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Il coach James Trotman ha raccontato all'ATP il lavoro con Jack Draper che affronterà Alcaraz in semifinale al Masters 1000 di Indian Wells
di Alessandro Mastroluca | 14 marzo 2025
La decima semifinale ATP, la seconda più prestigiosa in carriera e la prima in un Masters 1000, è solo un punto di partenza per Jack Draper. Figlio di un ex dirigente della Lawn Tennis Association e di una delle migliori giovani promesse del tennis britannico, tifoso del Manchester United e un fan degli Oasis, Draper è il quarto mancino in semifinale al BNP Paribas, il Masters 1000 di Indian Wells.
In California ha completato contro Taylor Fritz la terza vittoria contro un Top 5, ha sconfitto poi nei quarti Ben Shelton e si prepara a sfidare Carlos Alcaraz con una certezza: in caso di successo, entrerà in Top 10. Darebbe così ragione a Andy Murray che qualche tempo fa dichiarava come le ambizioni di Draper non dovessero limitarsi al diventare il nuovo numero 1 di Gran Bretagna.
Non sono risultati casuali, ma il risultato di un lavoro partito sa lontano, ha spiegato il coach James Trotman, che ha iniziato a lavorare con Draper nel 2021.
Jack Draper a colloquio con il coach James Trotman (Getty Images)
Finalista junior a Wimbledon nel 2018, Draper ha raggiunto i primi risultati di rilievo sotto la sua guida nel 2022. E' arrivato in semifinale a Eastbourne, sull'erba, da wild card e e al terzo turno allo US Open dopo aver eliminato Felix Auger-Aliassime, allora numero 8. In quella stagione è entrato in Top 200 a febbraio, in Top 100 a giugno, in Top 50 a settembre.
Nel 2023 ha saltato parecchi mesi per infortuni, agli addominali e alla spalla. Il britannico da piccolo era minuto e perciò crescendo ha sviluppato un tennis da contrattaccante. Poi le cose sono cambiate e si è trovato a dover imparare come gestire un fisico molto più potente (193 centimetri per 85 chili). A un certo punto, ha detto Trotman parlando di quanto successo nel 2023, "l'unico obiettivo era quello di mantenerlo in forma. Ha sofferto tre o quattro infortuni, uno dietro l'altro. Quando succede qualcosa del genere è difficile ricostruire la fiducia nel proprio corpo. Non è qualcosa che accade all'istante" ha detto all'ATP.
Trotman ha lavorato a lungo per la LTA e ha così affinato le capacità di coaching e le basi del lavoro con Draper, che segue insieme al fisioterapista Shane Annun e al preparatore Matt Little, entrambi in passato nel team di Andy Murray. I risultati si sono visti. Nel 2024 ha conquistato due titoli ATP a Stoccarda e Vienna, e raggiunto la sua prima semifinale Slam allo US Open. Sabato giocherà anche la sua prima in un Masters 1000 a Indian Wells.
Trotman è convinto che sia essenziale affidare ad ogni atleta un maggiore potere nel definire la direzione del percorso. "Ogni persona è diversa, ha differenti punti di forza e di debolezza" ha detto. L'allenatore, ha aggiunto, deve "intraprendere un viaggio, capire qual è la loro visione. E' necessaria la flessibilità, senza che questa arrivi a compromettere quello in cui credi come allenatore e come giocatore. Il nostro è un lavoro di squadra ma la priorità è fare ciò che è meglio per i giocatori".
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