-
Atp

Djokovic sempre più politico: la posizione su palline e sostenibilità del circuito

Il serbo n.1 del mondo, presidente della PTPA, non si nasconde dicendo la sua su due questioni che ultimamente hanno tenuto banco sul circuito: infortuni e costo della vita

di | 12 ottobre 2023

Lo avevamo lasciato col suo 24° titolo Grand Slam alzato al cielo di New York. Novak Djokovic, dopo il trionfo americano, ha deciso di non prendere parte allo swing asiatico attualmente in corso preferendo recuperare in vista di quelli che molto presumibilmente saranno gli ultmi appuntamenti della sua stagione: il Masters1000 di Bercy e le ATP Finals di Torino, eventi in cui cercherà di arricchire la suapersonale bacheca di altri due record: il settimo sigillo al Master di fine anno mandando così in archivio la stagione da n.1 del mondo per la settima volta in carriera.

Il relax è filato via liscio tra un'apparizione alla Ryder Cup di golf per un'esibizione in cui ha tutt'altro che sfigurato e la presenza in tribuna in un match della sua Stella Rossa di basket. La sua attenzione però non si è mai discostata dalle vicende che hanno caratterizzato questo ultimo mese sul circuito Atp. Non ultimo il costo della vita che si trova ad affrontare la maggior parte dei suoi colleghi, sostenuti recentemente dal nuovo progetto "Baseline" varato dall'Atp con cui il circuito si prefigge di garantire un salario minimo a quei giocatori che per ranking e infortuni rischiano di veder compromesse le loro stagioni e carriere. 

"Conosco la sua situazione - ha dichiarato Djokovic in una lunga intervista alla Espn in merito a quanto condiviso pochi giorni prima da Ons Jabeur sulla precarietà che aveva caratterizzato le fasi iniziali della sua carriera - comprendo la fatica e le difficoltà che comporta il doversi pagare i viaggi e non disporre del budget necessario per permettersi coaches e fisioterapisti se non si ha alle spalle una forte federazione, cosa di cui non dispone più del 90% dei giocatori attualmente in attività. E anche io, venendo dalla Serbia, non avevo nulla di tutto ciò".

"Ma oggi ho influenza, potere, e voglio lottare per avere condizioni migliori. Discutiamo tanto su quanto ammonti il montepremi degli US Open per il vincitore, ma non parliamo mai di quanti giocatori, uomini e donne, riescano a vivere del loro sport. Sono al massimo meno di 400, per uno sport ormai globale che è anche tra i seguiti in tutto il mondo. E' un peccato. E' il fallimento del nostro sport".

A questa presa di posizione "strutturale" va poi ad affiancarsi quella più strettamente "tecnica" riguardante i frequenti cambi di palline da gioco ritenuti da molti giocatori responsabili dei sempre più frequenti infortuni a polsi, gomiti e spalle. Da Taylor Fritz a Daniil Medvedev, da Stan Wawrinka fino allo spagnolo Pablo Carreno Busta, che tormentato da un'infiammazione al gomito è stato costretto a saltare quasi tutto il suo 2023. Parlando con la Espn nel corso di una lunga intervista, il serbo si è detto sicuro del fatto che ci sia "una connessione tra i frequenti infortuni al polso, al gomito e alla spalla e i cambi di palle. Io sono assolutamente favorevole all'idea di scegliere un solo tipo di palle con cui giocare tutti i tornei del circuito Atp".

"Per i Grand Slam è più difficile - ha aggiunto Nole - perché ciascuno di loro negozia sepratamente con lo sponsor che dovrà fornirle, ma è una modalità che viene adotatta anche dal circuito Atp. Ogni torneo ha il diritto di farlo. Tuttavia si tratta semplicemente di trovare il modo di uniformare tutto ciò così da avere per ogni singola categoria di tornei un solo tipo di palle da gioco, a seconda della superficie. A volte questi cambi di palle si verificano per ben tre volte nel giro di altrettante settimane, a seconda di dove giochiamo, e questo incide sull'integrità fisica dei giocatori e sulle loro articolazioni. Per questo sostengo la cuasa di chi si dice scontento, e chiedo all'Atp di risolvere questo problema. Devono trovare una soluzione".

Il malcontento di Djokovic però è ancora maggiore se riferito all'indifferenza con cui l'Atp ha incassato le numerose proteste a lei inoltrate senza nemmeno spendere una parola al riguardo. Un atteggiamento giudicato dal n.1 del mondo "semplicemente incomprensibile": "Non mi pare di aver visto nessuna dichiarazione da parte loro al riguardo di queste istanze e per me questa è una cosa incomprensibile - ha sottolineato Nole - Spero che capiscano che in fatto di comunicazione si debba essere più diretti. Di sicuro il silenzio non contribuirà a cambiare nulla".

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti