Chiudi

-
Atp

Halle, Cobolli affonda Shapovalov e vola ai quarti

Vittoria in tre set per l'azzurro contro il canadese che nel terzo set era andato a servire per il match e terzo quarto finale della sua stagione, il secondo in carriera sull'erba

di | 19 giugno 2025

Flavio Cobolli (Getty Images)

Flavio Cobolli (Getty Images)

Giocare a tennis sull'erba è come andare in biciletta: una volta imparato non si dimentica più. Ne sa qualcosa Denis Shapovalov, oggi n.31 del mondo con trascorsi da top10 e capace nel 2021 di spingersi sino alle semifinali di Wimbledon. Ma c'è chi, come Flavio Cobolli, impara in fretta e non si scoraggia di fronte agli errori e ai ruzzoloni - quante volte lo abbiamo visto andar lungo tra scivolate e inciampi - guadagnandosi con merito il quarto di finale al “Terra Wortmann Open”, ATP500 di scena sui campi di Halle, grazie a una vittoria in tre set chiusa col punteggio di 76(2) 46 76(5). 

Una partita nervosa, condizionata prima dal vento e poi dal sole e costellata d'errori fin dai primi due game in cui i due si sono scambiati il servizio. Shapovalov accusa i soliti problemi alla battuta (alla fine saranno sei i suoi doppi falli con appena il 59% di prime messe in campo), ma sa farsi valere nello scambio e nel gioco a rete. Soprattutto, l'ex n.10 del mondo, da mancino è dotato di uno slice che Cobolli fatica a leggere e a cui riesce sapientemente ad alternare palle corte che oltre a spezzare il ritmo di gioco costringono l'italiano a rincorse spesso inutili e chiuse all'insegna della frustrazione. 

Giunti a metà parziale però la fortuna decide di posare gli occhi sul campo e di favorire per un istante l'azzurro prendendo forma di un nastro che regala lui lo 0-30 a cui segue un gran lungolinea di dritto: prodromi di un break che lo porta alla battuta per il set che Cobolli non riesce a chiudere, complici le variazioni disperate cui Shapovalov lo costringe. Ma è un attimo. Perché se il computo dei gratuiti fino a quel momento vede proprio il canadese in vantaggio 23-7, il gap si ancora più ampio al tie-break dove Shapo cede i primi quattro punti senza poi ritrovare più lo spunto per risalire. 

Urla e si lamenta, il canadese: spie comportamentali di una resa che pare imminente e che invece, nonostante i nuovi due break in avvio, stenta a concretizzarsi. E' Cobolli infatti a perdere in precisione e brillantezza, e finito sotto 0-30 stavolta non riesce a restituire la cortesia del break al suo rivale che permette a Shapovalov di costruire quel minimo di vantaggio necessario per traghettarsi sino al terzo. 

E qui la partita si fa più accorta, meno frenetica. I game si susseguono senza acuti ma sia Cobolli che Shapovalov sanno che la resa dei conti è vicina e sfuggirne non si può. La prima mossa è dell'azzurro che vede annullate le sue tre chance di break nell'ottavo game. Contrappasso vuole che sia lui subito dopo a dar strada al canadese, lesto ad approfittarne ma inconcludente quando chiamato a servire per il match. Scacciato il pericolo, Cobolli, i cui gratuiti si erano intanto impennati fino a toccar quota 40, in quel momento è parso ritrovare, intatte, tutte le qualità mostrate in queste ultime settimane: la voglia di non arrendersi, la capacità di alzare il livello nei momenti chiave del match e su tutto il carattere nel non voler mollare un match a meno che non sia il suo rivale a strapparglielo dalle mani. Tra doppi falli e stecche Shapovalov nel tie-break ha certo dato il suo contributo, ma la fortuna occorre sapersela costruire e a Cobolli va riconosciuto il merito di averla a lungo corteggiata nell'arco del match anche quando è sembrato voltarle le spalle. Ora lo attende uno tra Sonego e Zverev: che sia sfida in famiglia o assalto a un top5, da sola la dea bendata non basterà se si vorrà approdare in semifinale.


Non ci sono commenti
Loading...