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Shanghai, inossidabile Djokovic: è in semifinale

Il serbo vince in due set il suo quarto contro Bergs e stacca il pass per la sua decima semifinale a Shanghai: "Oggi era importante sopravvivere in campo"

di | 09 ottobre 2025

Novak Djokovic (Getty)

Novak Djokovic (Getty)

Il futuro sarà pure incerto ma il presente per Novak Djokovic ha un orizzonte più lungo grazie al successo ottenuto ai quarti di finale del Masters1000 di Shanghai contro il belga Zizou Bergs, battuto in due set col punteggio di 63 75 al termine di una partita che visto lo stesso serbo andare a servire per ben due volte per il match. Djokovic giocherà quindi la sua settima semifinale a Shanghai, un torneo da lui già vinto quattro volte in carriera, e grazie alla vittoria sale in terza posizione nella Race per Torino scavalcando Alexander Zverev. Ancora incerto circa la sua presenza alle Nitto ATP Finals, per il serbo che affronterà ora il monegasco Vacherot si  avvicina la possibilità di aggiornare il record da lui detenuto di 40 titoli nei Masters1000.

La vittoria è stata costruita da Djokovic con pazienza e costanza, e con un tennis tanto accorto quanto redditizio. Buona parte del merito va però anche ascritta a Bergs, capace di mettere a segno più del doppio dei vincenti siglati dal suo rivale (25-11) ma fin troppo impreciso nel conto dei gratuiti, ben 40, a fronte dei soli 16 commessi dall'ex n.1 del mondo. 

"Sopravvivere in campo era la cosa più importante, Zizou è un bravo ragazzo: era la prima volta che lo affrontava, è dotato di un gioco molto potente e ho provato a fargli giocare un palla in più nella speranza che sbagliasse, e così è stato - ha dichiarato Djokovic a fine match - Avrei dovuto chiuderla sul 5-4 ma lì ho giocato un game troppo passivo. Giochiamo in condizioni davvero estreme, l'obiettivo è quello di sopravvivere in campo e far fronte a questa sfida".

Una missione che Djokovic più volte nel corso del torneo è riuscito a portare a termine e che oggi gli è valsa la sua semifinale n.80 in carriera in un Masters1000. Ottenuta anche in virtù di statistiche che confermano una volta di più la capacità unica da parte sua di alzare il livello del suo gioco e mantenerne gli standard proprio quando tutto lascerebbe intuire un imminente crollo: oltre il 70% di prime messe in campo con l'80% di punti estratti rappresentano il miglior biglietto da visita per chi, come lui, era intenzionato a ricavare il massimo del risultato profondendo il minor sforzo possibile.

"Potrebbe sembrare facile per voi ma vi assicuro che non è così: nessuna vittoria è semplice a questi livelli. Sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti di Bergs che sta giocando un tennis stupendo, ma quella di oggi è stata una vittoria sudata in due set - ha esordito in conferenza stampa il serbo - La gamba sta bene. Ormai in ogni match che gioco avverto sempre qualche fastidio oltre ad altri acciacchi che sto gestendo giorno dopo giorno. Speriamo che le cose migliorino per la fine del torneo, adesso avrò un giorno di riposo ed è una buona notizia".

"Non è una novità che mi piace giocare in Cina: il sostegno che ricevo dal pubblico mi aiuta molto, mi mette davvero il vento nelle vele - ha poi proseguito Djokovic parlando del suo rapport con la Cina e con il torneo di Shanghai dove in 11 partecipazioni è riuscito per ben 10 volte a spingersi fino alle semifinali - Quando sono in campo e non mi sento al meglio ci pensano loro a tirarmi su, che è quello che è successo praticamente in ogni match giocato qui".

Infine le ultime considerazioni Djokovic le ha riservate a Valentin Vacherot, suo prossimo rivale e vincitore del quarto contro Holger Rune: "Lo conosco da un paio d'anni, prima di questo torneo non era neanche tra i primi 200 del mondo. Sono felice per lui e per il suo team. Benjamin Balleret lo conosco da molti anni, viviamo entrambi a Monte-Carlo e ci alleniamo al Country Club. E' migliorato tanto, ma tutti sapevamo che aveva un gran potenziale: alto, forte, con un gran servizio, un gioco a tutto campo. Ha un gioco simile a quello di Rinderknech, il servizio in particolare me lo ricorda molto. Ma è stato bello vedere come si siano sostenuti l'un l'altro per tutto il match, oggi Arthur è rimasto qui fino alla fine. E' stato un successo storico e non vedo l'ora di affrontarlo".

 

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