"Contento del supporto, qui un grande livello", le parole di Jacopo. Agli Internazionali di Tennis Città di Todi | CERgo Tennis Cup bene anche Cecchinato: "Vincere un Challenger dà fiducia, ora sto bene". Ferrari avanza ancora, Juarez sorprende Dodig
12 agosto 2025
Jacopo Vasamì non ha steccato l’esordio agli Internazionali di Tennis Città di Todi | CERgo Tennis Cup. Il tennista romano classe 2007 ha sconfitto Gabriele Maria Noce per 7-6(5) 6-4 nella sessione serale sul Campo Centrale del Tennis Club Todi 1971, raccogliendo gli applausi dei tanti appassionati presenti in Umbria. Nel programma di domani lo attenderà Stefano Travaglia nel match valevole per i quarti di finale, che inizierà non prima delle 18.00. Nella sfida serale toccherà poi a Marco Cecchinato, impegnato contro Alexey Vatutin.
Vasamì accede al secondo turno – L’esordio di Jacopo Vasamì a Todi è stato tutt’altro che una formalità. L’attuale numero 682 ATP, contestualmente al terzo posto della classifica dedicata agli under 18, ha sconfitto Gabriele Maria Noce per 7-6(5) 6-4 in due ore e 21 minuti. “Devo fare i complimenti a Gabriele che ha giocato una grande partita – ha spiegato Vasamì, che disputa il torneo grazie ad una wild card –. La serata era molto umida e perciò è stato un match dispendioso dal punto di vista fisico, ma sono felice del mio livello”. Applausi e supporto costante sono stati il filo conduttore di una serata caldissima in Umbria: “È stato molto bello ricevere il supporto della gente, mi fa davvero piacere ricevere un po’ di aiuto extra. Qui con tanti ragazzi giovani? Fa quasi strano vederci tutti qui già adesso, mentre fino a poco tempo fa ci giocavamo i tornei under 18. Trovo che sia bellissimo poter condividere il campo ed i risultati con loro”. Il tennista romano tornerà in campo domani non prima delle ore 18.00 contro Stefano Travaglia, con in palio un posto per i quarti di finale del Challenger 75.
Cecchinato parte forte – Vince e convince Marco Cecchinato al suo esordio sul Campo Centrale del Tennis Club Todi 1971. Il palermitano, numero 293 ATP, ha archiviato il primo turno contro Remy Bertola in 66 minuti di gioco, chiudendo la partita per 6-0 6-3. “Sono contento di aver cominciato bene proprio perché solitamente fatico un po’ di più nei primi turni – ha detto Cecchinato dopo il match –. Remy è un avversario ostico, anche lui gioca con il rovescio ad una mano e portarla a casa non è mai facile”. Dopo un digiuno di tre anni, l’ex numero 16 del mondo e semifinalista al Roland Garros è tornato ad alzare un titolo Challenger in quel di Milano: “Vincere un trofeo dà tanta fiducia, e io nelle ultime settimane mi sono sentito molto meglio. Penso sia un po’ quello che è successo a Stefano Travaglia, collega che stimo con il quale ho condiviso tantissimo. L’ultimo anno è mezzo è stato davvero complicato, ci ho messo un po’ a ritrovarmi e ora cerco la quadra giusta L’obiettivo a Todi? Cerco semplicemente di giocare tante partite e fare bene”. Cecchinato affronterà Alexey Vatutin al secondo turno, capace di superare a sua volta l’ottava testa di serie Frederico Ferreira Silva per 7-6(5) 6-2.
“Jimbo” Ferrari, a Todi per rinascere – Un potenziale tangibile sin dai suoi primi passi nel mondo del tennis, poi la pressione e la carenza di risultati. Gianmarco Ferrari sembra aver vissuto tre carriere nel mondo del tennis, sebbene la sua carta d’identità segni soltanto 24 anni. A Todi sono arrivate tre vittorie di fila a livello Challenger, le prime del 2025, ma è soprattutto l’ottima prestazione contro il giovane Lorenzo Carboni (sconfitto 6-3 3-6 6-1) a far ben sperare. “Ho giocato e vinto un’altra partita molto complicata – ha spiegato l’attuale n.549 ATP –. Lorenzo è molto bravo, ultimamente abbiamo giocato diverse volte l’uno contro l’altro. Ho cercato di mettergli pressione sin da subito, giocando secondo la mia strategia per quasi tutto il match”. Il tennista di Prato è ripartito dai tornei ITF per ritrovare ritmo dopo gli acciacchi fisici, tornando ad alzare un trofeo al 15.000 dollari di Bergamo: “Il mio 2024 si era fermato poco dopo il torneo di Todi dello scorso anno a causa di un edema alla schiena. Adesso mi alleno a Roma, per cui con il mio team abbiamo cercato di rimetterci a posto ripartendo dai tornei Futures. Ho bisogno di giocare più partite possibile, questo è l’obiettivo della mia stagione”. Nel frattempo, un po’ della pressione degli inizi della carriera è diminuita: “So che avere delle wild card per i tornei aggiunge un po’ di ansia, anche io ho vissuto un momento dove avevo grandi aspettative e la palla pesava di più. Ora mi sento maturato e penso di poter gestire le partite in maniera diversa”. Nella giornata di mercoledì Ferrari affronterà Facundo Juarez, giustiziere di Matej Dodig al primo turno (3-6 6-3 6-3) per un posto nei quarti di finale.