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Ospite del podcast condotto da Andy Roddick, lo spagnolo ha rivissuto a cuore aperto i suoi ultimi due anni di carriera, dall'ultimo trionfo al Roland Garros fino all'intervento all'ileopsoas da cui è iniziato il suo travaglio. E sulla rivalità con Federer e Djokovic: "Con Roger era una partita a scacchi, con Nole una gara di resistenza"
13 marzo 2025
Ospite due giorni fa del podcast di Andy Roddick, Rafa Nadal in oltre un'ora di chiacchierata è tornato a parlare dei suoi ultimi due anni di carriera: dai suoi ultimi due trionfi in un Grand Slam all'infortunio agli addominali patito a Wimbledon, dall'operazione all'ileopsoas al momento in cui l'opzione del ritiro si è infine depositata sul suo cuore, raccontando della sua rivalità quasi ventennale con Roger Federer e Novak Djokovic fino all'omaggio lui tributato durante gli ultimi Giochi olimpici di Parigi, quando è stato scelto come uno degli ultimi tedofori.
Di recente immortalato alle prese con una partita di padel, il maiorchino ha esordito parlando del tempo e di come quest'ultimo abbia ora assunto un valore diverso all'interno delle sue giornate: "La vita lontano dal circuito è completamente diversa: quando sei in giro per i tornei vai sempre di fretta, anche nei rari giorni liberi. Ora invece il tempo assume un valore differente, mi sto abituando a questa nuova dimensione, mi sento più in sintonia con quello che faccio. Come in tutti i cambiamenti però serve tempo. Ogni giorno è un’opportunità per scoprire aspetti della mia vita che prima non avevo il tempo di approfondire”.
Even after five hours of tennis, Nadal knows how to stay cool ?? #bondisands · @bondisands pic.twitter.com/Plrhhc3gNE
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 31, 2022
Il lungo calvario di Nadal comincia nel 2022, anno che si era aperto con la vittoria in Australia bissata poi dal successo al Roland Garros: "Poi è arrivato l’infortunio agli addominali a Wimbledon, proprio prima della semifinale, e quello stesso problema ha condizionato anche la mia partecipazione agli US Open”. Eliminato nella fase a gironi delle Nitto ATP Finals, Nadal è già proiettato sulla sua prossima stagione - “Ok, prepariamo il 2023 nel migliore dei modi" - ma eccolo in Australia incappare in un altro infortunio, quello che secondo lui ha innescato il processo legato al suo ritiro: "Contro Mackenzie McDonald mi sono lesionato l’ileopsoas sinistro. Da lì è iniziato tutto. Era un problema da cui si può guarire e così ho deciso di fermarmi qualche settimana prima di tornare ad allenarmi duramente. Il dolore però non passava e dopo aver consultato diversi medici ho capito che operarmi era l’unica possibilità per tornare a giocare”.
Mission accomplished for @mackiemacster ????
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 18, 2023
The impressive American has beaten Nadal 6-4 6-4 7-5. @wwos • @espn • @eurosport • @wowowtennis • #AusOpen • #AO2023 pic.twitter.com/fkaTpk11te
Consapevole dei rischi cui sarebbe andato incontro - delicatezza dell'intervento, risposta del fisico, tempi di riabilitazione - Nadal decide di operarsi, e "l'operazione è andata più o meno bene, è stato però necessario rimuovere una parte importante dell'ileopsoas per via di un vecchio infortunio e da lì sono iniziati 5-6 mesi di duro lavoro per rientrare".
Mesi difficili, li ricorda oggi Rafa, in cui "sentivo di essere ancora competitivo senza però riuscire mai a raggiungere il livello desiderato". Il problema, ha ancora spiegato il vincitore di 14 Roland Garros, "non era tanto il tennis, sentivo di colpire ancora bene la palla, solo che fisicamente mi sentivo limitato, non ero in grado di muovermi come volevo, come ero abituato a fare".
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— Wimbledon (@Wimbledon) July 6, 2022
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1. (especially in former times) a brave or experienced soldier or fighter.
2. Rafael Nadal#Wimbledon | #CentreCourt100 pic.twitter.com/m6jL34xXQe