

L'australiano al rientro dopo 18 mesi di assenza giocherà singolo e doppio a Brisbane: "Sono nell'ultima fase della mia carriera, ho fiducia in me stesso e voglio solo godermi il viaggio".
di Samuele Diodato | 28 dicembre 2024
Nick Kyrgios è pronto a tornare. A distanza di un anno e mezzo dal suo ultimo match ufficiale (a giugno del 2023), l’australiano scenderà in campo sui campi in cemento dello Brisbane International, di categoria ATP 250 (la quarta in ordine di importanza dopo gli Slam, i Masters 1000 e gli ATP 500).
Proprio da Brisbane, in conferenza stampa, il finalista di Wimbledon 2022 ha raccontato le sue sensazioni in vista del doppio impegno, in singolare ed in doppio (al fianco di Novak Djokovic): “È bello essere tornati”, ha detto, pensando alla lunghissima assenza dopo i problemi al polso, che l’hanno costretto anche un intervento chirurgico.
“Onestamente non avrei mai pensato di tornare a giocare a questo livello – ha ammesso –. Anche entrare in un evento come questo, prepararsi, fare tutte le cose giuste. È stato surreale essere di nuovo là fuori. Sono davvero entusiasta di poter scendere in campo e giocare, giocare a tennis. Ho visto Novak in palestra, ho giocato in doppio con lui, c'è molto da essere entusiasti del fatto che io sia in grado di uscire e competere di nuovo”.
In questo senso, Kyrgios ha raccontato anche qualche retroscena sulla decisione di giocare in doppio con Djokovic: “Mi ha continuato a scrivere più e più volte. E io, tipo, gli darò una mano e gli darò il piacere di giocare in doppio con me (sorridendo)".
"Sarà molto divertente. Penso che sia arrivato al punto in cui vuole avere qualcosa di nuovo, divertirsi un po'. Non abbiamo mai giocato in doppio prima. Potremmo non vincere. Tutti pensano che ci incastreremo. Siamo due personalità completamente diverse. Vediamo come va".
"Un ragazzo di Canberra che gioca con il più grande di tutti i tempi nella sua città natale di fronte ai suoi fan, è qualcosa di speciale. È qualcosa che potrò dire alla gente, quando sarà tutto finito, che ho giocato in doppio con lui. È qualcosa di speciale”. Di fronte, i due avranno una coppia di specialisti, il tedesco Andreas Mies e l'austriaco Alexander Erler.
Nick Kyrgios in azione con una volée (Getty Images)
Per lunghi tratti della conferenza, però, Kyrgios ha parlato soprattutto delle sue sensazioni relative al polso e su come l’infortunio ha cambiato le sue prospettive in questi mesi: “Per ora sto pensando a fare le cose giuste per il mio polso, il mio corpo, a cercare di tornare in campo e accumulare giorni sul campo".
“Tutti si aspettano che al rientro si torni a giocare al livello che c’era prima, ma ci sono stati giocatori di tennis che dopo questo tipo di infortunio non sono tornati. Vedremo come va. Mi piacerebbe poter giocare come ho giocato nel 2022, competere per gli Slam. Credo ancora di poterlo fare, che sia vero o meno. Ho sempre fiducia nelle mie capacità. Scendo sempre in campo credendo di poter vincere. Sento ancora di poter giocare ad un livello piuttosto alto".
Un primo piano di Nick Kyrgios (Getty Images)
“Per tanto tempo – ha proseguito – non ho potuto portare la spesa o girare la maniglia della porta. Sono arrivato al punto in cui - se potrò giocare di nuovo a tennis - sarà solo un bonus. Non darò nulla per scontato. Vado là fuori e gioco. Se gioco una partita lunga, se la gioco bene, chissà come andrà il giorno dopo. È questo il tipo di infortunio che è, ma penso ancora di godermi lo sport. Ecco perché ho cercato di affrontare il duro processo per tornare”.
“So che non sono più giovane, oggi ci sono Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Holger Rune che sono forze della natura. Io so di essere nell’ultima fase della mia carriera, mi sto solo godendo il viaggio”. Un viaggio che, almeno in singolare, ripartirà da quello che lui stesso ha definito “un giocatore che ti toglie la racchetta dalle mani”, il ventunenne francese Giovanni Mpetshi Perricard, numero 31 ATP.
Non ci sono commenti