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Campioni internazionali

Risveglio sudamericano sulla terra rossa di Parigi

Argentini, cileni, peruviani e brasiliani negli ottavi di finale del Roland Garros. Cinque rappresentanti "latam" nella seconda settimana del torneo, 4 nel tabellone maschile e 1 nel tabellone femminile.

di | 04 giugno 2023

Juan Pablo Varillas colpisce di diritto (foto Getty Images)

Nelle ultime stagioni i colleghi di ESPN Latam ci guardavano con un pizzico di invidia negli occhi; dopo l’addio di Del Potro, e con Schwarzman & Co. in crisi, i loro reportage dagli Slam si concludevano sempre troppo presto.  E' tempo di fare gli straordinari, invece, in questo Roland Garros 2023; il tennis latino-americano si è risvegliato e ha piazzato cinque rappresentanti nella seconda settimana del torneo, 4 nel tabellone maschile e 1 nel tabellone femminile.  

Se l’Argentina ha sempre avuto rappresentanti importanti in questo tipo di tornei, soprattutto sulla terra battuta, ha colpito la quantità di bandiere brasiliane, cilene e peruviane presenti sugli spalti del Roland Garros. C'è stata la favola di Juan Pablo Varillas, ad esempio;prima delle ‘maratone’ del suo Roland Garros 2023  il 27enne di Lima non aveva mai superato neanche un turno a livello Slam. Inoltre era dal lontano 1994 che il Peru non contava un suo rappresentante negli ottavi di finale del Roland Garros (Yzaga nel 1994): “E’ una bellissima cosa per il mio paese – ha raccontato in questi giorni – non è facile diventare un tennista professionista e il fatto che la mia storia possa ispirare qualche bambino e avvicinarlo al tennis mi renderebbe particolarmente fiero. E’ bello far vedere ai bambini che con l’impegno e la disciplina possono arrivare lontano”.  Diviso tra calcio e tennis fino al 15/16 anni, Varillas oggi ha anche sperimentato le emozioni del Philippe Chatrier contro una leggenda di questo sport come Djokovic. Una sconfitta che non cambia nulla del suo cammino parigino: “I miei genitori mi mandavano ai centri estivi - ha raccontato – ho provato tutti gli sport ma il calcio e il tennis erano i miei preferiti. Poi ho fatto una scelta… e nel tennis ero un po’ più bravo”.  

Francisco Cerundolo (foto Getty Images)

Tomas Martin Etcheverry colpisce di diritto (foto Getty Images)

Da quando hanno vissuto l’apoteosi sportiva della Coppa del Mondo di calcio, gli argentini hanno cambiato marcia anche nel tennis. Francisco Cerundolo e Tomas Martin Etcheverry hanno conquistato il primo ottavo di finale Slam della loro carriera. Cerundolo, che mai aveva passato un turno nei major, in Australia ha disputato il terzo turno e ora a Porte d’Auteuil addirittura il primo pass per gli ottavi di finale. Stesso percorso per il 23enne de La Plata Etcheverry che dopo il primo successo Slam dello scorso gennaio in Australia, sulla terra rossa parigina ha schiaffeggiato De Minaur prima e Borna Coric poi per il primo ottavo Slam in carriera.  

Nicolas Jarry esulta (foto Getty Images)

Più tortuoso il cammino, sia nel torneo sia nella carriera, del cileno Nicolas Jarry; promessa del tennis arrivato in un battibaleno al numero 40 del ranking prima che uno stop per doping - 11 mesi ‘scontati’ in piena pandemia – gli lasciasse delle profonde ripercussioni psicologiche. Il buio e la rinascita; il ragazzone di Santiago, quasi due metri e una propensione alla rete, è nel momento migliore della carriera.

In questa stagione ha già vinto 19 match su terra, i titoli di Santiago e Ginevra, e il primo ottavo Slam: “Sono molto felice del tennis che sto esprimendo – ha dichiarato in questi giorni alla stampa – finalmente dopo molti anni sono riuscito a raggiungere la seconda settimana. Ora credo di essere un giocatore forte mentalmente ed emotivamente. Ho lavorato molto con uno psicologo per provare a scoprire la mia forza e le mie debolezze. Credo sia la chiave del mio gioco in questo momento”.  

La grinta di Beatriz Haddad Maia (foto Getty Images)

E la bandiera brasiliana? Se Seyboth Wild è stato l’exploit del torneo (vittoria al primo turno su Medvedev), la costante del tennis verdeoro da un paio di stagioni si chiama Beatriz Haddad Maia. Dopo un 2022 di prime volte – con i titoli di Nottingham e Birmingham e la prima finale in un 1000 a Toronto – nel 2023 ha raggiunto quasi sempre le ultime giornate del torneo e si è anche tolta qualche soddisfazione in doppio (ha vinto Madrid al fianco della Azarenka).

Ora, al 12° main draw Slam della carriera, ha superato il tabù secondo turno e ha raggiunto la seconda settimana, prima brasiliana negli ottavi di finale dal 1979 (all’epoca il risultato storico lo raggiunse Patricia Medrado, ndr): “E’ una emozione speciale per me raggiungere questo risultato – ha dichiarato – mi sento onorata. Sono orgogliosa di poter scrivere un pezzo della storia del nostro paese in questo sport e sono felice di poterlo fare davanti a tanti tifosi brasiliani e a tante bandiere verdeoro”. 

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