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"L'Italia è oggi un esempio per la Spagna"

Roberto Bautista Agut guarda all'Italia come un modello di riferimento nel tennis: "In Spagna una volta avevamo più tennisti di alto livello. Oggi servono investimenti e dobbiamo guardare ai paesi in cui il tennis funziona, come l'Italia"

26 agosto 2025

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Un esempio da seguire. È così che oggi, anche dall'estero, viene vista l'Italia del tennis, con la sua struttura capillare, dai centri federali fino alla grande quantità di Challenger che fa da trampolino di lancio per i campioni e le campionesse che oggi si vedono negli stadi più importanti di tutto il mondo. L'ultimo importante attestato di stima per il movimento nostrano è arrivato dalla Spagna, e da uno dai rappresentanti più importanti del tennis iberico negli ultimi anni.

In un'intervista ad AS, Roberto Bautista Agut ha infatti parlato dello stato di salute del tennis spagnolo, in particolar modo nel circuito ATP tracciando un quadro che pone l'Italia come un modello da "replicare": "Tanti anni fa, ero n. 13 o 14, eppure capitava che fossi il sesto spagnolo", ha detto il semifinalista di Wimbledon 2019, che nello stesso anno raggiunse anche il best ranking di n. 10 -. Sfortunatamente, ora non vedremo più questa cosa. Abbiamo sempre un'ottima base e una grande cultura sportiva, ma avremo una minore quantità di tennisti di alto livello".

Le motivazioni sono chiare, ed è qui che Bautista Agut menziona l'Italia: "Credo che il tennis spagnolo abbia bisogno di investimenti, ha bisogno di una struttura solida. Si sta vedendo come in altri paesi, che realmente investono nelle strutture e nel tennis vero e proprio, i risultati sono evidenti, come succede con l’Italia. Dobbiamo continuare a investire e prendere esempio da paesi a cui sta andando molto bene e che stanno vedendo emergere molti tennisti. Un esempio da replicare".

"Prima c'erano molti tornei in Spagna, e questo faceva sì che si potessero giocare molti tornei da noi per arrivare ad un certo livello. Questo modo di fare oggi è proprio di molti paesi e funziona: l'Italia - ha quindi concluso - ha molti Challenger e oggi ha anche una grande quantità di tennisti in Top 100". Ben nove, per la precisione, da Jannik Sinner (n. 1) e Lorenzo Musetti (n. 10), per finire Luca Nardi (n. 86). 

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