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Atp: dal 2024 via a Baseline, il salario minimo sbarca nel tennis

Il progetto verrà testato nei prossimi tre anni e prevedrà un minimo di guadagni garantiti, tutele finanziarie in caso di infortuni e investimenti per accompagnare le nuove generazioni

di | 23 agosto 2023

Il Presidente dell'ATP Andrea Gaudenzi (foto Sposito)

Il Presidente dell'ATP Andrea Gaudenzi (foto Sposito)

Linea di fondo, rete di protezione, punto di riferimento. In una parola: Baseline. Il nuovo progetto lanciato dall'Atp che dal 2024 entrerà in vigore, previo un triennio di prova, e che si prefigge di garantire e al tempo stesso tutelare quei giocatori che per ranking e infortuni rischiano di veder compromesse le loro stagioni e carriere

Il programma consta di tre punti e tre sono le categorie di giocatori che potranno beneficiarne. 
Guaranteed Base Earnings è rivolto ai primi 250 giocatori del ranking suddivisi a loro volta in tre fasce e garantirà loro guadagni minimi di 300.000$ (top 100), 150.000$ (101-175) e 50.000$ (176-250). Qualora a fine anno l'ammontare complessivo dei montepremi da loro vinti non dovesse raggiungere tale soglia, sarà la stessa Atp a colmare il gap così da permettere loro di organizzare con maggiore sicurezza la pianificazone del loro calendario e coprire le spese relative a staff e trasferte.

Con Injury Protection invece l'Atp intende fornire sostegno a quei giocatori che al termine della stagione - tra circuito Challenger e Pro - non siano riusciti a disputare più di nove tornei a causa di infortuni. Identica anche in questo caso la suddivisione in tre fasce, ridotta invece la soglia d'aiuti che ammonterà a 200.000$ (top 100), 100.000$ (101-175) e 50.000$ (176-250), così da permettere ai giocatori infortunatisi di concentrarsi al meglio sul loro recupero.

Infine con Newcomer Investment l'Atp intende aiutare gli astri nascenti del circuito nel loro passaggio verso il professionismo con un fondo di 200.000$ che verrà erogato nel momento in cui faranno per la prima volta il loro ingresso nella top125. La somma sarà versata prima del via della stagione successiva al conseguimento del traguardo e compenserà i ricavi relativi ai montepremi accumulati nel corso dei dodici mesi precedenti.

"E' un'iniziativa che segna una svolta nel modo in cui il tennis affronta il tema dei guadagni dei giocatori e testimonia l'impegno con cui guardiamo alle loro carriere cercando di promuovere un ambiente in cui possano prosperare contribuendo a far crescere il nostro sport. Ma quest'iniziativa non è che l'inizio, perché la nostra ambizione è di rinforzarla ed allargarla negli anni a venire", ha dichiarato il Ceo del Atp Andrea Gaudenzi.

Secondo una prima stima della stessa Atp, i giocatori che potranno accedere al programma dovrebbero oscillare tra i 30 e i 45, selezionati attraverso criteri che terranno conto, oltre al loro ranking, dei complessivi montepremi vinti in carriera e del numero totale di tornei giocati. "Sapere di poter disporre di una rete di protezione in termini di salario e sostegno in caso di infortuni ci rende più tranquilli permettendoci così di concentrarci solo su questo sport e sulla nostra rincorsa verso il successo - ha sottolineato Grigor Dimitrov, membro del Sindacato dei giocatori Atp - il professionismo offre enormi ricompense ma è anche un vaggio molto impegnativo, specialmente per coloro che hanno appena avviato le loro carriere". Si parte nel 2024 e a fine 2026 si tireranno le prime somme. E mai come stavolta, formula non pare più appropriata.  

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