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Monte-Carlo, Bu spaventa ma è Musetti a vincere

Esordio con brivido per l'azzurro, partito in svantaggio contro il cinese Bu e bravo a rimontare in un Ranieri III andatosi riempiendosi col passare dei minuti. Al secondo turno c'è ora Lehecka

di | 07 aprile 2025

Il bel rovescio a una mano di Lorenzo Musetti (Getty Images)

Il bel rovescio a una mano di Lorenzo Musetti (Getty Images)

Quasi tre ore di partita per il suo esordio nel Rolex Masters di Monte-Carlo per aggiudicarsi infine una partita che lo proietta ora a un secondo turno contro il ceco Jiri Lehecka. E' stato un esordio con vittoria, quello di Lorenzo Musetti nel Principato, impostosi in rimonta contro il cinese Yunchaokete Bu (n.67) col punteggio di 46 75 63. Un successo sudato, rincorso e ottenuto quando tutto si pensava stesse congiurando all'insegna di una grande occasione mancata. Il Musetti di questo 2025 è riuscito invece a confermare una crescita, già intuita nei mesi scorsi, che ha visto compiersi nella testa e nella voglia di non arrendersi il suo step più importante. Servizio, percentuali, soluzioni: non c'era statistica nel corso dei primi due set che vedesse il toscano al di sotto dei suoi abituali standard. Qualche gratuito di troppo, quelli sì, ma soprattutto di là dalla rete un rivale in giornata capace di centrare angoli e righe e di rispondere colpo su colpo alle offensive messe in campo dal n.16 del mondo. 

Sentire di star giocando bene senza riuscire a raccogliere quel che sentiamo spettarci: non c'è scenario migliore per cadere preda dei nervi e della frustrazione. E in quel canale pareva essersi perso Musetti, preda di due break in avvio dei primi due parziali, e da lì costretto a rincorrere un match che sentiva essere alla sua portata e che continuava a sfuggirgli. Demeriti, pochi. Meriti di Bu, molti. Il cinese si è rivelato avversario reattivo, coraggioso nelle soluzioni, deciso a giocarsi le sue carte per il passaggio del turno. Nel primo set, ottenuto il vantaggio, è riuscito sovente nel gioco in risposta a rispedire al mittente qualsiasi velleità di break, e altrettanto solido si è dimostrato alla battuta con un prima scagliata di media una ventina di km/h più veloce di quella del toscano. 

Venirne a capo richiedeva attenzione e pazienza. Attenzione a non calare nel rendimento col rischio di veder impennarsi la già alta fiducia di Bu; pazienza nell'aspettare un calo, una flessione da cui partire per sfarinarne le certezze. Quando nel 4°game del secondo set, fallita la chance di portarsi in vantaggio, Musetti ha scagliato in terra la sua racchetta, si è temuto che il match fosse ormai compromesso. Ed è stato invece proprio da lì che è iniziata la sua rimonta. Alla prima palla break ecco seguirne una seconda, e una terza, tutte fallite di poco, questione di dettagli e cattiva sorte. E invece a sorpresa ecco arrivare il break tanto atteso del 4-4, consolidato nel successivo turno di battuta che porta Musetti sul 5-4. Prologo del secondo break, questa volta decisivo, e che è valso lui il 7-5 con cui mandare il match al terzo set.

Un parziale, l'ultimo, giocato come un duello di scherma. Con la precisione a prevalere sulla potenza in un susseguirsi di palle corte, variazioni e recuperi millimetrici in un Ranieri III sempre più sferzato dal vento. Un copione che Musetti si è dimostrato più bravo a saper eseguire, e al quale Bu non è riuscito alla lunga a opporre altrettanta costanza, privo del tocco e incapace di saper recitare a pieno un copione così distante da quello concepito per il suo piano di gioco. La crepa si è così fatta progressivamente squarcio, e in pochi minuti tutta l'impalcatura costruita dal n.67 del mondo ha finito con lo sfarinarsi a beneficio di un Musetti che prosegue così la sua striscia stagionale di match vinti all'esordio (6-0) aggiornando al tempo stesso il suo albo dei ricordi monegaschi: qui conseguì il suo primo doppio 6-0 in carriera e sempre qui sconfisse l'allora n.1 del mondo Novak Djokovic (2023). Ora c'è da perfezionare il suo miglior piazzamento che resta ancora un quarti di finale. Il prossimo ostacolo sarà il ceco Jiri Lehecka, in vantaggio 2-0 negli scontri diretti, ma mai affrontato sulla terra battuta. Si direbbe un'altra buona occasione da sfruttare. A Musetti il compito di coglierla.


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