre in quattro gironi: le migliori 16 nazionali del mondo si affronteranno nella fase a gironi delle Davis Cup Finals, in programma in quattro cittá dal 12 al 17 settembre, i cui sorteggi sono stati effettuati a Malaga.  

Proprio la città spagnola ospiterà le Final Eight dal 21 al 26 novembre, dove sperano di tornare i campioni in carica del Canada, inseriti nel gruppo A che si disputerà a Bologna insieme all'Italia, alla Svezia e al Cile. 

Gli altri raggruppamenti sono così formati: 

Gruppo B (Manchester): Australia, Gran Bretagna, Francia, Svizzera

Gruppo C (Valencia): Spagna, Serbia, Repubblica Ceca, Corea del Sud

Gruppo D (Croazia): Croazia, Olanda, Stati Uniti, Finlandia

La fase a gironi delle Davis Cup Finals andrà in scena come detto in quattro sedi: oltre a Bologna, anche a Manchester, Valencia e in una città della Croazia ancora da definire. Al termine di queste sfide, le prime due squadre di ogni girone si qualificheranno per la fase ad eliminazione diretta: il relativo tabellone viene compilato abbinando, per sorteggio, nei quarti di finale la vincitrice di ciascun girone con una seconda classificata degli altri gironi. 

Sorteggio gironi Davis Cup 2023

GRUPPO B

L'Australia, finalista nella scorsa edizione delle Davis Cup Finals e n.3 del ranking per nazionali, guida il Gruppo B. Gli Aussies sono la seconda nazione più vincente nella storia della competizione, dietro solo agli USA (32) avendo trionfato 28 volte, l'ultima nel 2003 contro la Spagna in casa a Melbourne. Il capitano Lleyton Hewitt, già  giocatore più vincente nella storia della nazionale in Coppa Davis, difficilmente rinuncerà  al numero 1 australiano, Alex De Minaur. Considerato il suo erede, "Demon" ha vinto 10 delle ultime 12 partite giocate in Davis, anche se ha perso la più importante, in finale l'anno scorso contro Felix Auger-Aliassime.

Ma attenzione ai "padroni di casa" della Gran Bretagna, che davanti al loro pubblico vorranno riscattare il deludente risultato della scorsa stagione quando a Glasgow finirono terzi nel girone battendo solamente il Kazakistan. Cameron Norrie e compagni hanno raggiunto la qualificazione alla fase a gruppi grazie alla vittoria in trasferta contro la Colombia a febbraio.

Sarà poi presente alle Davis Cup Finals per la quarta volta nelle ultime quattro edizioni la Francia, che finora però non ha mai superato la fase a gironi. Il n.1 dei transalpini è ancora Richard Gasquet, che guida un movimento in calo negli ultimi anni con il capitano Sebastien Grosjean che oltre a lui si affiderà ad Adrian Mannarino, Benjamin Bonzi e Arthur Rinderknech. 

Chiude il Gruppo B l'esordiente Svizzera, alla prima partecipazione alle Davis Cup Finals. Passati i tempi gloriosi di Roger Federer e Stan Wawrinka (che a 38 anni dovrebbe comunque essere presente a Manchester), protagonisti dell'unico trionfo nella competizione del 2014, gli svizzeri potranno contare su un solo giocatore fra i primi 50 del mondo, il 26enne Marc-Andrea Huesler, e sul giovane Dominic Stricker. 

Alex De Minaur con la maglia dell'Australia

GRUPPO C

Il Gruppo C si prospetta come il più intrigante sulla carta. Non tanto per il livello medio delle squadre, quanto per una sfida in particolare: quella tra Spagna e Serbia, ovvero Carlos Alcaraz contro Novak Djokovic. Un duello tra i due giocatori che si stanno contendendo, e continueranno a farlo probabilmente per il resto della stagione, il trono della classifica ATP.

Gli spagnoli (n.2 del ranking per nazionali) faranno affidamento sul pubblico di casa e sulla grande tradizione in Coppa Davis, dove negli ultimi dieci anni hanno dominato con sei trionfi, l'ultimo nel 2019. Nella scorsa fase a gironi, sempre a Valencia, Spagna e Serbia si erano già trovate di fronte e a vincere erano stati i "padroni di casa" per 3-0 senza che si verificasse però l'attesissima sfida tra n.1 nazionali vista l'assenza di Djokovic per motivi personali.  

Oltre ai loro fenomeni, David Ferrer e Viktor Troicki potranno contare su altri giocatori di assoluto livello, tutti presenti tra i primi 100 giocatori del mondo, come: Pablo Carreno Busta, Alejandro Davidovich Fokina e Roberto Bautista Agust da una parte e Miomir Kecmanovic, Laslo Djere e Dusan Lajovic dall'altra. Merita un discorso a parte Rafael Nadal, uscito per la prima volta in quasi 18 anni dalla top-10 ATP, la cui presenza sarà da valutare in base alle condizioni fisiche in cui arriverà in autunno.  

