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Zverev aumenta i dubbi di Medvedev

Alexander Zverev centra la settima vittoria in 16 confronti diretti contro Medvedev, la prima del 2023. E interrompe una serie di 9 sconfitte di fila contro Top 10

di | 17 agosto 2023

Dopo tre sconfitte di fila, Alexander Zverev riesce a fermare Daniil Medvedev per la prima volta nel 2023. A Cincinnati il tedesco ottiene il settimo successo in sedici confronti diretti contro il numero 3 del mondo, che ha vinto più partite di tutti nei Masters 1000 quest'anno (23). Campione nel 2021 nella sua ultima precedente partecipazione al Western & Southern Open, Zverev ha chiuso 64 57 64 dopo due ore e 34 minuti e interrotto così una serie di nove sconfitte di fila contro un Top 10. Nei quarti incontrerà Adrian Mannarino (32), che ha eliminato Mackenzie McDonald (43) costretto al ritiro quando era sotto 64 30. Il francese festeggia così il secondo quarto di finale in carriera in un Masters 1000 dopo Montreal 2017.

"Oggi ho giocato in condizioni difficili contro un avversario molto tosto - ha detto Zverev -. Non ti dà niente, devi vincerti la partita da solo ed è quello che ho fatto oggi. Ho cercato di acere pazienza, di sfruttare le mie occasioni e sapevo che non sarebbero state tante perché entrambi serviamo bene. Contro di lui avevo perso tre partite tirate, sono contento di averne finalmente vinta una".

La vittoria di Zverev su Medvedev

Medvedev cancella le prime tre palle break. Il numero 3 del mondo reagisce ai colpi più pesanti ma più centrali del tedesco, la assorbe, rallenta e si apre il campo. Quando non sfonda con i colpi di inizio gioco, Zverev rischia e sbaglia di più. Non stupisce che il tedesco cerchi la rete molto più dell'avversario, che comunque vince un punto in più negli scambi brevi conclusi in meno di cinque colpi.

C'è vento, entrambi scambiano più sulle diagonali che in lungolinea. Zverev è molto più efficace con la seconda di servizio nel primo set. Medvedev, invece, regala il primo break alla quinta occasione con il quarto doppio fallo della partita. Il tedesco fa di più e meglio: meritatamente il primo set è suo.

Zverev è perfetto per un set e mezzo, poi però quando si va in lotta nel secondo parziale lo scenario cambia. Il tedesco recupera un break di svantaggio (da 2-4 a 3-4) ma game dopo game si fa chiara la sensazione che Medvedev abbia modi, tempi, strumenti per cambiare la partita. E nell'ultimo game perde il servizio a zero: attacca male di diritto, affossa una volée di rovescio, tira largo un rovescio lungolinea. Nel parziale vince sei punti in meno negli scambi brevi, e contano.

Come conta il parziale di 11 punti consecutivi del numero 3 del mondo dal 5-5 nel secondo set all'1-0 nel terzo. Conta, ma non basta. Perché non appena Zverev prende un vantaggio competitivo, anche piccolo, allora il suo tennis si gonfia, cresce di livello. Nel terzo set la partita esprime il suo meglio, e da fondo Zverev negli ultimi game fa davvero la differenza, particolarmente con il rovescio. Le accelerazioni mettono Medvedev sempre più sulla difensiva e stavolta le transizioni non sono così efficaci da consentirgli di ribaltare il tavolo.


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