Alla scoperta del giovane tennista alessandrino che ha ottenuto un risultato di prestigio ai Campionati Europei under 16 by Lavoropiù di Parma, regalandosi un posto tra i migliori otto giocatori del continente
25 settembre 2025
I Campionati Europei under 16 by Lavoropiù di Parma hanno portato sotto le luci dei riflettori un giovane talento azzurro, Francesco Pansecchi. L’alessandrino di Cassine, classe 2009, ha raggiunto le fasi finali della manifestazione organizzata in Emilia-Romagna dalla Fitp in collaborazione con Tennis Europe grazie a una serie di prestazioni convincenti, vincendo quattro partite sulla scia delle tante già portate a casa nel corso della stagione in diverse tappe del circuito under 18. Attuale numero 946 del ranking Itf (è stato al massimo n.859 a inizio anno), Pansecchi ha disputato in stagione una semifinale nel J30 di Cuneo e due quarti di finale, nel J100 di Palermo e nel J60 di Oberpullendorf.
Tra gli under 16, invece, ha giocato soltanto un torneo nel 2025 prima degli Europei, uscendo di scena ai quarti di finale degli Internazionali Bnl d’Italia per mano del serbo Ceramilac. Da poco più di un anno allievo dell’Oltrepò Tennis Academy di Codevilla (provincia di Pavia), il 16enne azzurro si allena sotto la supervisione di Eugenio Castellano, presente in Emilia-Romagna al fianco di Antonio Rubino, capitano della selezione maschile.
In possesso di un diritto già parecchio incisivo, sia con la soluzione lungolinea che con quella incrociata, Pansecchi deve fare i conti con maggiori difficoltà sul lato del rovescio, tanto da optare il più delle volte per soluzioni in slice o per girarsi per andare alla ricerca dell’inside out. “Il rovescio è sempre stato un mio limite – ha dichiarato nel corso della settimana parmense –. Insieme al mio team sto lavorando giorno dopo giorno per colpire senza paura, come faccio col diritto, e diventare sempre più aggressivo dalla zona sinistra del campo. In certi periodi, però, sento molta più sicurezza nel giocare il rovescio in slice”.
Buono, nel complesso, il suo rendimento al servizio. Sulla terra battuta di Parma, in condizioni spesso complicate dai campi appesantiti dalla pioggia e contro avversari ben piazzati fisicamente come l’ungherese Mokan e lo svizzero Crivelli - incontrati tra secondo e terzo turno -, Pansecchi ha offerto prestazioni positive in battuta, pur non facendosi mancare alcuni passaggi a vuoto figli della giovane età.
A livello caratteriale, l’impressione è che il piemontese sia già un passo avanti rispetto a molti suoi connazionali, così come della maggior parte dei giocatori stranieri impegnati in questa edizione degli Europei. È più estroso, più spigliato, più capace di far sentire la propria presenza in campo. E riesce a godersi ciò che fa: pur focalizzato sull’obiettivo finale della prestazione, più che sul risultato, Pansecchi colpisce non soltanto per un’attitudine da lottatore non comune (che fa la differenza in positivo), ma anche e soprattutto per le capacità di riuscire quasi sempre ad emergere con il sorriso dalle situazioni di difficoltà.
Alla sua seconda esperienza in carriera agli Europei under 16 dopo quella del 2024, che si guadagnò grazie al titolo di campione italiano under 15, Pansecchi si è preso il merito di portare la bandiera italiana – l’unica – fino ai quarti di finale, in tutti i tabelloni. Un traguardo non di poco conto e che fa ben sperare in previsione futura, considerando che a firmare gli ultimi risultati rilevanti tra i ragazzi erano stati Federico Cinà (ora numero 211 Atp) e Pierluigi Basile (n.652 Atp), due dei nomi di punta per il tennis azzurro di domani.