L’ultimo Masters 1000, schiacciato dal calendario e senza i big, ripropone protagonisti che sembravano dissolti o quasi, rilanciandoli a livello più alto
di Vincenzo Martucci | 02 novembre 2024
Guardi le immagini alla tv, assisti a partite equilibrate ed esaltanti, ri-applaudi facce note, ma la parola che torna di più in testa è redivivi, all’ultimo Masters 1000 della stagione che ha sempre grandi premi e una gran bella etichetta, ma sembra sempre più un torneo fantasma, in tema col parallelo Halloween, schiacciato com’è, dopo una dura serie di battaglie, prima dello sprint ATP Finals-coppa Davis.
Così, per la disdetta dei francesi e della loro grandeur - riaccesa finalmente da qualche fiammata dei giocatori di casa -, l’edizione 2024, l’ultima al Palasport di Parigi Bercy prima di trasferirsi, dopo 38 anni, alla Defence, sembra un film di zombie per quanto ripropone protagonisti che risultavano scomparsi ai radar di vertice. Da Holger Rune che rispunta direttamente dal titolo del 2022 dopo due stagioni di buio a Karen Khachanov, che ha ritrovato il livello soltanto da tre settimane, a Ugo Humbert, il cui talento offensivo mancino s’era misteriosamente sedato, a Sascha Zverev, aggiungiamoci anche lui, che non arrivava alle semifinali da agosto a Cincinnati.
Dopo l’abbuffata di petrodollari di Riad, che gli ha spezzato l’appetito, i big si sono presi una vacanza, malati o quasi, come sono del resto tutti i gladiatori dopo 10 mesi di attività in uno sport professionistico che dà ma richiede anche tanto. Jannik Sinner s'è arreso prima del via a un virus intestinale che gli ha concesso di riprendere al meglio gli allenamenti dopo tre giorni nel clima tiepido e confortante di Montecarlo.
Carlos Alcaraz ha verificato che la superficie di Bercy, da sempre velocissima, è davvero troppo per lui, bisognoso di aperture più ampie per piazzare le spallate da fondo e, nervosissimo, stizzito, anche col pubblico giovanissimo ed effervescente (eufemismo), ma non poteva gridarlo per via della cambiale-Roland Garros di maggio. Così s’è inchinato a monsieur Humbert. Daniil Medvedev, con la spalla malconcia, ha salutato già a primo ostacolo contro le mazzate di Popyrin (altro desaparecido).
Finding his best when it matters most ????@HumbertUgo's epic last 2 games to defeat Alcaraz...#RolexParisMasters pic.twitter.com/EsRvMkqTer
— Tennis TV (@TennisTV) October 31, 2024