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Campioni internazionali

Parigi: ecatombe di francesi, cadono subito 15 su 18!

Si salvano solo Gasquet, nel derby con Gaston, Monfils e il semi-sconosciuto Coaucaud. Per i padroni di casa è davvero un Roland Garros nero

di | 02 giugno 2021

Ugo Humbert (foto Getty Images)

Ugo Humbert (foto Getty Images)

Eran diciotto eran giovani e forti… Non parliamo dei Mille che hanno fatto la storia d’Italia, parliamo dei tanti giocatori francesi in tabellone al Roland Garros che hanno superato il primo turno appena in tre, e uno attraverso un derby. Sette non avevano diritto ad entrare in tabellone, hanno sfruttato una delle otto wild card a disposizione degli organizzatori, cioé della ricca e potente FFT, la federtennis francese. 

Uno, Arthur Cazaux, appena 18enne e 452 del mondo, ha strappato comunque un set al 126 della classifica, il polacco Kamil Majchrzak, pupillo dell’ex spalla di Mats Wilander in doppio, Joachim Nystrom. L’elegante Hugo Humbert (22 anni, numero 32 ATP), tanto apprezzato dal pubblico italiano alle Next Gen Finals di Milano per la sua scherma deliziosa, è stato subito vittima dell’ex grande speranza mondiale Ricardas Berankis o piuttosto di se stesso, della pressione, e quindi della maledizione-Roland Garros, visto che cede sempre al primo turno. Ha più attenuanti il coetaneo Corentin Moutet (n. 73) che ha incrociato il solido Djere. Ma anche lui non esplode mai secondo le aspettative e gli investimenti della Federazione.

Sono andati meglio i più giovani rispetto a quelli dell’età di mezzo. Il 24enne Benjamin Bonzi (n. 116 ATP) s’è arreso infatti in tre soli set all’abbordabile Facundo Bagnis; il 25enne Arthur Rinderknech (n. 118) ha lottato solo nel primo tie-break contro il veterano Cilic e poi è crollato di botto; il 27enne Mathias Bourge (n. 197) per tre set non ha mai impensierito il non trascendentale Koepfer; il 27enne Gregoire Barrere, 122 della classifica ha sognato fino al 4-2 iniziale contro Fabio Fognini e poi a tratti solo per le distrazioni del genio italico alla ricerca di forma e fiducia, ma la distanza con l’avversario era lapalissiana e irrecuperabile.

Il 36enne Jo Wilfried Tsonga, ormai 77 del mondo, dopo aver vinto quest’anno appena una partita in cinque tornei, sapeva di non essere competitivo e non ha tenuto il ritmo di piè veloce Nishioka, pur strappandogli un set e rischiando di trascinarlo al quinto per la gioia del pubblico di casa.

I 32enni Adrian Mannarino (n. 36) e Benoit Paire (n. 40), aiutati dalla classifica congelata per il Covid, non hanno mascherato i soliti limiti di tenuta: il primo s’è arreso al ben più concreto Bedene, il secondo contro il troppo più forte Ruud, tutti e due appagati di un set vinto.

Benoit Paire in lacrime (foto Getty Images)

Pierre-Hugues Herbert (foto Getty Images)

Non si poteva chiedere il miracolo al 34enne Jeremy Chardy (n. 60 ATP) contro uno dei favoriti del torneo, Tsitsipas: ha lottato nel primo tie-break, poi ha sciolto. Così come l’ex “Moschettiere”, il 36enne Gilles Simon sul viale del tramonto, anche lui favorito dalla classifica congelata all’improprio numero 69 del mondo, non poteva fare molto contro il solido Fucsovics, infatti ci ha perso in tre set, creandogli qualche problema solo nel terzo.

Il più bravo è stato un doppista, l’attaccante classico Pierre Hugues Herbert, 30 anni, 85 del mondo, che ha asfissiato la contraerea da fondo di Jannik Sinner arrivando fino al match point, anche se proprio non è riuscito a coronare l’impresa. Mentre la maglia nera spetta ancora al 27enne Lucas Pouille (n.87 ATP) che proprio non riesce ad uscire dalla sua lunga crisi e ha ceduto d’acchito al veterano Cuevas in tre set facili facili.  

A confronto coi quindici connazionali eliminati già al primo turno, s’è preso una bella soddisfazione Enzo Couacaud, detto “Papycouac”, ragazzo ricco nato alle Mauritius ma parigino d’adozione che, a 26 anni, da appena 177 della classifica, ha fatto capolino dai tornei Challenger per battere il bielorusso Gerasimov (n. 79).

A difendere l’onore di casa ci hanno pensato i grandi vecchi, il quasi 35enne Richard Gasquet che, col suo genio, ha sterilizzato le invenzioni del 20enne Hugo Gaston (141 del ranking), eroe l’anno scorso a Parigi coi cinque set vinti contro Wawrinka e i cinque persi nel quarto turno contro Thiem. 

La soddisfazione di Richard Gasquet (foto Getty Images)

Enzo Couacaud (foto Getty Images)

Poi il grande istrione, Gael Monfils, eroe della periferia di Parigi, ancora numero 1 di Francia al numero 15 ATP a dispetto dei 34 anni, ha caricato il pubblico dopo l’1-6 iniziale contro Ramos Vinolas, imponendosi in quattro set e proponendosi a un più che possibile secondo turno contro Ymer.

Mentre Gasquet incrocia l’anticipo rivale junior, il campione di 13 Roland Garros, Rafa Nadal, e il terzo francese sopravvissuto all’ecatombe di primo turno, Coaucaud, vede la strada sbarrata da Carreno Busta.

Tutta la gioia di Gael Monfils (foto Getty Images)


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