
L'australiano, reduce dal successo all'Open del Canada, supera per 64 64 26 64 ll 24 volte campione Slam Novak Djokovic. Per il serbo è la seconda annata dal 2010 conclusa senza successi in un major.
di Luca Marianantoni | 31 agosto 2024
Dopo Carlos Alcaraz, l'Open degli Stati Uniti vive un'altra giornata clamorosa con l'eliminazione del quattro volte campione Novak Djokovic, superato in quattro set dall'australiano Alexei Popyrin: 6-4 6-4 2-6 6-4 lo score maturato in apertura della sessione serale di un week-end che Popyrin non dimenticherà mai più a cui ha fatto seguito l'urlo di gioia più incontenibile della sua carriera.
Al di là della straordinaria tenuta di Popyrin, che ha retto di nervi, di testa e nel gioco, a decidere questo risultato destinato a passare alla storia, è stata la giornataccia del serbo, autore di 14 doppi falli in 19 turni di battuta. "La terza volta dell'anno negli Slam - ha raccontato Popyrin a fine incontro - è stata quella fortunata. Avevamo battagliato per quattro set anche all'Open d'Australia e a Wimbledon e anche lei ho avuto le mie opportunità che però non ero riuscito a sfruttare. Questa volta è stato diverso. Le ho avute, le ho sfruttate e penso di aver giocato complessivamente del buon tennis. E' incredibile pensare che ho perso una valanga di volte al terzo turno senza mai andare oltre, e ora sono stato in grado di abbattere questo tabù contro il giocatore più grande di tutti i tempi. E' una bella sensazione e il duro lavoro finalmente ha dato i suoi frutti".

Deluso ma realista Novak Djokovic. "Ho speso un sacco di energie per conquistare la medaglia d'oro ai Giochi di Parigi e questo ha prodotto questo risultato. Sono arrivato qui a New York senza riposo. Ho fatto del mio meglio. Fisicamente non ho problemi particolare, solo che sono arrivato senza benzina in corpo e lo si è visto fin dal primo match. La vita non si ferma certo dopo questa sconfitta, va avanti. Cercherò di ricalibrarmi e non vedo l'ora di vedere quello che succederà".
Al pronti via i due giocatori tengono con disinvoltura i primi 5 turni di battuta senza mai andare ai vantaggi. Il primo game complicato è il sesto che Popyrin tiene dopo aver annullato la bellezza di 5 palle break. E' il primo momento verità del match, ma Popyrin stringe i denti, nel nono game fa il break a zero e chiude il set con un parziale di 10 punti a zero.
Al pronti via i due giocatori tengono con disinvoltura i primi 5 turni di battuta senza mai andare ai vantaggi. Il primo game complicato è il sesto che Popyrin tiene dopo aver annullato la bellezza di 5 palle break. E' il primo momento verità del match, ma Popyrin stringe i denti, nel nono game fa il break a zero e chiude il set con un parziale di 10 punti a zero.
Nole prova a cercare soluzioni differenti, ma il suo non produce gli effetti desiderati. I doppi falli continuano a minare i turni di battuta e alla risposta è innocuo come fosse anestetizzato. Nel quinto game scivola 0-40, salva le prime due palle break, ma cede alla terza trovandosi poco dopo a inseguire il rivale avanti due set.
Una flebile scossa arriva all'inizio del terzo quando Popyrin stacca per un attimo il piede dall'acceleratore. Nole si trova avanti 3-0, manca la palla del 4-1 e poi restituisce il break all'australiano. Popyrin non riesce ad essere spietato, perde per due volte di fila il servizio e la gara arriva al quarto set. Nel cuore del quarto set ci sono quattro game lunghissimi che prosciugano le energie di Nole. Il servo commette quattro doppi falli in un drammatico settimo game e va sotto 5-2 concedendo al campione dell'Open del Canada la doppia possibilità di chiudere la sfida. Popyrin trema quando serve per il match sul 5-2, ma è solido come una roccia quando alcuni minuti dopo si ripete sul 5-4. L'australiano tiene la battuta a zero e firma l'impresa della vita.
E' la seconda volta nelle ultime quattordici stagioni che Djokovic rimane all'asciutto di titoli Slam. Dal 2010 in avanti era accaduto solo nel 2017.


Al primo ottavo di finale in carriera negli Slam Popyrin sfiderà lo statunitense Frances Tiafoe, vittorioso nel derby statunitense su Ben Shelton per 46 75 67 64 63 in una maratona di 4 ore e 3 minuti.
Avanzano agli ottavi anche Andrey Rublev (63 75 64 a Lehecka), Casper Ruud (67 36 60 63 61 a Juncheng Shang) e Grigor Dimitrov (63 63 61 a Griekspoor).


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