L'italiano supera in due set il giapponese Sakamoto e al secondo turno affronterà lo spagnolo Davidovich Fokina
di Ronald Giammò | 02 ottobre 2025
Quando la sfortuna non viene a fargli visita nel sorteggio de tabelloni - vedi Grand Slam - i match di primo turno raramente hanno creato grattacapi a Matteo Arnaldi in questo 2025. I problemi per il sanremese sono sempre arrivati più in là, e oltre a costargli sconfitte inattese hanno avuto ripercussioni su di un ranking che negli ultimi due anni ha oscillato tra i primi 30 e i primi 40 del mondo e che ora lo colloca al n.73 della classifica.
Il match d'esordio nel Masters1000 di Shanghai contro il qualificato Sakamoto (n.190) non ha fatto eccezione e si è concluso con la vittoria n.20 in stagione per l'allievo di Colangelo vittorioso in due set col punteggio di 76(3) 64 e qualificatosi così per un secondo turno dove l'attende lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina. E però, eredità di queste due stagioni di assestamento funestate lì e là da qualche contrattempo fisico, è oggi un tennis, quello dell'italiano che a picchi notevoli di rendimento alterna dei cali che, in presenza di un rivale diverso dal nipponico, avrebbero rischiato di comprometterne il passaggio del turno ripiombandolo nel dubbio e rinviandone lo scioglimento al prossimo torneo.

Matteo Arnaldi: gli step che lo hanno portato nei top 50
Avanti 4-1 e 5-2 nel primo set, Arnaldi è stato costretto a un tie-break, poi condotto con autorità, per intestarsi il primo parziale per poi consolidare il suo vantaggio nel corso di un secondo set in cui è stato invece Sakamoto ad accusare degli acciacchi fisici limitandone così la pericolosità. Avanti dunque, conservando impressioni e numeri collezionati nella prima ora di gioco: il 90% di punti estratti dalla prima, i 12 vincenti parzialmente bilanciati da 9 gratuiti e ben 7 occasioni da break costruite. E provando ora a dar loro continuità contro un rivale, Davidovich Fokina, di ben altra consistenza rispetto al n.190 e contro cui il sanremese è in vantaggio 2-1 negli scontri diretti (1-1 nel 2025, entrambi sul cemento). Margini per migliorarsi ce ne sono. Ad Arnaldi il compito ora di esplorarli.