A parte il padel, quali sono le tue passioni?
“Il calcio, sono abbastanza fissato. Sono un fanatico della Roma e il mio idolo è Francesco Totti. Quando posso vado sempre allo stadio”.
La vostra è una vita frenetica, sempre in viaggio. Quando scegli un compagno di squadra, quanto conta anche il rapporto che vi lega fuori dal campo?
“Il rapporto fuori dal campo è importante, ma mi è anche capitato di trovarmi bene in campo con persone con le quali fuori non avevo alcun feeling. Ma è un lavoro, e bisogna accettare tutto”.
Mi racconti la prima volta che hai giocato a padel cosa hai provato e pensato?
“Mio padre e mio zio hanno un circolo, il Magic Padel, e ho iniziato lì da piccolino; sarà stato il 2017 o 2018, all’inizio ma non mi piaceva per niente. Venivo dal tennis, uno sport individuale, e condividere il campo con un compagno mi innervosiva. Poi c’è stato un colpo di fulmine grazie a mio zio Corrado; mi ha aiutato a capire che poteva essere uno sport di successo. Ora lo ringrazio, è la mia fonte d’ispirazione”.