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Eventi internazionali

Alcaraz storico: batte Nadal e Djokovic! Sfida Zverev per il titolo

Il 19enne spagnolo compie a Madrid un’impresa senza precedenti: si qualifica per la finale dopo aver battuto sia Rafa che Nole sulla terra battuta. Suo avversario sarà Alexander Zverev che si è preso la rivincita su Stefanos Tsitsipas, che lo aveva sconfitto in semifinale a Monte-Carlo

di | 08 maggio 2022

Le prime volte sono sempre speciali. Carlos Alcaraz se ne regala una indimenticabile a Madrid. Nella prima semifinale del Masters 1000 iberico, “Carlitos” sconfigge il n.1 al mondo Novak Djokovic nel loro primo confronto diretto col punteggio di 6-7 (5) 7-5 7-6 (5).

Una partita splendida, durata ben 3 ore e 35 minuti, vinta al foto finish con grande coraggio e la testa del campione. Alcaraz ha il talento per scrivere nuovi record, oggi ne ha segnato uno davvero impressionante: mai un giocatore era riuscito a sconfiggere Nadal e Djokovic nello stesso torneo sulla terra battuta.

Inoltre il 19enne Carlos diventa il secondo tennista più giovane a sconfiggere Djokovic, dietro solamente a Krajinovic (Filip ne aveva 18) e il più giovane a superare il n.1 del mondo dal 2005, quando Rafa Nadal sconfisse Roger Federer in semifinale a Roland Garros proprio nel giorno del suo 19esimo compleanno.

Una semifinale splendida, che ha tenuto il pubblico incollato alla sedia fino all'ultimo punto per l'alto livello di gioco espresso e lo spettacolo prodotto, grazie al contrasto di stile tra tra Novak e Carlos.

Il campione serbo non ha mollato sino all'ultima palla, è riuscito ad arginare i continui assalti del giovane rivale mettendo in campo tutta la propria sagacia tattica, cercando di portare Alcaraz a giocare in posizioni scomode, rispondendo bene e provocandone errori.

In generale Djokovic non patisce troppo chi gioca veloce con poca rotazione, ma Alcaraz è stato formidabile nello stringere il campo, accelerare con colpi profondi e velocissimi sulle diagonali, riuscendo a sbaragliare la difesa del n.1.

Se ha tempo per spingere, l'allievo di Juan Carlos Ferrero diventa incontenibile, ma oggi ha impressionato non solo per la potenza dei propri colpi. Ha giocato anche moltissime palle corte che hanno sorpreso Novak, alcune giocate in momenti delicati, ulteriore indice della sua forza mentale e lucidità.

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La partita è stata un crescendo di forti emozioni. Djokovic inizia guardingo, studia il rivale proponendo palle varie per altezza e angolo senza dare grande ritmo, tanto che l'esuberanza di Alcaraz prende il sopravvento.

Il serbo subisce un break immediato nel primissimo gioco del match. Lo spagnolo è velocissimo a spostarsi per colpire col diritto, da ogni posizione. La sua accelerazione inside out con i piedi in campo è terrificante per potenza e precisione, nemmeno il solido rovescio di Djokovic riesce a contenerlo.

Il serbo si procura una palla del contro break nel sesto game, ma Carlos entra a tutta col diritto per l'ennesimo colpo vincente. Non ha tempi di attesa il tennis di Alcaraz, tutto e subito. Novak cresce, ha preso le misure al rivale e nell'ottavo game lo costringe a giocare su palle con molta rotazione e poco peso. Carlos cade nella trappola e sbaglia, come sulla palla break che riporta il set in parità, fino a un parziale di 12 punti a 2 per Novak.

Il primo set si decide al tiebreak e qua Djokovic impone tutta la sua classe ed esperienza. Porta Alcaraz a giocare male, in posizioni scomode, su palle complicate. Carlos spinge, rischia, ma alla fine sbaglia. Messa la freccia, Novak si prende il campo, sposta il rivale e affonda col rovescio. Alcaraz regala al pubblico un paio di magie, ma Djokovic chiude al quarto set point grazie a un errore di rovescio del rivale.

Nel secondo set regna l'equilibrio, molti colpi vincenti di Alcaraz (incluse alcune smorzate splendide), tanta sostanza e acume tattico di Djokovic. Tre palle break in totale, non trasformate. Fino al 6-5 Alcaraz, servizio Djokovic. Due palle corte (una giocata, l'altra rincorsa) sono favorevoli a Carlos, che si porta 0-40 con tre set point. È ancora la smorzata a spaccare lo scambio, la rischia Novak ma la rincorsa del formidabile iberico è vincente. 7-5 Alcaraz, si va al terzo.

Lo spagnolo continua a spingere a tutta, mette alle corde il n.1 anche in risposta. Si procura cinque palle break tra quarto e sesto game, ma Djokovic non cede, di grinta e testa si salva.

Sul 3 pari è “Nole” strappare una palla break, ma la sua risposta incrociata esce di poco. Si arriva al rush finale, la tensione sale alle stelle, l'elettricità in campo è palpabile. Sul 5-4, Alcaraz si procura un match point in risposta, Novak trova un Ace esterno, imprendibile.

La lotta continua fino al tiebreak decisivo. Carlos se lo gioca con grande coraggio: spara alcune accelerazioni lungo linea spettacolari, due di rovescio e una col diritto, per l'allungo decisivo. Un diritto lungo costa a Djokovic altri due match point da difendere sul 6-4. Annulla il primo col servizio Novak, ma Alcaraz chiude con un diritto vincente, a braccia alzate, con il pubblico della Caja Magica tutto in piedi ad applaudirlo.

In finale l'allievo di Juan Carlos Ferrero troverà Alexander Zverev, che si è preso la rivincita su Stefanos Tsitsipas che lo aveva sconfitto, sempre in semifinale, nel recente Masters 1000 di Monte-Carlo. Zverev, che difende il  titolo alla Caja Magica ( e i relativi 1000 punti ATP conquisati nel 2021) si è imposto in tre set, 6-4 3-6 6-2 in un'ora e 53 minuti.

"Sasha" ha incontrato due volte "Carlito", nel 2021 ad Acapulco (campi duri all'aperto) e a Vienna (campi duri indoor), uscendone vincitore in entrambi i casi in due set. Sulla terra battuta casalinga di Madrid e con il salto di qualità di Alcaraz degli ultimi mesi la partita, in programma alle 18.30 ( differita in serata su Supertennis), potrebbe essere avere tutt'altra storia.


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