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Dopo la rabbia del Roland Garros, il campione in carica supera in tre set Philipp Kohlschreiber. Zverev perde per la prima volta all'esordio a Wimbledon. Vincono Stan Wawrinka e Kevin Anderson. Felix Auger-Aliassime supera Vasek Pospisil e festeggia la prima vittoria in uno Slam
di Alessandro Mastroluca | 01 luglio 2019
Kohlschreiber, che ha vinto una delle ultime 10 partite contro un top 10 negli Slam (contro Alexander Zverev allo Us Open 2018), e una su 15 in carriera contro un numero 1 in carica, è sempre sul filo. Ricama, sfida Djokovic di tocco ma la risposta del numero 1 del serbo intimorisce, imprime soggezione. Quando i punti contano, i turni di battuta di Kohlschreiber mutano in campo minato. Un campo di cui Djokovic conosce ogni insidia, avendo contribuito a crearle.
Cade invece Sascha Zverev, testa di serie numero 6. Il qualificato Jiri Vesely, numero 124 del mondo, sorprende il tedesco 46 63 62 75 in una sfida fra due ex campioni del mondo junior. Zverev, sconfitto tre volte sull'erba contro un avversario così giù in classifica, incassa la settima sconfitta contro un qualificato nel circuito maggiore, la prima contro un mancino dopo sei vittorie di fila.
"E' stato un match fantastico" ha detto Vesely, sempre almeno al secondo turno ai Championships. Il ceco, che si è qualificato battendo Simone Bolelli, Adrian Menendez-Maceiras e Tommy Paul, l'anno scorso ha raggiunto gli ottavi, eguagliando la miglior prestazione di sempre in uno Slam. "All'inizio non ho servito bene" ha aggiunto. "Ho perso il primo set ma non l'ho giocato male, non ho commesso tanti errori. Ho cercato di mettergli pressione, di scendere di più a rete e direi che ha funzionato. Dopo il primo set, io non avevo niente da perdere, lui invece ha sentito sempre più pressione. E' importante contro questi giocatori controllare il gioco, altrimenti finiscono per colpire sempre più liberamente e alzare il loro livello".
Felix Auger-Aliassime vince il secondo derby canadese nella storia degli Slam nell'era Open e completa la prima vittoria in un major. A 18 anni e 340 giorni, il più giovane in tabellona ha superato Vasek Pospisil 57 62 64 63. Primo nato negli anni 2000 nel main draw di Wimbledon, Aliassime potrebbe diventare il più giovane a vincere il titolo dai tempi del secondo successo di Boris Becker nel 1986.
Pospisil, che inseguiva la centesima vittoria in carriera nel circuito maggiore, ha pagato alla lunga l'assenza per l'intervento alla schiena dello scorso gennaio. Non giocava, infatti, dal Masters 1000 di Bercy dell'anno scorso.
Aliassime, costretto al ritiro contro l'amico Denis Shapovalov nella prima sfida tutta canadese in un major, affronterà Corentin Moutet, talento francese dal temperamento creativo che si candida a illuminare le Next Gen ATP Finals di Milano. Moutet ha rimontato due set a Grigor Dimitrov, che ha servito per chiudere nel terzo, e ha chiusi 26 36 76 63 61.
Anche Hugo Humbert ha rimontato due set di svantaggio a Gael Monfils, che si è poi dovuto ritirare sotto 67 36 64 75 30. Humbert, per la seconda volta al secondo turno di uno Slam, aveva perso i tre precedenti confronti contro avversari francesi. Festeggia però il primo successo nel 42mo derby Bleu nell'era Open a Wimbledon, il numero 190 nel circuito maggiore. Monfils subisce così la prima sconfitta contro un avversario mancino in uno Slam dal terzo turno del 2017 ai Championships contro Adrian Mannarino.
Stan non ha problemi con Bemelmans - Un'ora e mezza per testare l'erba del campo 2. Tanto basta a Stan Wawrinka per completare la vittoria numero 140 in uno Slam. Al mancino Ruben Bemelmans, che quest'anno ha giocato due partite nei main draw ATP e le ha perse entrambe, non basta l'evidente feeling con l'erba per entrare in partita. Wawrinka chiude 63 62 62. Al prossimo turno affronterà per la prima volta in carriera Reilly Opelka, che ha eliminato 63 76 61 il tedesco Cedric-Marcel Stebe: ha interrotto così una serie di quattro sconfitte di fila grazie al nono successo nelle ultime dieci partite contro un mancino.
Wawrinka gioca un match lucido, efficiente, senza lampi scintillanti, per raggiungere il secondo turno per la nona volta in quindici presenze a Wimbledon. Il belga, già sconfitto da Wawrinka al terzo turno dello Us Open 2015 senza vincere un set, cerca di accorciare gli scambi e venire avanti ma lo svizzero legge bene gli attacchi un po' corti col dritto in diagonale da sinistra. Ha avuto molti dubbi il belga tra Indian Wells e Miami. Non sentiva la stessa passione che serviva per continuare. Bemelmans, qualificato nelle ultime tre stagioni a Wimbledon, ha chiaramente perso fiducia nel terzo set.
Wawrinka, mai sconfitto da un avversario così in basso in classifica come Bemelmans, numero 171 del mondo, in uno Slam, ha perso sette punti con la prima e altrettanti con la seconda. Lo svizzero, che ha perso una delle ultime 17 partite contro un mancino in un major, ha ottenuto il doppio dei punti in risposta e infilato 26 vincenti a 11. I 21 gratuiti a 35 hanno segnato il destino di un Bemelmans troppo arrendevole.