

Il team tedesco batte in due set gli azzurri Bolelli e Vavassori campioni in carica del torneo. Tutto invariato nella Race per Torino nonostante la sconfitta, prossima tappa Wimbledon
di Ronald Giammò | 22 giugno 2025
In una rivalità sempre più all'insegna di finali e ultimi atti come quella aggiornatasi oggi ad Halle tra il doppio azzurro Bolelli-Vavassori e quello tedesco Krawietz-Puetz, a gioire è stato quest'ultimo - 63 76(4) - che grazie alla vittoria conquista il suo quarto titolo in carriera succedendo nell'albo d'oro del torneo proprio agli italiani campioni in Germania un anno fa. Sentori di quella che avrebbe potuto rivelarsi una giornata storta si erano intravisti fin dall'avvio, ma è una sconfitta che non compromette il ruolino di marcia degli attuali n.6 della Race per Torino. Perché l'esperienza è qualità che non si allena se non nel tempo, e di questo oggi i due azzurri possono dirsi certi: di aver ritrovato, ormai da settimane, uno smalto e una condizione con le quali continuare a guardare con ottimismo alla seconda parte della stagione, a partire già dal prossimo appuntamento di Maiorca per poi traguardarsi a Wimbledon.
Dopo aver perso da Bolelli e Vavassori due finali - Halle 2024 e Adelaide 2025 - la vittoria corsara dell'anno scorso in quel di Torino è servita al duo tedesco per rompere il ghiaccio e instillar in loro la convinzione di avere i mezzi a disposizione per poter ambire al colpaccio, e poterlo replicare quando nuovamente opposti ai loro rivali. A spostare l'asse del match dalla loro parte molto ha contribuito lo scarso rendimento in battuto degli azzurri nel primo set (52% di prime messe in campo con un misero 54% di punti estratti cui si sommano ben 4 doppi falli), e un Krawietz in giornata di grazia, tanto efficace a rete quanto nei colpi vincenti dal fondo. Il risultato è stato quindi un primo set dalla non eccelsa qualità tennistica, in cui i tedeschi hanno tenuto il controllo delle operazioni centrando il break in chiusura di parziale proprio quando il duo azzurro aveva iniziato a lanciare i primi segnali di ripresa.
A win at home ??????
— ATP Tour (@atptour) June 22, 2025
Krawietz and Puetz are your doubles champions in Halle ??@ATPHalle | #ATPHalle pic.twitter.com/Ji8OYHUzlr
CHAMPIONS! ??????#tennis #atp #atphalle #TWO25 #sport #centercourt #krawietz #pütz pic.twitter.com/jA3PUzRxN0
— TERRA WORTMANN OPEN (@ATPHalle) June 22, 2025
Nel secondo set, ritrovata la precisione dei giorni migliori, il match è salito d'intensità, e con lei a beneficiarne è stata anche la qualità del gioco: Vavassori a rete è tornato implacabile, Puetz è apparso sempre più a suo agio al servizio, Krawitz ha sciorinato risposte come conigli cavati fuori da un cilindro e quando impegnati nel corpo a corpo a rete, anche il gioco di volè sembrava coreografato dal migliore dei registi. Così, con sempre maggior confidenza, si è arrivati alla resa dei conti del tie-break. Questione di dettagli, come sempre. A premiare i padroni di casa alla fine è stata una maggiore reattività, e sensazioni che se nei numeri hanno poi trovato la loro ragion d'essere, in campo hanno lasciato l'impressione che il loro sia stato un successo meritato. Nulla di compromesso, nulla di che rammaricarsi. La necessità semmai, quella sì, di rileggere il match e trarre da lui le indicazioni necessarie per continuare a guardare avanti consapevoli del tanto che è stato fatto sin qui e di quel tanto o poco che ancora manca per tornare ai fasti di pochi mesi fa.
Non ci sono commenti