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L'italiano, vincitore dell'edizione 2013 del torneo, è caduto in tre set al termine di un match bello e dall'esito incerto fino alla sue ultime battute
di Ronald Giammò | 10 giugno 2025
Fabio Fognini (Getty)
Si chiude al primo turno il “Boss Open” (ATP 250 - 734.915 euro di montepremi) di Fabio Fognini sull'erba di Stoccarda. L'italiano, omaggiato di una wild card e che qui si aggiudicò un titolo nel 2013 giocando poi una semifinale nel 2014, ha perso in tre set contro il francese Corentin Moutet, al suo sedicesimo match in carriera sull'erba, col punteggio di 64 67(3) 63.
Al primo torneo sull'erba l'apprendistato dura un set per entrambi. Il tempo per necessario per riprender confidenza con postura e colpi, appoggi e costruzione del punto. Puntuali, acquisite le prime informazioni, cominciano a fioccare le palle break. Le due fronteggiate da Moutet sfilano innocue, mentre l'unica affrontata da Fogni si rivelerà fatale ai fini del set eppure insufficiente per escluderlo anzitempo dal match.
In avvio di secondo parziale infatti è l'italiano a portarsi in vantaggio 3-0 e a issarsi ancora sul 4-1: i vincenti cominciano ora ad affacciarsi con più regolarità, ma a metà set, proprio nell'unico game in cui il servizio del ligure perde un minimo di efficacia, Moutet è bravo a riprendersi quanto gli era stato sottratto e a resistere poi all'assalto rabbioso del ligure desideroso di ristabilire la sua autorità nel parziale. Questione di tempo. Perché nel tie-break Fognini è impeccabile, non sbaglia un colpo chiudendo anzitempo gli scambi e impedendo al francese di arrotare i suoi colpi, eredità di una stagione sul rosso per lui soddisfacente ma innocui una volta declinati sul tappeto verde di Stoccarda.
Le emozioni più grandi arrivano alla fine. Svestiti ormai i panni tattici, i due si sono sfidati a viso aperto in un testa a testa di virtuosismi e colpi a effetto, quasi volendo dimostrare all'altro di possedere i suoi stessi colpi e all'occorrenza di saperli effettuare meglio. Fognini dal fondo continua a dimostrarsi implacabile, così come eleganti sono le sue discese a rete. Moutet ha dalla sua l'imprevedibilità delle prime volte e l'intelligenza di non demordere, di voler continuare ad imparare giocando. E così è bastato un gratuito, un solo gratuito per far pendere definitivamente l'inerzia del match dalla sua e conquistare il pass per il secondo turno. A Fognini restano gli applausi del pubblico tedesco, competente e di buona memoria. Non sarà l'ultimo a tributare al ligure il rispetto e gli onori per quanto fatto qui e nel corso della sua carriera.