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Cobolli rilancia per il 2026: "Voglio raggiungere nuovi obiettivi"

Cobolli ha salutato il 2025 con un post su Instagram e oggi ha iniziato la preparazione per il 2026. Il salto di qualità passa dalla capacità di fare tesoro delle proprie esperienze: l'inizio di stagione è cruciale per il ranking, e poi al Foro Italico...

di | 06 dicembre 2025

La gioia di Cobolli (Foto FITP)

La gioia di Cobolli (Foto FITP)

“Ho affrontato tante battaglie e ho vissuto momenti che non scorderò mai, che porterò sempre con me”. Così, con un post sul proprio profilo Instagram, Flavio Cobolli ha salutato la stagione 2025, volgendo però il suo sguardo pieno di ambizione verso il futuro: “Grazie 2025!! Questo è solo l’inizio. Continuerò a lavorare insieme al mio team per migliorare e raggiungere nuovi obiettivi, come sempre dando il massimo, divertendomi e facendo ciò che amo”.
E al post di ieri, ha fatto subito seguito una storia di oggi: uno scatto che raffigura i campi in terra del Monte-Carlo Country Club con un commento eloquente: “Start”. Perché è da lì che inizierà la sua preparazione verso quei “nuovi obiettivi” già fissati col papà-coach Stefano ed il resto del team.

Cobolli rilancia per il 2026: "Voglio raggiungere nuovi obiettivi"

Quel che si sa, della preparazione di Flavio, che ha chiuso la stagione al n.22 del ranking (+10 sulla passata stagione), è che presto volerà in Spagna per allenarsi – come nel 2023 – con Carlos Alcaraz. Lo farà evidentemente con uno status diverso, e con una consapevolezza maggiore che è la base per mettere l’asticella un po’ più in alto.

Dopo aver celebrato lungamente le sue vittorie in Coppa Davis – tre su tre singolari, con tanto di punto decisivo in finale – la discussione più interessante verte ora sulle ricadute positive e le nuove prospettive che il trionfo di Bologna apre per il romano. Il quale, nella stagione appena conclusa, ha vinto anche i suoi primi due titoli ATP a Bucarest ed Amburgo, entrambi sulla terra battuta. In particolare, il successo in Romania era arrivato dopo un inizio di annata contraddistinto da qualche problema fisico e da ben otto sconfitte consecutive.

Tutta la grinta di Flavio Cobolli

Tutta la grinta di Flavio Cobolli

Un filotto negativo che un anno dopo andrà “corretto” con risultati migliori ed una grande opportunità. Pochi punti da difendere per Cobolli significano anche grandi margini di guadagno e la possibilità rientrare prepotentemente in Top 20, dove l’azzurro aveva già fatto il suo ingresso in estate.

Un traguardo raggiunto – con tanto di best ranking al n.17 – soprattutto grazie al primo storico quarto di finale in major, disputato in quel di Wimbledon. Quel giorno, lottando contro il suo idolo di sempre Novak Djokovic, Cobolli si era arreso in quattro set vendendo cara la pelle, e facendo tesoro dell’esperienza in un palcoscenico senza eguali come il Centre Court.

Il saluto tra Cobolli e Djokovic a Wimbledon (Getty Images)

Il saluto tra Cobolli e Djokovic a Wimbledon (Getty Images)

In Davis, poi, ha fatto sua l’energia del pubblico di Bologna e con grande coraggio ha sorpreso anche papà Stefano, dimostrandogli di avere la stoffa per risalire da un set di svantaggio nella sfida contro Jaume Munar. Un indizio importante per il futuro, e per provare a togliersi un’altra soddisfazione non da poco nel 2026, quella di riscattare un torneo non brillante al Foro Italico. Perché davanti al suo pubblico, a Roma, agli Internazionali BNL d’Italia, Cobolli aveva avvertito il peso di giocare davanti ad amici e parente, ritrovandosi fuori già dopo il match d’esordio contro Luca Nardi.

Step anche questo fondamentale per ampliare i propri orizzonti e sognare qualcosa in più di un semplice ritorno in Top 20. Se un ingrediente è la costanza dimostrata da Bucarest in poi, l’altro è quello di una crescita dal punto di vista tecnico che possa permettergli di diventare un rivale ancor più duro per i migliori giocatori del mondo.

Flavio Cobolli (foto FITP)

Flavio Cobolli (foto FITP)

Lo dicono anche i numeri: nel 2025, Cobolli ha disputato otto sfide contro i Top 10, vincendo solo la prima col ritiro di Holger Rune all’alba del secondo set nel match disputato sulla terra di Madrid. Dopodiché, sono arrivate sette sconfitte, con un parziale di 2-16 nel computo dei set. Tra queste sette, va ricordata quella contro Ben Shelton, a Toronto, in cui il giocatore classe 2002 ha tremato proprio quando si trovava al servizio per chiudere l’incontro, perso poi al tie-break terzo parziale.

Un altro episodio che ha contribuito a rendere Cobolli il giocatore che è oggi. E per scoprire se riuscirà ad andare oltre gli ostacoli, non gli resta che prepararsi al meglio, presentendosi davanti ad essi, nel 2026, con le spalle ancor più larghe dell’ultima volta.

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