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Campioni internazionali

Jim Courier: carriera da campione, eredità da numero 1 - VIDEO

Jim Courier ricorda il momento in cui è salito per la prima volta in vetta al ranking. Il video ATP fa parte dei contenuti della serie "Uncovered", disponibile integralmente on demand sulla nostra piattaforma digitale SuperTenniX

di | 08 aprile 2022

Jim Courier nel 1993

Jim Courier nel 1993

"Devi essere estremo per essere eccezionale". Così parlava Jim Courier, uno dei sette giocatori nell'era Open a raggiungere in tutti e quattro gli Slam. Il cambio di passo della sua carriera è iniziato nel 1991, dopo la vittoria su Andre Agassi, suo compagno di stanza all'accademia di Nick Bollettieri, nella finale del Roland Garros. Quell'anno, Courier ha anche raggiunto la finale allo US Open, battuto da Stefan Edberg in quella che lo svedese ha definito la sua miglior prestazione in carriera, e alle Nitto ATP Finals, fermato solo da Pete Sampras. Nel gennaio del 1992, Courier ha trionfato all'Australian Open, sempre in finale su Stefan Edberg.

LA CARRIERA DI JIM COURIER: DAGLI SLAM AL MICROFONO, A RITMO DI ROCK

"E' successo tutto all'improvviso nel gennaio del 1992" ha detto Courier, in un video dell'ATP contenuto in una episodio della serie Uncovered, disponibile integralmente on demand sulla nostra piattaforma digitale SuperTenniX.

"La mia scalata al numero 1 non è il risultato di un inseguimento durato mesi, è stato tutto molto veloce - ha detto Courier -. Nel 1991 entrati in Top 10, vinsi il primo Slam. Non ero ancora vicino al numero 1 del ranking, ma vinsi gli Australian Open e cambiò tutto. Sapevo che vincendo a San Francisco, il primo torneo che giocai dopo l'Australia, avrei avuto l'occasione di diventare numero 1 del mondo".

A San Francisco si giocava il Pacific Coast Championships, storicamente organizzato a Berkeley dal 1900 al 1971. Dopo lo spostamento a San Francisco, su tappeto indoor, l'albo d'oro si era arricchito di grandi nomi: Jimmy Connors (1972), John McEnroe (1978, 1979, 1982, 1984, 1986), Ivan Lendl (1983), Stefan Edberg (1985).

Courier era sicuro che sarebbe diventato numero 1 arrivando in finale. "Prima di ogni partita a San Francisco accumulavo molto stress, perché sentivo che avevo una grande opportunità. Ma avrei anche potuto non riuscire a salire al numero 1, perché non potevo sapere quel che avrebbero fatto Stefan Edberg [allora numero 1 ATP] e Boris Becker" ha raccontato lo statunitense.

Big Jim: dagli Slam alla tivù, passando per la Davis

Courier batte al primo turno il numero 94 del mondo Mark Woodforde, che componeva con Todd Woodbridge la storica coppia di doppio nota come i "Woodies", 7-6 5-7 7-5. Nei quarti, cede un set anche a Wally Masur, numero 57 del mondo, 4-6 6-4 6-3. 

Tra lui e il suo obiettivo c'è solo Derrick Rostagno, allora numero 17 ATP. Di nuovo, Courier deve rimontare, ma chiude con uno schema da superficie veloce: prima potente e volée di rovescio vincente. " Quando sono riuscito a superare Edberg e Becker, ho sentito un grande sollievo, una gioia enorme" ha detto Courier, sconfitto in finale da Michael Chang.

Jim Courier

Il suo primo giorno da numero 1 rimane davvero unico. "Avremmo dovuto volare sul Concorde ma la ruota davanti non girava e il volo è stato cancellato - ha ricordato -. Così ho passato la mia prima giornata completa da numero 1 del mondo in aeroporto, ordinando pizza nella lounge dell'aeroporto con la mia fidanzata, il mio agente e una serie di sconosciuti".

Courier, entrato nella Hall of Fame nel 2005, resterà 58 settimane complessive al numero 1 del mondo. Solo 11 giocatori hanno occupato la vetta del ranking più a lungo da quando esiste la classifica computerizzata.

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