 

Proverà a rendere concreto il detto "tra i due litiganti il terzo gode" la Repubblica Ceca, che ha vinto tre volte la Coppa Davis: nel 1980, quando l'allora Cecoslovacchia superò l'Italia nella finale che convinse l'ITF a cambiare le regole e scegliere arbitri neutrali, non più della nazione di casa, poi di nuovo nel 2012 e 2013, battendo in finale proprio la Spagna prima e la Serbia poi. Capitan Jaroslav Navratil può contare su un solo giocatore in top-100 nel ranking maschile in base all'ultima classifica pubblicata dall'ATP. Si tratta di uno dei protagonisti delle ultime Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals: Jiri Lehecka (n.44), che ha vinto le sue prime due partite in Coppa Davis nel match di World Group I contro Israele dell'anno scorso. Possibile l'impiego di Thomas Machac, che ha debuttato nella competizione alle Finals del 2021 e ottenuto quattro vittorie su cinque singolari disputati.

Probabile fanalino di coda del Gruppo C la Corea del Sud, che ha giocato tre volte nel World Group di Coppa Davis ma non ha mai superato il primo turno. La nazionale asiatica, che ha raggiunto la seconda qualificazione alle Davis Cup Finals della sua storia battendo in casa 3-2 il Belgio a febbraio, ha un solo Top 100 in singolare. Parliamo di Soonwoo Kwon, attuale numero 75 del mondo, che ha vinto 11 singolari su 16 in Coppa Davis compreso il successo su Felix Auger-Aliassime alle Finals l'anno scorso.

Jiri Lehecka

GRUPPO D

Il girone più equilibrato è probabilmente quello D, che vede come prima testa di serie la Croazia. Nella passata edizione delle Davis Cup Finals la squadra di capitan Vedran Martic si è fermata ad un passo dalla quinta finale nella competizione (ne hanno vinte due, nel 2005 diventato la prima nazione non testa di serie a riuscirci, e nel 2018).

Adesso i croati disputeranno la fase a gruppi di fronte al loro pubblico di casa, potendo contare su due top-30 come Borna Coric (n.20) e Marin Cilic (n.22), che detiene una serie di record nella storia della sua nazionale in Coppa Davis: primatista per vittorie totali e in singolare, e per maggior numero di tie disputati. L'arma in più della Croazia sarà la coppia di doppio composta da Nikola Mektic e Mate Pavic, che hanno iniziato a giocare insieme anche in Davis Cup solo nel 2021, vincendo quattro partite su quattro in due set. 

L'altra papabile contendente per il primo posto nel girone dovrebbero essere gli Stati Uniti, che hanno disputato più sfide tra nazioni di qualunque altra squadra in Coppa Davis. Gli USA hanno vinto anche più volte il titolo (in ben 32 occasioni) e, insieme alla Francia, è l'unica ad aver trionfato nella competizione giocando almeno una finale su quattro superfici diverse (erba, terra, cemento, tappeto). Gli States vantano anche il record di 17 successi consecutivi tra il 1968 e il 1973, ma l'ultimo trionfo USA risale però al 2007.

Eliminata dall'Italia ai quarti di finale dell'ultima edizione, la nazionale statunitense ha deciso di cambiare guida affidandosi a Bob Bryan al posto di Mardy Fish. L'ex n.1 in doppio potrà contare su quattordici giocatori in Top 100 nel ranking ATP, guidati da Taylor Fritz che ha vinto cinque partite su otto in Coppa Davis. Oltre all'attuale n.10 del mondo, gli Stati Uniti vantano nel loro roster anche Tommy Paul, Frances Tiafoe e i giovani Sebastian Korda e Ben Shelton. 

 

Nuovamente avversaria degli USA nella fase a gruppi, come accaduto nel 2022, sarà l'Olanda. Ad aggiudicarsi la sfida fu proprio la nazionale di capitan Paul Haarhuis, che si impose 2-1 a Glasgow per poi venire eliminata dall'Australia ai quarti di finale di Malaga. Il miglior risultato degli olandesi in Coppa Davis sono le semifinali raggiunte nel 2001, e starà ai due top-50 ATP Botic van de Zandschulp (n.32) e Tallon Griekspoor (n.36) provare a fare meglio. Il 4-0 inflitto alla Slovacchia nelle qualificazioni di febbraio è un buon punto da cui partire.

Sarà probabilmente il fanalino di coda del girone la Finlandia, che ha partecipato alla Coppa Davis dal 1998 mentre nel vecchio formato del World Group è arrivata al massimo ai playoff, che ha disputato tre volte con altrettante sconfitte. La Finlandia di capitan Jarkko Nieminen annovera in squadra un solo top-100, Emil Ruusuvuori (n.54), che è però una garanzia anche in Coppa Davis avendo vinto nove degli ultimi dieci singolari giocati, compresi i due di febbraio contro l'Argentina che hanno regalato alla sua nazionale la prima qualificazione alle Davis Cup Finals.

 

Borna Coric con la nazionale croata

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