

Eletti membri Murray, Auger-Aliassime, Millman e Chardy dopo le dimissioni di Djokovic, Isner, Pospisil e Querrey passati alla nuova associazione giocatori. Il sudafricano: “Le due entità non possono coesistere, siamo dalla parte di Gaudenzi”
13 ottobre 2020
L'ATP si riorganizza dopo che Novak Djokovic e altri tre membri avevano comunicato le loro dimissioni dal Player Council per costituire una nuova associazione di tennisti professionisti, con a capo il serbo numero uno del mondo.
L’organo che sovraintende al circuito professionistico ha infatti annunciato che quattro nuovi giocatori sono stati eletti all'ATP Player Council per ricoprire con effetto immediato i ruoli vacanti in seguito alle dimissioni di Novak Djokovic, John Isner, Vasek Pospisil e Sam Querrey prima degli US Open: si tratta di Felix Auger-Aliassime (posizioni tra 1-25 ranking singolare), Jeremy Chardy (posizioni 51-100 singolare), John Millman (posizioni 1-50 singolare) e Andy Murray (‘in generale’).
Auger-Aliassime, attualmente numero 22 ATP, con i suoi 20 anni è il più giovane giocatore nella Top 25 della classifica mondiale. Millman, 31 anni, è arrivato al numero 33 del ranking e ha raggiunto i quarti di finale degli US Open 2018, mentre il 33enne francese Chardy vanta un titolo ATP Tour a Stoccarda 2009. Murray, 33 anni ed ex numero 1 del mondo, con 46 titoli individuali, viene incluso nella categoria “at large“, cioè “in generale”, nella quale è presente anche Roger Federer.
Prima di dare vita alla propria associazione parallela Djokovic ricopriva la carica di presidente, affidata dunque ora al sudafricano Kevin Anderson, ex vicepresidente dell'ATP Player Council. “Mi sento come se ci fosse molto da migliorare. L’ho sempre detto. Penso che siamo riusciti a ottenere molto all’interno della struttura - ha detto l’ex numero 5 che durante il Roland Garros ha già preso posizione anche sul sindacato creato dal serbo - Personalmente credo che le due entità non possano coesistere. Abbiamo la nostra struttura così com’è. Penso che ci sia ancora molto da capire. Sfortunatamente non ero al corrente di nessuna di queste conversazioni, quindi non capisco quale sia la loro strategia a lungo termine”. Anderson ha rivolto anche un pensiero di vicinanza ad Andrea Gaudenzi, presidente dell’ATP, e alle altre figure dirigenziali del Tour: “Credo che la visione del nuovo management sia davvero eccitante. In qualità di consiglio attuale, noi stiamo facendo pressione, dicendo: ‘Siamo dalla vostra parte, ma ci aspettiamo che voi riusciate a farcela'”.
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