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United Cup, Svizzera: "Occasione speciale, per il presente e per il futuro"

Gli elvetici, inseriti nel girone con Italia e Francia, non partono da favoriti. Ritrovano però Belinda Bencic: "Il livello c'è, la condizione andrà migliorando"

27 dicembre 2024

Belinda Bencic (Getty)

Belinda Bencic (Getty)

"Non capitano spesso occasioni come questa per stare insieme e ne siamo ben contenti", dice Sandra Naef, capitana della Svizzera in questa edizione della United Cup in cui gli elvetici rischiano di recitare il ruolo da Cenerentola, schiacciati dal pronostico dalle più quotate Italia e Francia, loro avversarie nel girone. Ma a infondere ottimismo alla Svizzera c'è Belinda Bencic, tornata in campo dopo aver partorito la sua primogenita e curiosa adesso di riscoprire sensazioni e valutare una condizione che andrà poi rifinendosi nei prossimi mesi: "Sono emozionata ad essere tornata, sembra ieri e invece... - bisbiglia la e n.4 del mondo di fronte ai microfoni - Non vedo l'ora di giocare e non mi aspettavo un rientro così veloce, l'anno scorso ho giocato qualche torneo di categoria inferiore per riprendere un po' di ritmo, non dico di essere al meglio come condizione ma sono sulla strada giusta e spero che giocando sempre più partite possa ritrovarla quanto prima".

"Faccio progressi ogni giorno e questo mi motiva molto. Sento di avere ancora del buon tennis, ed è come andare in bicicletta: non è che si disimpara ad andarci - ha ancora raccontato l'oro olimpico in singolare del 2020 - Sul piano fisico però sento di poter migliorare ancora molto, soprattutto nei movimenti e sui tempi di reazione. Potrei dire di essere al 75-80% della condizione ma non si tratta di percentuali quanto più di sensazioni e io sento di poter ancora competere e battere molte giocatrici. Ora si tratta solo di giocare molte partite e di rivivere alcune situazioni di gioco così da ritrovare esperienza e condizione".

Due cose però ha portato in dote la maternità alla ventisettenne del Cantone San Gallo: "Una cosa che Bella ci ha insegnato in questi otto mesi è che è inutile programmare e molto più importante è sapersi adattare. Restare spontanei e pensare a come risolvere i problemi una volta che si presentano. Ne ho parlato con alcune mamme sul circuito, da amiche, e mi hanno dato tanti utili consigli. Mi è stato d'ispirazione vedere tante mamme tornare in attività, di nuovo in forma e al loro livello. E' un qualcosa che ha incentivato la nostra scelta di avere un bambino nel bel mezzo della mia carriera perché sapevo che sarebbe stato possibile tornare a giocare allo stesso livello se non addirittura meglio".

Ma più che all'approccio ai problemi, Bencic oggi ricopre un ruolo che lei stessa non pensava di poter rivestire e che una volta compreso l'ha fatta tornare indietro agli anni della sua formazione tennistica, quando a guidare e ispirare le future generazioni erano altri protagonisti: "Ci ho pensato un attimo quando Conny ha detto come io abbia ispirato tanti giocatori in Svizzera. E' stato come un pizzicotto, rendersi conto di qualcosa di cui non ero consapevole e che mi ha fatto ripensare a quando ero una ragazzina che si allenava guardando a gente come Martina (Hingis), Roger (Federer) o Stan (Wawrinka). E' incredibile pensare di essere oggi in una posizione abbastanza simile in cui i più giovani mi osservano, e non c'è dubbio che oggi io sia consapevole di questa cosa, e che farò di tutto per essere un modello in grado di ispirare le prossime generazioni".

Se sul versante femminile le attenzioni sono concentrate su Bencic, su quello maschile i fari sono invece puntati su Dominic Stricker, anch'egli alle prese con un rientro rivelatosi più complicato del previsto dopo il lungo stop cui l'ha costretto un infortunio alla schiena: "Sarà un'ottima occasione per giocare un po' di partite. E' un piacere avere Belinda in squadra, ma non solo lei", ha tagliato corto il ventiduenne, impaziente di ritrovare la forma migliore. Accanto a lui ci saranno Jakub Paul e Remy Bertola, promettenti doppisti di ben poca esperienza (dieci partite in due sul circuito Atp in carriera). "Il mio ruolo sarà sostenere questa squadra in ogni maniera possibile - ha dichiarato Paul - Per il doppio abbiamo un paio di buone opzioni e la scelta su chi andrà in campo la faremo all'interno del team. Ma a prescindere da chi scenderà in campo io sarò comunque lì a dar sostegno ai miei compagni. Per me poi è la prima volta e dal punto di vista del mio ranking in doppio sarà anche un'occasione per vedere all'opera alcuni colleghi: come giocano, come si allenano, avrò modo di imparare qualcosa".

"Quando Domi mi ha chiamato dicendomi se volessi far parte di questa squadra per la United Cup mi sono detto 'perché no?' - gli fatto eco pochi istanti dopo Bertola - Per me è una grande occasione visto il mio ranking. Sono qui con i miei compagni e farò tesoro di molte cose importanti che spero di poter portare con me per tutto il 2025".

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