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Musetti-Sinner, alle prequali 2019 l'Italia del tennis vide il suo futuro

Riviviamo il primo scontro tra Lorenzo Musetti e Jannik Sinner nelle semifinali delle prequalificazioni per gli Internazionali BNL d'Italia 2019. Uno scontro per molti versi profetico

di | 03 settembre 2025

Tutti i lunghi viaggi iniziano con un primo passo. Lorenzo Musetti e Jannik Sinner, protagonisti del primo quarto di finale Slam tutto italiano in singolare maschile, uno di quei primi passi verso la vetta l'hanno compiuto nella tarda mattinata di mercoledì 8 maggio 2019 al Foro Italico. Quel giorno, nella semifinale delle prequalificazioni per gli Internazionali BNL d'Italia, gli appassionati italiani hanno visto per la prima volta il futuro del nostro tennis.

Non si erano mai incrociati prima, Musetti e Sinner, che già allora mostravano i segni chiari della loro identità tennistica: eclettico e neoclassico il carrarino, essenziale e funzionale l'altoatesino.

In quell'anticipo di estate del 2019 li avevamo raccontati così.

MUSETTI

Il tennis di Musetti, il campione dell'Australian Open junior, conteneva passato, presente e futuro.

"Rovesci in chop, palle corte, pallonetti, angoli stretti: il suo è un gioco che non avrebbe sfigurato quarant'anni fa. Controlla lo scambio, rallenta e smorza, ma quando si libera in spinta la palla viaggia veloce, pulita (...). Nel suo match d'esordio alle Prequalificazioni [il coach Siimone Tartarini] gli ripeteva di giocare lineare. Quasi un contrappasso per chi sa di poter interpretare un tennis complesso e di farlo sembrare facile.

Proprio per questo un tennis come il suo può beneficiare di quell'invito alla semplicità. Perché i colpi gli riescono naturali, e altrettanto naturalmente ragiona in campo con l'anticipo dello scacchista: gioca due mosse avanti. E il rischio di over-thinking, di inseguire soluzioni ardite confidando in una evidente completezza e in una coordinazione fulminea, è sempre dietro l'angolo. Lo show gli piace. Non si specchia ma si diverte.

Musetti-Sinner, alle prequali 2019 l'Italia del tennis vide il suo futuro

SINNER

Sinner, fresco di prima vittoria ATP in carriera a Budapest, era chiaramente il suo opposto.

"Alto e smilzo, sotto l'inconfondibile chioma di ricci rossi c'è un ragazzo che ha imparato a vincere da subito anche se in un diverso contesto. (...)  Il suo tennis è meno immaginativo ma più secco, lineare. Guarda dritto all'obiettivo, fa quello che serve per vincere. E se possibile cerca di arrivarci con il minor numero di curve.

Ha lavorato molto per cambiare la meccanica del servizio. Serve con i piedi uniti, così guadagna in velocità massima anche se perde qualcosa in percentuale (...) . Dal lato del rovescio bimane la palla esce con poca rotazione ma rapida e profonda. Cambia con naturalezza in lungolinea (...), cerca con insistenza di comandare lo scambio col primo colpo dopo il servizio o la risposta. Il dritto, leggermente più discontinuo, raggiunge punte di velocità che possono lasciar fermi anche avversari più quotati".

Musetti-Sinner, alle prequali 2019 l'Italia del tennis vide il suo futuro

I tifosi italiani iniziavano a dividersi in due schieramenti, i musettiani e i sinneriani, ma tutti condividevano una soddisfazione mista a incredulità. perché due diciassettenni così che esplodono insieme era da tanto che non si vedevano in Italia. "I tifosi li hanno aspettati per generazioni. A doverli immaginare, forse li avrebbero pensati, desiderati così, l'uno il completamento dell'altro". 

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COME ANDO' QUELLA PARTITA

In campo, abbiamo visto il futuro del tennis italiano. Per la cronaca ha vinto Sinner 6-7 7-6 6-3 in due ore e 39 minuti. Ha realizzato sei vincenti in meno, 22 a 28, ha commesso otto gratuiti in più, 26 a 18, ma si è rivelato più pronto alla distanza. "All'inizio c'era tanta tensione da tutte e due le parti ma alla fine è stato un bel match" ha detto ai microfoni di Supertennis Sinner, in quel momento il più giovane in Top 300 nel ranking ATP a caldo. 

Nel primo set Musetti ha servito bene, soprattutto a uscire, ha salvato un set point e giocato un tennis più continuo. Sinner, invece, non sfrutta un iniziale minibreak nel tiebreak e paga qualche errore di troppo. Nei momenti chiave del set, nessuno dei due si è accontentato di giocare per non perdere, hanno preso chiaramente la loro strada pur sbagliando qualche esecuzione. Nel secondo il carrarese ha un po' abbassato il ritmo, è arrivato comunque a un punto dalla vittoria ma il secondo tiebreak ha premiato un Sinner propositivo per quanto leggermente condizionato negli spostamenti dalla vescica sotto il piede destro.  

Musetti, che libera la voglia di giocare un tennis complesso, nel terzo fatica di più a tenere il ritmo dell'avversario e si arrende al quarto match point. L'abbraccio suggella una bella vittoria, una prima volta che non si dimentica.

08.05.2019


Cinque anni fa andava in scena la semifinale delle pre-qualificazioni degli #IBI19, Jannik Sinner vs. Lorenzo Musetti.

???: @Alenize82 pic.twitter.com/x31tcGNduV

— Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) May 9, 2024

COSA ACCADDE DOPO

"La partita sarebbe potuta andare in tutti modi, avrei potuto vincere io in due set, avrebbe potuto battermi lui in due. Nel terzo ho provato a spingere un po' di più e ha funzionato" ha detto Sinner dopo la vittoria

Sinner avrebbe poi perso da Basso la finale, ma avrebbe comunque giocato in main draw e battuto Steve Johnson che nel suo podcast qualche tempo fa ha confessato di non aver compreso allora di avere di fronte un futuro campione. Musetti avrebbe invece perso da Casper Ruud, e avrebbe dovuto aspettare un anno per scaldare di nuovo il cuore dei tifosi romani.

Quei tifosi che quel mercoledì di maggio del 2019 osservavano, aspettavano e speravano che il primo Musetti-Sinner fosse l'inizio di una grande storia. Quei tifosi che saranno, insieme a molti altri, pronti a vivere una notte di spettacolo, a gustarsi un altro Musetti-Sinner che vale un'altra indimenticabile pagina di storia.

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