Jannik impone la sua legge, di testa, anche al numero 1 Alcaraz. Rispunta Aliassime con una nuova personalità e Musetti scopre di poter andare oltre la fatica. Bravi Bolelli e Vavassori. Che cadute Fritz, Shelton, Zverev e soprattutto Djokovic…
di Vincenzo Martucci | 17 novembre 2025
SINNER 10
Si conferma il re di Torino e dell’indoor, convincendo con tutti i suoi progressi. Fra le variazioni spicca anche la passione. Ma soprattutto rimane imbattibile anche per Alcaraz nel cocktail pazienza-umiltà-concentrazione
ALCARAZ 9
Torna numero 1 dimostrandosi finalmente forte anche di testa e continuità peraltro sulla superficie per lui più insidiosa e meno ricca di soddisfazioni. Nell’alternanza al vertice del duopolio con Sinner cede di mezza incollatura
AUGER-ALIASSIME 8
Tre anni dopo il canadese si ritrova col suo oliassimo servizio-dritto e non solo. E rilancia la sfida ai quartieri altissimi ripartendo dalla superficie veloce indoor ideale per il suo gioco. Ma soprattutto da un guizzo di personalità

MUSETTI 7
Stanco per la maratona che lo porta ad acciuffare in extremis un posto alle Finals, gli manca lo sprint per esaltare compiutamente il suo braccio d’oro ma scopre di saper andare oltre la fatica. Così esce più forte da Torino
BOLELLI E VAVASSORI 6
Missione compiuta: dopo un periodo opaco di risultati si ritrovano come coppia di amici e specialisti. E, raggiungendo le semifinali, scrivono un’altra pagina di storia del Rinascimento azzurro. Fermandosi solo contro i futuri campioni

DEMINAUR 5
Dà il massimo di quello che ha contro avversari tutti, sulla carta, più forti di tecnica e di fisico. Il crollo contro Musetti è inquietante, come la delusione di un grandissimo e orgogliosissimo atleta. Ma poi reagisce contro Fritz e anche contro Sinner
BUBLIK 4
Recupera fino al numero 11 del mondo. Ma, ogni volta che s’allena a Torino come riserva e tiene botta alla pari coi magnifici 8, tutti pensano: perché non è titolare fra i magnifici 8? Già, perché mai? Sciagurato pazzerello!
SHELTON 3
Nei momenti topici, contro i più forti, torna quello di sempre: un ragazzone effervescente che sbaglia troppo. E minimizza la sconvolgente potenza e i micidiali effetti del servizio, come anche l’eccitante servizio-volée da mohicano di un’arte perduta, e i progressi. Che pure ci sono.
ZVEREV 2
Fra Sinner e Auger-Aliassime ci è costruito ben 11 palle-break ma non ne ha concretizzata alcuna. Il fantasma del palcoscenico sta diventando anche antipatico nelle dichiarazioni, arrabbiato col tempo e le occasioni che fuggono via
FRITZ 1
Come quei giocatori di basket che nel riscaldamento sembrano fenomeni e bucano sempre la retina facendo immaginare chissà che per la partita. Invece poi quando la cosa diventa seria e ufficiale diventano solo N.E.: non entrati
DJOKOVIC 0
Quante perfidie contro Sinner che pure è il suo erede più vicino e anche più affezionato! Magari sta studiando da capo-popolo per quando potrà rientrare dall’esilio ad Atene. Intanto crea tante aspettative per il prossimo rematch con Jannik …