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Monte-Carlo è poco azzurra: fuori al 1° turno sia Arnaldi che Nardi

Sulla terra rossa del Principato il 23enne sanremese si fa rimontare dall’indiano Nagal, proveniente dalle qualificazioni: il 20enne pesarese, promosso dalle qualificazioni, raccoglie solo tre giochi contro il canadese Auger-Aliassime

08 aprile 2024

Matteo Arnaldi

Giornata storta in singolare per il tennis tricolore al “Rolex Monte-Carlo Masters”, terzo Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 5.950.575 di euro, che si sta disputando sulla terra rossa del Country Club di Monte-Carlo, nel Principato di Monaco. Fuori al primo turno sia Matteo Arnaldi che Luca Nardi.  

Il 23enne sanremese, n.38 del ranking, ha ceduto per 57 62 63, in due ore e 37 minuti di partita, all’indiano Sumit Nagal, n.93 ATP, promosso dalle qualificazioni, che diventa il primo tennista del suo Paese a vincere un match in un “1000” sulla terra (dal 1990). Il 26enne nato nel distretto di Jhajjar è solo il terzo indiano nell’Era Open a partecipare al main draw di Montecarlo dopo Vijay Amitraj (1977) e Ramesh Krishnan (1982).

Il ligure ha pagato cara una giornata nella quale ha alternato colpi eccezionali ad errori banali: a referto 40 vincenti a fronte di 27 errori gratuiti (17 contro 10 il bilancio di Nagal), a riprova che nel bene e nel male è stato l’azzurro a fare la partita.

Il match. Nagal aveva vinto in due set l’unico precedente, giocato al primo turno delle qualificazioni del Challenger di Barletta nel 2019. L’indiano, rodato da due turni di qualificazione (dove ha superato Cobolli e l’argentino Diaz Acosta), cede un solo “quindici” nei primi due turni di battuta del primo set.

L’azzurro piano piano trova colpi e schemi e nel sesto gioco sfrutta la seconda palla-break offerta da Nagal per strappargli il servizio e salire 4-2. Il vantaggio, però, dura poco e l’indiano lo riagguanta su 4 pari. Nagal gioca al disopra dei suoi standard, Arnaldi al di sotto. 

Nel dodicesimo game però un errore di diritto regala al ligure due set-point: l’indiano annulla il primo con un diritto lungolinea ma sul secondo il diritto del sanremese, al termine di uno scambio sfiancante, gli regala il 7-5.

Nagal accusa il colpo ed offre una palla-break già nel secondo game del secondo parziale ma Arnaldi non la sfrutta, anzi: in quello successivo è lui ha cedere la battuta, avanti 40-15, con il più classico dei passaggi a vuoto.

Nel quarto gioco l’indiano vola 40-0, portando a sette i punti messi a segno consecutivamente: l’azzurro gioca di rabbia tre risposte di fila pazzesche rimettendo tutto in discussione, si procura anche una chance per il contro-break ma alla fine Nagal sale 3-1 (game di 16 punti che dura una decina di minuti).

Arnaldi si disunisce e cede una seconda volta la battuta (4-1) ma nel gioco successivo con un fantastico passante di diritto incrociato in corsa si procura la possibilità di recuperare uno dei due break e l’indiano gli dà una mano commettendo doppio fallo (4-2). Nagal, però, il terzo set lo vuole e ci arriva 6-2).

Nel terzo game della frazione decisiva Matteo mette fuori il diritto incrociato sulla terza palla-break (2-1). L’indiano, che continua a spingere e a giocare estremamente lungo, conferma il vantaggio (3-1). Improvvisamente nel terzo gioco arriva il passaggio a vuoto di Nagal che restituisce il break (3-3) ma per Arnaldi è un lunedì di passione e sbagliando lo schiaffo al volo di diritto regala di nuovo un break di vantaggio al suo avversario (4-3).

L’indiano ringrazia, annulla una chance del quattro pari, e con un recupero miracoloso che disorienta il sanremese sale 5-3. Rohan Bopanna dalla terrazza non sta nella pelle per il suo connazionale. Nonostante ben tre doppi falli Matteo resta in scia (5-4) ma Nagal sente che è la sua giornata e si procura tre match-point: con un passante di rovescio lungolinea Arnaldi annulla il primo ma il secondo è quello buono per l’indiano (6-4). Sarà dunque lui a sfidare al secondo turno il danese Holger Rune, n.7 del ranking e del seeding, finalista nel Principato dodici mesi fa.

Luca Nardi (Getty Images)

In mattinata era uscito di scena anche Nardi, sconfitto dal canadese Falix Auger-Aliassime: 62 63 il punteggio finale in favore dell'ex n.6 del mondo che accede così al secondo turno dove affronterà Carlos Alcaraz.

Nardi, in campo per il terzo giorno di fila dopo aver superato le qualificazioni, ha pagato la stanchezza e lo sforzo prodotto nei primi game del match, con il canadese subito deciso a prendere in mano le redini del gioco. Intenzioni, le sue, che hanno trovato infine soddisfazione nel sesto game, quello del break che gli ha consentito di portarsi in vantaggio, bissato poi in chiusura di parziale per il 6-2 con cui si è chiusa la prima partita. 

Auger-Aliassime nonostante il vantaggio decide di non forzare rispettando il suo piano di gioco. E' un tennis dotato di maggior cilindrata, quello del canadese, e Nardi si accende a sprazzi, senza riuscire a costruirsi alcuna palla break e cedendo ancora il servizio col risultato di ritrovarsi a inseguire sul 4-1 e senza esser riuscito a infastidire in alcun modo le inziative del suo rivale. Che col passare dei minuti dimostra di aver trovato invece una confidenza più che accettabile con una superficie su cui non ha ancora mai vinto un titolo a fronte di due finali giocate e perse nel lontano 2019. Alcaraz dirà quanto importanti siano stati i progressi da lui compiuti in questi quasi cinque anni.


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