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Parigi, Alcaraz: "Devo capire cosa sia successo"

Il numero uno del mondo subito eliminato nell'ultimo Masters1000 della stagione: "Non sentivo la palla, non avevo alcuna sensazione. Eppure ero venuto qui in anticipo e mi aero allenato bene"

di | 29 ottobre 2025

Carlos Alcaraz (Getty Images)

Carlos Alcaraz (Getty Images)

Si era presentato a Parigi in largo anticipo, Carlos Alcaraz. Fresco, riposato e con tanta voglia di far bene in un torneo a lui mai andato a genio. Il finale di stagione in cui era tornato a intestarsi la prima posizione del ranking - e con pochissimi rischi di vedersela sfilare - sembrava poter essere la condizione ideale per vederlo scendere in campo finalmente libero e non condizionato da alcuna rincorsa. E invece ci ha pensato Cameron Norrie a regalare la sorpresa più grande del Rolex Masters di Parigi, eliminandolo al secondo turno al termine di un match chiuso dal murciano con una valanga di gratuiti e la sensazione di non aver mai trovato le giuste sensazioni nel corso del match.

"Sì, non ne avevo alcuna. Ho commesso molti errori, non sentivo proprio la palla. Norrie ha giocato un gran match, solido. E anche questa è stata una delle chiavi del match", ha esordito Alcaraz in conferenza stampa riavvolgendo il nastro della partita. "Anche nel primo set che sono riuscito a vincere sentivo che avrei potuto fare molto di più, nel secondo ci ho provato ma le cose sono andate anche peggio. Anche Cameron ha i suoi meriti però: non mi ha permesso di tornare in partita, mi ha concesso poche palle break fallite per errori davvero sciocchi. Sono deluso del mio livello, ma è andata così".

La stagione del numero uno del mondo è tutt'altro che conclusa però. Normale domandarsi se la condizione mostrata a Parigi possa in qualche modo inficiarne il rendimento in vista delle Nitto ATP Finals di Torino e delle Finals di Coppa Davis: "Non ne ho idea - ha ammesso ancora il campione in carica del Roland Garros - farò del mio meglio in vista di Torino e della Davis, ma adesso voglio solo tornare a casa e capire quel che devo fare". E perché, in coincidenza di questo torneo, Alcaraz non sia mai riuscito a offrire prestazioni in linea con quanto fatto nel resto della sua stagione.

"Non lo so neanche io - ha ancora ammesso Carlitos - Ero venuto qui pieno d'energia e convinto di poter fare bene perché stavo giocando un gran tennis. In termini di gioco sul finale di stagione credo che questo sia stato il mio anno migliore, gli anni scorsi mi sentivo esausto, stanco, sia mentalmente che fisicamente ma quest'anno le sensazioni erano diverse. Ho saltato Shanghai, ho trascorso diversi giorni a casa in cui mi sono rilassato e ho ricaricato le batterie e non so davvero cosa sia successo qui. E' evidente che sia un torneo in cui mi risulta difficile giocare, ma ne verrò a capo e riuscirò anche qui a giocare un gran tennis". 

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