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Metz: Berrettini va a caccia dei quarti contro Vukic

Berrettini ha vinto entrambi i precedenti contro l'australiano, che all'esordio ha cancellato due match point a Moutet. L'azzurro cerca il secondo quarto di finale consecutivo dopo quello raggiunto a Vienna

di | 04 novembre 2025

Un'esultanza di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

Un'esultanza di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

Dopo la vittoria al primo turno contro Quentin Halys, il tabellone del Moselle Open di Metz, “suggeriva” per Matteo Berrettini un’altra sfida contro un francese. E invece, il romano (n. 63 al mondo) affronterà, per un posto nei quarti di finale, l’australiano Aleksandar Vukic (n. 87), che a sorpresa ha eliminato Corentin Moutet (n.31, ma anche n.8 del seeding) dopo una battaglia di due ore e 42 minuti conclusasi con il punteggio di 36 76(8) 76(8) e due match point annullati.

Tra Berrettini e Vukic, quello in terra francese sarà il primo scontro diretto nel circuito maggiore, ma non il primo in assoluto. Sia nel 2023 che nel 2024, infatti, si sono affrontati nel Challenger di Phoenix (uno dei più prestigiosi della categoria). In entrambi i casi, a vincere fu l’azzurro in due set, ma non senza difficoltà: due anni fa col punteggio di 75 76(5) e l’anno scorso addirittura con due tie-break.

Il tennista di Sydney, ma di origini montenegrine, ne ha vinti due appunto contro Moutet, portando il suo bilancio complessivo nel 2025 sul 9-13. Fa un po’ meglio Berrettini (11-13): nel suo ultimo torneo prima di Metz, a Vienna, ne ha giocati quattro in tre partite, con un bilancio perfettamente in parità.

Partito da n.68 ad inizio stagione, Vukic ha perso quasi 20 posizioni ed ha un bilancio di 15-28. Il suo miglior risultato a livello ATP è il recente quarto di finale raggiunto all’ATP 500 di Tokyo. In termini percentuali, fa molto meglio Berrettini, che contro Halys ha ottenuto la 18esima vittoria a fronte di 16 sconfitte.

Dopo il quarto di finale al Masters 1000 di Miami e l’ottavo in quello di Monte-Carlo, la continuità è l’unico ingrediente mancato all’azzurro, che nei successivi sette tornei non è mai riuscito a vincere più di un match in ciascuno. Sino ad arrivare a Vienna, in cui nei quarti di finale ha lottato alla pari per un set con il n.7 del mondo Alex De Minaur. Segnali importanti, e da riproporre anche a Metz, sia per prepararsi al meglio in vista della Final 8 di Coppa Davis, sia per sperare di recuperare altre posizioni in classifica nell’ultimo torneo dell’anno.

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