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Fils, l'ordine è bellezza: oggi il test Medvedev vale la semifinale

Degli otto rimasti in corsa ai quarti Arthur Fils è il giocatore più offensivo finora a Indian Wells. Per diventare il primo francese in semifinale nel torneo deve battere Medvedev, il più efficace nel far punto dopo essere stato costretto in difesa

di | 13 marzo 2025

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Incanalare energia e potenza, dare ordine alla varietà. Così Arthur Fils può continuare a puntare in alto.

A 20 anni e 9 mesi, Fils è il più giovane francese nei quarti di un Masters 1000 dal 2006 (dopo Richard Gasquet. E' il primo francese così avanti a Indian Wells dal 2019 e ha di fronte possibilità di essere il primo semifinalista "bleu" in California dal 1991, quando Guy Forget arrivò in finale. La sfida di stasera contro Daniil Medvedev, per molti versi il suo opposto, ha parecchi motivi di interesse.

Uno su tutti: Fils è il giocatore che ha colpito di più in attacco nel corso del torneo, Medvedev quello che l'ha fatto di meno, tra gli otto ancora in corsa ai quarti, secondo i dati Tennis Data Innovations, elaborati da Tennis Viz (due società che lavorano per ATP). 

I dati pubblicati sul profilo Tennis Insights, in cui le due società sintetizzano una parte dei loro risultati, evidenziano quanto Fils stia cercando di giocare un tennis offensivo. Nel match vinto contro Lorenzo Musetti dopo aver salvato un match point, è passato dal 24% di colpi in proiezione offensiva nel primo set al 36% nel secondo e nel terzo parziale, il 12% in più della media nel circuito ATP.

Per valutare se un giocatore sia o meno in attacco, il sistema tiene conto di diversi fattori:

  • la qualità del colpo precedente dell'avversario;
  • la posizione da cui il giocatore colpisce, e quella in cui manda l'avversario (più chi colpisce è al centro del campo, vicino alla rete; e più manda il rivale lontano dal centro, più è chiaro che sia in controllo e dunque in attacco;
  • il punto di impatto (è difficile infatti che un giocatore sia in attacco se colpisce la palla molto vicina al terreno oppure in allungo).

Fils, che nel torneo ha mostrato una qualità migliore di Medvedev con il diritto, sarà chiamato a un compito non semplice. Dovrà appunto trovare la maniera di indirizzare il suo tennis esuberante, di non disperdere le sue energie attraverso scelte azzardate e disordinate, anche perché Medvedev è il giocatore che, tra gli otto rimasti, vince più punti di tutti negli scambi in cui si è trovato in una situazione difensiva.

Nessuno, dunque, esce dalle situazioni di difficoltà nello scambio meglio del moscovita che in Francia, dove si è trasferito fin da giovane, prima a Cannes e poi a Monte-Carlo ha imparato il rigore nel lavoro. Peraltro il moscovita si è qualificato per i quarti battendo Tommy Paul 64 60: in termini di qualità di colpi, sempre secondo l'algoritmo di Tennis Data Innovations e Tennis Viz, ha realizzato la sua prestazione migliore finora del 2025.

Riuscire a dare ordine al suo gioco senza indebolirne i pnti di forza è proprio l'obiettivo del croato Ivan Cinkus, entrato nel team del francese affiancando il coach Sebastien Grosjean. Cinkus, prima assistente e poi dal 2017 coach di Marin Cilic, si trova ad affrontare una sfida differente. "Rispetto a Cilic, che ho seguito dai 28 ai 35 anni, Arthur è giovanissimo e in tante occasioni si vede. Ad esempio contro Giron, mentre stava dominando la partita, ha iniziato a giocare di fretta" ha detto Cinkus all'Equipe. Il croato vede però segnali positivi nella sua ricerca costante della chiusura in avanzamento e della rete. "Prima se sbagliava una volta non scendeva più. Adesso anche se commette un errore, se lo mette presto alle spalle" ha spiegato Cinkus, orgoglioso di come, ad esempio, abbia salvato il match point a Musetti proprio con un punto che simboleggia il nuovo percorso.

"L'aspetto più importante è che Arthur acquisisca delle buone abitudini, non solo in campo. Parliamo di allenamento, alimentazione, riposo e recupero. Da questo punto di vista possiamo rifarci alla mia esperienza con Marin che è super concentrato su ogni aspetto del lavoro - ha raccontato - Per guadagnare in costanza e ridurre il gap fra gli alti e i bassi, servirà soprattutto lavorare in allenamento, concentrarsi su ogni colpo e sulle intenzioni, sul non perdere di vista quale colpo si sta giocando e perché. Tutto questo poi inevitabilmente si tradurrà nelle partite".

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